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Gli sposi Rosenberg e i "Cinque"
Le vittime passate e presenti del fascismo americano
Di Lilliam Riera - Granma Internacional -

CON 50 anni di distanza tra uno e  l'altro, i processi degli sposi Rosenberg  e dei Cinque cubani attualmente prigionieri negli USA hanno un denominatore comune: tutti e due sono stati processi iniqui e manipolati in nome della stessa politica imperiale.

Perciò a Michael non è estraneo il caso dei Cinque: "Sono innocenti. Loro hanno tentato di aiutare il popolo degli Stati Uniti contro gli atti di terrorismo nel loro territorio. E' importante che si sappia che non hanno fatto nulla contro il Governo nordamericano", ha affermato di recente a un quotidiano cubano il maggiore dei figli dei Rosenberg.

Michael e suo fratello, orfani a 6 e 10 anni rispettivamente, vennero obbligati a crescere con un cognome estraneo: Meeropol. L'assassinio dei loro genitori e gli avvenimenti di quel periodo segnarono le loro coscienze in modo indelebile.

In un'intervista a Juventud Rebelde, Michael ha sottolineato la necessità che il popolo nordamericano "capisca che (I Cinque) hanno indicato i dati di terroristi che operavano a Miami" perché "la loro missione era di proteggere e non solamente gli USA".

Il primogenito dei Rosenberg, professore di Economia in Massachussets, considera che è stato facile condannare i cinque cubani - che scontano lunghe e ingiuste pene in diverse carceri nordamericane - "perché  in qualche modo aiutavano Cuba e qui ascoltare quella parola: 'Cuba' è come dichiararsi nemico potenziale degli USA".

Quando Michael ha saputo che alla piccola Ivette, cittadina nordamericana di 5 anni e figlia di René - uno dei Cinque -, non viene concesso  il diritto di visitare il padre nel carcere, non ha esitato a definire "inumano" tale comportamento.

"Michael forse si è ricordato che anche lui e suo fratello  sono stati vittime dell'accusa che colpiva i loro genitori? I nomi di Ethel e Julius erano considerati sinonimi di "traditori".

Nell'articolo IIIº Sezione 3 della Costituzione  degli USA si segnala che il tradimento "consiste solamente sferrando una guerra contro il paese o unendosi al nemico offrendogli aiuto e comfort" e sottolinea inoltre che "nessuna persona verrà condannata  per tradimento se non ci sarà la dichiarazione di due testimoni sullo stesso atto di ostilità o una  confessione in una tribunale pubblico".

Michael ha sottolineato durante la sua conversazione con JR che nel processo ai suoi genitori "i giudici non furono imparziali e indipendenti. Agirono come membri dell'accusa. Inoltre non vennero mostrate prove presso alla giuria. Comunque  vennero accusati  e giustiziati".

Un giorno prima della condanna sulla sedia elettrica Ethel, in una lettera al suo avvocato, affermò coraggiosamente: "Siamo le prime vittime del fascismo americano". In 50 anni quel fascismo ha provocato innumerevoli vittime tra le quali, oggi,  i Cinque cubani.

In quell'epoca negli USA esisteva "un'esaltazione estrema del patriottismo non meditato" e ciò che costituisce patriottismo "è politicamente carico", ha detto Robert in un articolo pubblicato  nel mese di aprile di questo anno sulla rivista Peacework.

Robert, avvocato e direttore del Fondo Rosenberg per i bambini, un' organizzazione  che offre aiuto ai figli dei prigionieri politici, ricorda che "la gente aveva paura dell'olocausto nucleare ed era convinta che i russi avrebbero lanciato la bomba atomica su di noi", oltre al fatto che "una media di mille soldati nordamericani moriva ogni mese in Corea. Tutto questo venne utilizzato per giustificare ciò che accadde  ai miei genitori".

Michael riconosce anche l'importante ruolo che svolsero i mass media come alleati di "un piano contro i nostri genitori".
Egli segnala che "nel processo legale non avrebbero mai potuto condannarli, ma venne cambiata la verità per l'opinione pubblica. Sulla stampa, nei discorsi, alle radio e in altri mezzi li accusavano di essere traditori. Quello fu il 'crimine pubblico' per il quale la gente credette che erano stati condannati".

IL FBI RICONOSCE CHE FU UNA "NECESSITÀ POLITICA" 
Anni dopo in alcuni documenti resi noti  dell'Ufficio Federale delle Indagini (FBI) si è saputo che la condanna ai Rosenberg fu  "una necessità politica".
"Ethel e Julius - membri del Partito Comunista Nordamericano-, credettero che sconfiggendo il fascismo, avrebbero aiutato gli americani e il mondo. Qualunque azione che realizzata nasceva del loro amore per l'Umanità", afferma Robert convinto che "non ebbero mai nulla a che fare con lo spionaggio".

"Furono solidali con i poveri e gli oppressi degli USA e del mondo e non con un Governo che al servizio di pochi privilegiati", ha aggiunto.
Ventidue anni dopo, nel 1975, lui e suo fratello hanno ottenuto la riapertura del caso: "Sapevamo che le presunte prove usate contro i miei genitori non sono mai state mostrate durante il processo", ha segnalato  Michael che ha spiegato che "siamo stati capaci di dimostrare che gli argomenti presentati come il segreto della bomba atomica sono stati solo chiacchiere. Anche se in quel caso furono parole molto importanti nella comunità scientifica dell'epoca".

Il quotidiano della gioventù cubana, J R, ha sostenuto che le verità dei figli dei Rosemberg sono molte, ma nell'interpretazione del caso dei loro genitori "la verità più importante è che il governo (degli USA) li ha condannati per un crimine che non commisero".

In una dichiarazioni fatta al Claridad di Puerto Rico, Robert avverte che "adesso non c'è la guerra in Corea ma ci sono state  le guerre in Afganistan, in lraq... E chi sa dove sarà la prossima..."

"Al posto di J. Edgar Hoover - ha detto- oggi abbiamo John Ashcrof. Al posto delle famose leggi McCarran e Smith oggi abbiamo l'Atto Patriottico e l'Atto Patriottico II". Ma "ciò che fa più paura è come coloro che mobilitano l'appoggio popolare terrorizzano la propria gente".

In Peacework egli ricorda allarmato che, dopo la farsa elettorale del novembre 2000, rinasce "la nuova era maccartista" il cui clima è stato raggiunto con gli attacchi dell'11 settembre "che hanno reso facile all'amministrazione Bush l'uso del pretesto necessario per manipolare il timore pubblico e imporre il suo autoritario programma al popolo nordamericano".

"Purtroppo è una realtà: l'anno 2003 rassomiglia molto nei fatti al 1953", ha detto Robert. Per molto aspetti la guerra contro il terrorismo ha sostituito la Guerra Fredda".

Per molti aspetti I Cinque sono  vittime del fascismo americano.
Il figlio minore dei Rosenberg non può concepire oggi un atto più patriottico "che organizzare la resistenza contro l'avventura militare, il razzismo e l'attacco ai nostri diritti. "



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