www.resistenze.org - proletari resistenti - movimento operaio internazionale - 26-06-17 - n. 637

FSM: Sulla Giornata mondiale del rifugiato

Federazione Sindacale Mondiale (FSM-WFTU) | wftucentral.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

20/06/2017

La Federazione Sindacale Mondiale, in occasione della Giornata Mondiale dei Rifugiati del 20 giugno 2017, esprime la sua ferma solidarietà internazionale con i milioni di profughi e sfollati costretti ad abbandonare i loro paesi e le loro case a causa delle guerre e dei conflitti imperialisti.

Quest'anno la situazione è peggiore che mai, con 65,6 milioni di sfollati in tutto il mondo, di cui 22,5 milioni rifugiati. Tutti i lavoratori, siano essi stranieri o locali, sono compagni di classe e le nostre lotte sono comuni, indipendentemente dalla nazionalità, dalla razza, dal colore della pelle o dalla religione.

La FSM invita la classe operaia internazionale a continuare a esprimere la propria solidarietà con gli immigrati e i rifugiati, soprattutto ora che la politica di aggressione e le guerre imperialiste hanno creato enormi ondate di profughi.

La Federazione Sindacale Mondiale con la sua posizione e azione antimperialista e internazionalista denuncia la politica omicida e ipocrita dell'Unione Europea e dei suoi governi. Lotta per l'eliminazione dell'aggressività nei confronti dei popoli dell'Africa settentrionale e del Medio Oriente e per la dissoluzione della NATO. Chiede fermamente che le risorse naturali siano utilizzate dai popoli per i loro interessi e per il loro sviluppo ai fini della ricostruzione e della prosperità.

Chiediamo l'immediata fine di tutti gli interventi imperialisti. Chiediamo alle Organizzazioni Internazionali di sostenere i paesi di origine degli immigrati economici e dei rifugiati politici.

Sulla base di questo la FSM chiede:
- l'abolizione dei Trattati di Dublino e di Schengen, di Frontex e di tutti i meccanismi repressivi;
- di fermare le misure per la repressione alle frontiere attuate dall'Unione europea;
- di interrompere immediatamente gli interventi imperialisti di UE-USA-NATO;
- il trasferimento diretto dei rifugiati dalle isole e dai punti di ingresso verso i paesi di destinazione finale;
- l'incremento del personale e delle infrastrutture per il salvataggio, l'identificazione, l'alloggiamento, la nutrizione, l'assistenza medica e il trasferimento sicuro delle persone; abitazioni decenti per i rifugiati e scuole per i loro bambini sotto la responsabilità dello stato:
- la creazione di centri dignitosi di accoglienza e ospitalità.


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