www.resistenze.org - popoli resistenti - zimbabwe - - n. 258

da http://english.aljazeera.net/news/africa/2009/01/200912674040616366.html 
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
Il Sud Africa ospita i colloqui dello Zimbabwe
 
Robert Mugabe, presidente dello Zimbabwe, è impegnato in colloqui con i leader regionali nel vertice sudafricano nel tentativo di superare lo stallo politico del paese.
 
L'incontro di lunedì arriva dopo il fallimento dei colloqui ad Harare della settimana scorsa tra Mugabe e Morgan Tsvangirai, il leader dell'opposizione.
 
Bright Matonga, vice ministro delle Comunicazioni del paese, ha detto che Mugabe dopo il summit potrebbe formare un governo con o senza un accordo con Tsvangirai. "Subito dopo il vertice, che vi sia o meno un accordo, il Presidente Mugabe procederà alla formazione di un gabinetto di 15 ministri e 8 vice ministri di ZANU-PF [il partito di Mugabe]".
 
Tsvangirai afferma che ZANU-PF tenta di marginalizzare l'opposizione di Movimento per il Cambiamento Democratico (MDC), aggiungendo che nessun accordo è possibile, a meno che parte degli attivisti vengono rilasciati dal carcere.
 
Nuove sanzioni
 
Il vertice che si svolgerà a Pretoria, è ospitato da Kgalema Motlanthe, il Presidente sudafricano.
 
Al Haru Mutara di Jazeera, da Harare riporta: "I cittadini dello Zimbabwe si chiedono per quanto tempo debbano ancora soffrire, prima di che i leader regionali facciano qualcosa". "Questo incontro potrebbe essere dare o non dare una risposta, ma in molti hanno perso la speranza".
 
La condivisione del potere, che consente a Mugabe di rimanere presidente e a Tsvangirai di prendere il posto di primo ministro, è stato firmato dalle parti più di quattro mesi fa, ma non è ancora entrato in vigore a causa del mancato accordo sulle cariche ministeriali.
 
Con Mugabe impegnato nella difficile negoziazione con l'opposizione, l'Unione Europea ha imposto nuove sanzioni allo Zimbabwe, dove una epidemia di colera ha provocato la morte di quasi 2800 persone.
 
I governi occidentali hanno chiesto più volte a Mugabe un passo indietro e di consentire le grandi riforme economiche, prima di concedere aiuti.
 
Senza una soluzione politica, è anche improbabile che le sanzioni imposte sullo Zimbabwe siano revocate.
 
L'incapacità di trovare un accordo ha peggiorato la crisi economica e umanitaria nel paese, dove più della metà della popolazione dipende da aiuti alimentari.