www.resistenze.org - popoli resistenti - venezuela - 14-05-19 - n. 712

Il PCV consegna a Miraflores una comunicazione al presidente Maduro

Tribuna Popular | prensapcv.wordpress.com
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

13/05/2019

Caracas, 13 maggio 2019, Tribuna Popular TP - L'Ufficio Politico del Partito Comunista del Venezuela (PCV) ha riferito di aver consegnato lo scorso 10 maggio nel Palacio de Miraflores una lettera al presidente Nicolas Maduro, nella quale si evidenziano una serie di proposte ed inviti urgenti, in attesa - non certo passiva - di una pronta risposta da parte del capo dello stato e del presidente del PSUV.

Visto il significato della dichiarazione, soprattutto nei tempi attuali di rapida escalation dell'aggressione imperialista contro il popolo venezuelano, Tribuna Popular pubblica integralmente questa comunicazione:

Compatriota,

NICOLÁS MADURO MOROS,

Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela

Voglia ricevere un saluto cordiale, patriottico e rivoluzionario a nome dell'Ufficio politico del Comitato centrale del Partito Comunista del Venezuela (PCV).
Abbiamo deciso di rivolgerci a Lei in tempi di grandi minacce per la patria, per l'escalation aggressiva, interventista e golpista criminale svolta dall'imperialismo USA-europeo e dai loro paesi sudditi e partner, al fine di liquidare la sovranità nazionale, la proprietà delle nostre risorse e forzare il nostro allineamento con il blocco egemonico dominante, nel contesto dell'intensificazione delle contraddizioni inter-imperialiste e inter-capitaliste che dominano la scena globale.

A questo proposito, il nostro partito ha ricordato in più occasioni  la necessità di fornire al progressivo processo bolivariano una direzione collettiva, unitaria e rivoluzionaria, dove le diverse forze politiche e sociali che compongono l'alleanza patriottica possano effettivamente esprimersi, sentire il polso delle dinamiche politiche, economiche e sociali del nostro paese, per l'elaborazione collettiva delle linee politiche; e che, insieme al Presidente della Repubblica e al suo governo, si possa valutare la gestione governativa con criteri critici ed autocritici, apportando le correzioni e gli emendamenti ritenuti necessari a favore della classe operaia e dei lavoratori della città e della campagna. Inoltre, nel momento in cui tale direzione fosse collettiva e unitaria e non solo del governo, potrebbe prendere su di sè la responsabilità per la conduzione complessiva e coesa del processo di cambiamento, nonchè la sua difesa nazionale ed internazionale, di fronte all'assalto del nemico imperialista.

Tuttavia, fino ad ora, un tale approccio non è stato preso in considerazione dal governo o dal PSUV. Ma, ancor di più, è sorprendente che, nonostante l'aggravarsi della crisi del capitalismo venezuelano, basato sulle rendite e la dipendenza, con il blocco economico brutale e le azioni putschiste dell'imperialismo e dei suoi agenti nazionali, tendenze al settarismo ed all'esclusione hanno preso forza a seguito delle istanze del governo e dei principali settori del PSUV, a livello nazionale e in molte regioni, nonostante la firma dell'accordo quadro PSUV-PCV.

A questo proposito, richiamiamo l'attenzione, ancora una volta, sul fatto che gli impegni contenuti nell'"Accordo quadro unitario" firmato da voi nella vostra veste di Presidente del PSUV il 26 febbraio 2018, non sono stati rispettati. Fino ad ora, nonostante la nostra insistenza, abbiamo notato la totale assenza di interesse da parte della direzione nazionale del governo-PSUV a creare le condizioni e le aree di lavoro al fine di affrontare congiuntamente lo sviluppo e l'attuazione di questo importante accordo.

Ciò è particolarmente grave quando peggiorano in modo estremo le condizioni dei lavoratori, dei contadini poveri e delle persone in generale, nei fatti verificandosi una marcata tendenza ad invertire i passi di progresso e le conquiste popolari raggiunte durante l'amministrazione del presidente Chavez; come il deterioramento e la ri-privatizzazione delle imprese statali, il ritorno dei beni recuperati dai proprietari terrieri nelle mani di questi ultimi, le crescenti violazioni dei diritti del lavoro, lo smantellamento dei contratti collettivi con l'imposizione unilaterale di tabelle salariali che disgregano quanto era stato conquistato, la compiacenza sistematica con i capitalisti nelle controversie di lavoro, le misure di gestione delle crisi che favoriscono il capitale a scapito degli interessi dei lavoratori, ed ulteriori situazioni altamente preoccupanti che minano la forza del processo bolivariano tra le masse lavoratrici delle città e della campagna.

All'escalation aggressiva del governo imperialista degli Stati Uniti, accompagnata dalla sua politica di isolamento internazionale del nostro Paese, si è unito il boicottaggio del mondo degli affari, le azioni impunite dei gruppi monopolistici, delle mafie del mercato e dei burocrati corrotti e insensibili, fattori che portano a un crollo generale dell'economia e un declino inarrestabile del tenore di vita della nostra gente, la quale sta vivendo un sentimento di impotenza popolare e un'inesplicabile inerzia delle autorità. Tutte le istanze predette esigono dal governo venezuelano e dalle forze del processo bolivariano una risposta energica, straordinaria ed efficace oltre che, a nostro avviso, una necessaria risposta rivoluzionaria e risoluta. Ci riferiamo, in sostanza, ad una nuova concezione del governo, veramente rivoluzionaria popolare e democratica, con nuove politiche economiche, agrarie e del lavoro.

Nel futuro immediato, sentiamo l'urgente necessità della difesa della patria e della generazione di una forza unitaria operaia, contadina, cooperativa e popolare che ci permetta di affrontare con successo la crisi, l'attivazione immediata della unità di azione patriottica, anti-imperialista e popolar-rivoluzionaria, invitando tutti gli attori che sono pronti a difendere la nostra sovranità e le conquiste democratiche del popolo, per l'impostazione di un nucleo forte di questa ampia unità di azione collettiva e di una direzione unitaria composta dai partiti e dalle organizzazioni del processo bolivariano e del lavoro, contadino, cooperativo e popolare, di portata nazionale, ma non solo quelli diretti o influenzati dal PSUV e dalle sue diverse tendenze, bensì tutte le organizzazioni che affermano di essere rivoluzionarie, di classe, patriottiche e progressive.

Mentre salutiamo le intenzioni positive dell'appello presidenziale del Primo Maggio, ad aprire un processo di consultazione per una "rettifica" nella gestione del governo, riteniamo sia necessario andare oltre perché non abbiamo semplicemente bisogno della ricerca di rettifiche nei metodi e nelle procedure nella gestione del governo, ma, come abbiamo sottolineato sopra, necessitiamo di una nuova concezione del governo, una nuova direzione politica del processo (direzione collettiva, unitaria e conseguentemente rivoluzionaria del processo) e nuove politiche volte a rifondare e ricostruire il modello economico venezuelano sotto la guida della classe operaia e dei lavoratori della città e della campagna, smantellando il potere dei monopoli e delle mafie, allontanando la borghesia dal controllo dell'economia nazionale.

Al fine di presentare queste proposte con maggiore ampiezza e dettaglio, nonché per scambiare altre complesse e necessarie osservazioni per la difesa e l'approfondimento del processo di cambiamento, proponiamo ancora una volta, Compatriota Presidente, di tenere un incontro di lavoro tra Lei e il nostro Ufficio politico.

Senza ulteriori indugi, ribadiamo il nostro saluto cordiale, patriottico e rivoluzionario.

L' Ufficio politico del Comitato centrale del Partito Comunista del Venezuela (PCV)


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