www.resistenze.org - proletari resistenti - movimento operaio internazionale - 08-09-17 - n. 642

Dichiarazione dell'assemblea sindacale antimperialista di Salonicco

Le organizzazioni sindacali firmatarie * | pamehellas.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

04/09/2017

Dichiarazione di Salonicco del giugno 2017: Con i lavoratori di tutti i paesi per un mondo senza sfruttamento, guerre, rifugiati

Il 24 giugno 2017 (KKE: Grandi manifestazioni a Salonicco e Patrasso contro NATO e disoccupazione) si è tenuta a Salonicco, in Grecia, una grande dimostrazione di migliaia di lavoratori contro la NATO, contro le guerre imperialiste e gli interventi che colpiscono le popolazioni e che creano milioni di rifugiati. Il 25 giugno (Introduzione del PAME al Meeting Sindacale Antimperialista dei Balcani), i sindacati di vari paesi della regione si sono incontrati e hanno discusso la posizione dei lavoratori e del movimento sindacale a fronte dei pericolosi sviluppi e dell'aspra competizione tra monopoli e organizzazioni imperialiste che flagellano i popoli.

L'incontro sindacale internazionale, antimperialista e contro la guerra, ha valutato che la classe operaia deve tenersi in stato di allerta e preparato per combattere sia le politiche antipopolari del capitale e dei suoi governi e sia per contrastare la competizione imperialista. Al centro della loro competizione c'è:

- Come spartire i danni della crisi e come trarre beneficio dagli sviluppi in corso, in cui il capitalismo, e sul punto sono tutti d'accordo, mostra la sua debolezza e i suoi grossi problemi.
- Quali monopoli primeggeranno nella competizione
- Chi otterrà il controllo dei mercati, delle fonti energetiche di gas, petrolio e persino dell'acqua, delle rotte energetiche e commerciali.

In tutti i paesi, i governi capitalisti partecipano alla competizione imperialista, agli interventi e alle guerre con uno o l'altro gruppo imperialista. La loro principale preoccupazione è quella di difendere gli interessi della classe dirigente del proprio paese, i gruppi di imprese a cui fanno riferimento nella scacchiera internazionale. Le dichiarazioni di pace e di sicurezza aumentano con la stessa rapidità dei budget di guerra.

I lavoratori del mondo sono testimoni della diffusione della guerra in sempre più aree, specialmente nella nostra regione. I popoli balcanici pagano le conseguenze della modifica delle frontiere, dello smembramento delle nazioni e della continua crescita dell'odio nazionalista, del tallone USA-NATO-UE nella regione in un quadro di competizione capitalista con la Russia e la Cina e gli interessi della borghesia verso gli stati della regione.

Anche l'UE, nel contempo, sta rafforzando la sua militarizzazione. Stabilisce un Esercito Europeo, un quartier generale europeo, forze di emergenza (Eurocorps) e promuove l'Unione di Difesa europea e il Fondo europeo per la difesa.

La NATO e l'UE sono unioni imperialiste transnazionali, da cui i popoli possono solo aspettarsi sfruttamento e povertà, guerre e disperazione per i più, e ricchezze immense per pochi. E' nostro dovere rafforzare la nostra lotta contro di esse.

Allo stesso tempo, la classe operaia a livello internazionale vive la progressione di un brutale attacco ai suoi diritti. Per i profitti dei gruppi affaristici, l'Unione europea e i governi di ciascun stato membro, varano misure legislative antioperaie. Tagliano i salari o consentono aumenti così risicati che vengono erosi dalle misure antipopolari, mentre i monopoli diventano sempre più ricchi. Viene perpetrato un attacco feroce contro i diritti sindacali dei lavoratori, al diritto di organizzazione e al diritto di sciopero.

L'attacco ad ampio raggio che condanna la classe operaia di ogni paese alla disoccupazione, alla povertà e all'impoverimento è una faccia delle politiche di classe.

L'altra faccia è l'ingiusta guerra imperialista che deflagra per gli interessi dei grandi gruppi finanziari.

Di fronte alla possibilità di una guerra generalizzata nella nostra regione, dobbiamo erigere un muro di protezione per la classe operaia dei nostri paesi, per i nostri popoli, con azioni congiunte e solidarietà dove le nostre organizzazioni sindacali si schierino in prima linea in questa lotta .

Questo è il nostro compito. Consideriamo una questione di primaria importanza per i sindacati di ciascun paese rafforzare la lotta per i diritti dei lavoratori e, dall'altro, aumentare la vigilanza della classe operaia contro il nazionalismo, la xenofobia, il razzismo e il fascismo, contrastando l'impulso all'odio fomentato dai nostri sfruttatori per tenerci divisi e sfruttarci. In questa direzione, è necessario che i sindacati, al fianco della lotta per le questioni economiche, per la sicurezza sociale, la salute e l'istruzione gratuita, integrino una lotta contro i piani imperialisti. Occorre rafforzare la lotta contro le organizzazioni imperialiste, la NATO e l'UE per rendere più efficace la lotta contro i governi antipopolari in ciascun paese, contro i gruppi affaristici.

Nulla divide la classe operaia dei vari paesi, dei vari popoli. Al contrario, l'interesse comune alla lotta per una vita senza ricchi e poveri, senza padroni, ci unisce: questa è la vita che ci appartiene. La nostra lotta sarà efficace se lega la difesa dei confini e dei diritti sovrani, il diritto dei popoli a vivere pacificamente, con la lotta per rovesciare il barbaro sistema di sfruttamento che genera povertà, disoccupazione, guerre e rifugiati.

Ecco perché combattiamo per:
- Respingere qualsiasi coinvolgimento nelle guerre e negli interventi imperialisti al di fuori dei confini. Nessun coinvolgimento nei macelli della NATO e dell'UE.
- La chiusura di tutte le basi militari straniere. La NATO fuori dall'Egeo e dai Balcani.
- Nessun coinvolgimento nell'alleanza politico-militare dei capitalisti.
- Lotta contro il cambiamento delle frontiere.
- Lotta contro l'abolizione dei diritti sindacali e delle altre libertà.
- No alle spese di guerra e per l'azione militare al di fuori dei confini, chiediamo finanziamenti per soddisfare le esigenze della classe operaia, delle famiglie dei lavoratori.
- Lotta contro il nazionalismo, il razzismo, lo sciovinismo.
- Solidarietà con i rifugiati, gli immigrati, solidarietà tra tutti i popoli.

Non dobbiamo schierarci dietro le bandiere dei capitalisti e dei loro alleati, a noi ostili e straniere. Solleviamo la bandiera degli interessi della classe operaia contro le richieste di collaborazione tra classi e di consenso nazionale. Combattiamo contro le guerre ingiuste, per eliminare le cause che le generano. La solidarietà è l'arma dei popoli.

I sindacati che firmano questo documento invitano i sindacati della nostra regione a partecipare a:
- Un incontro paneuropeo a Bruxelles sul ruolo dell'UE e della NATO, dal 19 al 20 ottobre a Bruxelles
- Una Giornata di azione sindacale contro la guerra imperialista, in solidarietà con i popoli della Palestina, Siria, Cuba
- Una campagna in solidarietà con i rifugiati e gli immigrati con un manifesto comune, un annuncio comune ed eventi in tutti i paesi.

* Le organizzazioni sindacali

PAME, Grecia - GFTU, Siria - Sloga, Serbia - USB, Italia - Nakliyat Is, Turchia - Coalizione del lavoro, Palestina - KTOEOS, Cipro


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