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Partito Comunista dell'Uruguay

Comitato Esecutivo Nazionale

Montevideo, 04 ottobre 2005

 

Il Comitato Esecutivo Nazionale del PCU, a fronte dell’intenzione del Potere Esecutivo di sottoporre al Parlamento il decreto con cui si autorizzano le Forze Armate  a partecipare alle periodiche manovre navali denominate “Operazione Unite”, dichiariamo:

 

1º, Condividiamo pienamente quanto dichiarato dal nostro governo circa la necessità di rivedere a fondo tutti i temi che costituiscono la politica di Stato in materia di difesa nazionale.


2º, Affrontare in modo rigoroso un tema di questa vastità ed importanza per lo Stato - che va dalla stessa definizione dei compiti delle sue Forze Armate fino alle implicazioni nei rapporti internazionali - non è una cosa che si può portare a termine in modo precipitoso


3º, Questo argomento, insieme ad altri che sono cruciali per il paese, specie quelli di carattere sociale ed economico che sono determinanti per la linea d’azione di questo governo, devono essere aperti alla più ampia discussione, in piena sintonia con la nostra radice nazionale, popolare e democratica, dimostrando così che  esiste un’alto modo di esercitare il governo.


4º, “Operazioni Unite”, fin dalla sua prima edizione nel 1959, risponde alla visione egemonica degli USA, in questo caso alla specifica visione del Comando Meridionale. Nasce durante la cosiddetta “guerra fredda" e nel quadro del Trattato Interamericano di Assistenza Reciproca, il TIAR, di triste memoria per i popoli del nostro continente in occasione della guerra delle Malvinas. Queste grandi manovre militari sono anche direttamente vincolate alla “Dottrina della Sicurezza Nazionale”, quella dottrrina di “sicurezza” nel cui contesto si stabilì la dittatura fascista, che ha assassinato, torturato, imprigionato e fatto sparire migliaia di compatrioti.


5º, Si capisce, pertanto, che l’idea originaria era di non sottoporre al Parlamento la questione per evitare di discuterne.


6º, A causa delle ragioni sopra esposte. ed essendo in carica il nuovo governo dal 1º di marzo, non è affatto scontato che si debba permettere la partecipazione della nostra marina militare soltanto perché quest’ultima si stava esercitando alle “Operazioni Unite” dal mese di aprile.


7º, Condividendo l'inquietudine di alcuni compagni della sinistra per la presenza della marina da guerra statunitense in territorio paraguaiano, per mesi e con immunità diplomatica, ci preoccupa che la nostra marina militare sia coinvolta in operazioni che rispondono unicamente alle esigenze della strategia egemonica statunitense.


Il nostro partito, coerente con i suoi principi antimperialisti che ha praticato negli 85 anni di esistenza nel paese, si oppone fermamente alla partecipazione delle  nostre Forze Armate Nazionali in codeste manovre militari e non voterà a favore. se l’esecutivo proporrà un’azione in tal senso

Con ciò, continueremo a sostenere i principi che reggono il Frente Amplio espressi nei suoi documenti e nella sua doppia e indissolubile condizione di coalizione e movimento, scommettendo sulle masse nazionali mobilitate ed organizzate quali garanti e patrocinanti di questo nostro governo nazionale, popolare e democratico.

 

Partito Comunista dell'Uruguay

Comitato Esecutivo Nazionale

Carlos Flanagan

Segreteria Relazioni Internazionali