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FSM: Missione di solidarietà per il Mali il 20-21 maggio 2013
 
Federazione sindacale Mondiale (FSM - WFTU) | www.wftucentral.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
21/05/2013
 
Dando seguito alla risoluzione del riuscito 2° Incontro degli affiliati panafricani alla FSM tenutosi in Sudan nel febbraio 2013, una delegazione della Federazione Sindacale Mondiale è stata inviata nel sofferente Mali per esprimere la solidarietà degli iscritti e dei simpatizzanti della FSM con il popolo maliano.
 
Il Mali è un paese di oltre 14,5 milioni di abitanti: il 3° produttore mondiale di oro in Africa. Più della metà della popolazione sopravvive con meno di $ 1,25 al giorno, l'80% della forza lavoro è impegnata in agricoltura, il cotone è il prodotto principale. Il Mali soffre di una permanente instabilità a causa del movimento estremista autonomista dei gruppi jihadisti nel nord del paese, del colpo di stato del marzo 2013 e dell'intervento imperialista guidato dalla Francia, sostenuto da molte forze, compresi i paesi africani. Il governo francese ha annunciato che manterrà in Mali una forza di 1.000 soldati a tempo indeterminato, che si aggiunge ai 5.000 soldati nelle sue 4 basi in Africa, mentre una "Conferenza dei Donatori" si svolge a Bruxelles per decidere il futuro del paese.
 
Il mandato della delegazione era di esaminare le condizioni di vita e di lavoro della popolazione del Mali, tenere colloqui bilaterali con il movimento sindacale e diffondere le sue conclusioni al fine di rafforzare la solidarietà internazionale e il sostegno alle lotte del popolo del Mali.
 
La delegazione formata dal compagno Abdou Isaaka, rappresentante degli affiliati francofoni africani e membro del Segretariato della Gioventù della FSM dal Niger e la compagna Alexandra Liberi, rappresentante degli Uffici Centrali della FSM, sono stati accolti calorosamente a Bamako, in Mali, dal 19 al 21 maggio 2013.
 
Durante la missione, la delegazione della FSM ha visitato la sede della Confederazione del Mali UNTM, attaccata durante il colpo di stato del marzo 2012, dove ha avuto una proficua discussione di due ore con il segretario generale, compagno Siaka Diakite e il Vice Segretario Generale Tibou Telly, Segretario Generale del Sindacato dell'Istruzione.
 
Nell'incontro la leadership dell'UNTM ha presentato un quadro delle condizioni dei lavoratori, le ragioni che hanno portato al conflitto e all'intervento guidato dalla Francia così come ai problemi delle popolazioni sfollate. La discussione ha anche affrontato il tema delle prossime elezioni che sono state annunciate per il 28 luglio.
 
Sono stati ampiamente discussi gli sviluppi geostrategici a seguito della guerra in Afghanistan, in Libia fino al conflitto nel Mali, così come il profilo alimentato dai francesi in veste di "liberatori del Mali", che nasconde gli interessi per il controllo del territorio e delle risorse a cui ambiscono le potenze imperialiste.
 
Il Segretario Generale dell'UNTM ha informato la delegazione circa le iniziative dell'Organizzazione per denunciare gli oneri connessi all'accesso al finanziamento dei "Donatori" per la "ricostruzione del Mali". L'analisi ha pieno riscontro nella valutazione della FSM sugli interessi delle forze imperialiste nella regione e le loro motivazioni all'intervento imperialista.
 
La direzione dell'UNTM ha chiesto alla FSM di rafforzare la propria solidarietà verso i maliani e ha accolto con favore la missione della FSM come necessaria e importante.
 
Nella sua permanenza la delegazione della FSM ha visitato l'Industria tessile di stato e si è incontrata con il sindacato locale, con l'amministrazione dell'impresa, l'Istituto di Economia rurale dove si è discusso circa lo sviluppo agricolo e l'azione della Federazione Sindacale Mondiale contro il carovita.
 
Si è tenuto un incontro con gli affiliati della FSM in Mali, durante il quale si è discusso sul modo di approfondire il coordinamento sindacale nella regione africana di lingua francese e in Africa in generale, nonché delle priorità delle lotte riguardanti i problemi dei lavoratori in Mali.
 
Il compagno Ibrahima Toure, segretario generale della SYNAPRO e 2° Vice Segretario Generale dell'UNTM, una delle più grandi affiliate dell'UNTM e membro della FSM, ha accolto la delegazione e i messaggi di solidarietà indirizzati da molti affiliati della FSM in supporto alla Missione di Solidarietà.
 
Alexandra Liberi, responsabile del Dipartimento media e comunicazioni della FSM ha osservato: "Il popolo del Mali ha sofferto a lungo per la mancanza di istruzione, con una scolarità del 15%, per le malattie che potrebbero essere debellate se non fosse per il ruolo delle multinazionali nel controllo dei farmaci, per l'insufficienza alimentare che mutua un basso tasso di aspettativa di vita attestato ai 53 anni di vita, per la mancanza di accesso all'acqua e la schiavitù che ancora imperversa in alcune regioni del Mali. E' anche significativo che solo la metà della popolazione abbia accesso all'elettricità. Tutta questa miseria è drasticamente aumentata poiché il popolo del Mali è stretto nelle trame imperialiste, regionali e internazionali. Per di più, coloro che hanno primariamente creato il problema sono presentati come "liberatori" e sarà dato loro in dono tutto il paese, le sue risorse e il futuro del popolo del Mali, che cade sotto il suo pieno controllo, perpetuando l'appropriazione coloniale". Ha aggiunto: "Non possiamo dimenticare che sono stati gli imperialisti che hanno creato i gruppi estremisti contro il movimento popolare in Afghanistan, sono stati gli imperialisti che avevano obiettivi comuni con i gruppi estremisti in Libia finalizzati al controllo delle risorse petrolifere ed è stato il loro intervento imperialista in Libia che ha spinto questi gruppi verso il nord del Mali. Una nuova frammentazione della regione non sarebbe una sorpresa".
 
Il compagno Abdou Isaaka ha dichiarato che: "La nostra delegazione ha espresso la sua solidarietà al popolo e ai lavoratori del Mali, ha ascoltato i problemi e l'analisi della situazione e ha anche cercato di trasferire l'esperienza storica e internazionale per preparare e rafforzare i sindacati per le battaglie future. Abbiamo visto che gli imperialisti non fanno mai favori. Hanno interessi e vogliono proteggere solo i loro interessi. La 'ricostruzione del Mali', come è previsto anche nella 'Conferenza dei Donatori' di Bruxelles, non potrà purtroppo risolvere i problemi del popolo maliano, concretizzerà piuttosto un moderno mercato di schiavi. Come FSM saremo solidali con il popolo del Mali, come è nostro dovere internazionalista. Gli africani devono diventare forti e indipendenti, capaci di controllare il loro presente e il loro futuro e di trovare pieni rimedi per sanare la loro sofferenza" e ha concluso: "le posizioni della FSM riflettono la realtà e gli interessi del popolo africano. La voce della FSM è la voce del 90% del popolo africano".
 
Comunicato stampa
 
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