www.resistenze.org - popoli resistenti - zimbabwe - 17-09-08 - n. 241

da Telesur - www.telesurtv.net/noticias/secciones/nota/32786-NN/gobierno-y-oposicion-de-zimbabue-firmaron-acuerdo-de-unidad-nacional/
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

 

Governo e opposizione dello Zimbabwe hanno firmato un accordo d’unità nazionale

 

16/09/08

 

Il presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe, e il lider dell’opposizione, Morgan Tsvangirai, lunedì hanno firmato un accordo per un nuovo governo di unità nazionale che dovrebbe permettere di far uscire il paese dalla profonda crisi in cui si trova dall’inizio di questo nuovo secolo, e che negli ultimi mesi si è acutizzata in modo violento.

 

Il patto è giunto dopo negoziati molto tesi, al punto che in molte occasioni è stato sul punto di saltare a causa dell’intransigenza delle due parti.

 

Con questo accordo, firmato in un hotel ad Harare alla presenza dei mediatori - tra cui il presidente sudafricano Thabo Mbeki ed altri lider del continente oltre a centinaia di invitati - Mugabe rimane presidente e Tsvangirai diventa primo ministro. Il patto si avvale anche della firma di Arthur Mutambara, altro lider dell’opposizione.

 

Il nuovo Consiglio dei Ministri avrà 31 seggi, 15 per il partito di Mugabe, Unione Nazionale africana dello Zimbabwe - Fronte Patriottico (ZANU-PF), 13 per il Movimento per il Cambiamento Democratico (MDC) di Tsvangirai e altri 3 per la minoranza di Mutambara.

La firma dell’accordo è stata salutata con soddisfazione da Mbeki che ha dichiarato: “Ci attendiamo che il resto del mondo accetti l’accordo. Questo risultato era atteso e voluto dai dirigenti dello Zimbabwe. Appartiene agli zimbabwesi. A partire da ora, il governo dello Zimbabwe lavorerà con l’appoggio dell’Africa australe per mobilitare tutto il continente a sostegno del popolo zimbabwese”.

 

Il portavoce presidenziale, Patrick Chinamasa, ha manifestato il suo ottimismo circa l’accordo, assicurando che “tra MDC e ZANU-PF non ci sono più rancori. Entrambi lavoreranno insieme per risolvere i problemi del paese”. Mugabe, da parte sua, ha dichiarato che l’accordo raggiunto con Tsvangirai non impedirà di denunciare i paesi occidentali, specialmente Gran Bretagna e Stati Uniti, che accusa di “appoggiare l’opposizione per obbligarci a lasciare il potere. I problemi africani devono essere risolti dagli africani. La situazione di crisi che viviamo è stata creata dalle vecchie potenze coloniali”.Contrariamente a Mugabe, Tsvangirai ha dimostrato ancora una volta la sua linea filo-occidentale, visto che ha assicurato che il nuovo Zimbabwe potrà essere costruito più rapidamente con “l’aiuto della comunità internazionale”.

 

Tsvangirai ha poi elencato le priorità del nuovo governo, tra cui la soluzione della grave crisi alimentare: "La nostra priorità è eliminare la penuria alimentare, ma il paese ha pure bisogno che i medici tornino negli ospedali, i maestri nelle scuole e che la popolazione abbia accesso all’acqua potabile e all’elettricità”. Tsvangirai ha avvertito che il cammino sarà lungo e difficile.