www.resistenze.org - proletari resistenti - movimento operaio internazionale - 04-06-18 - n. 675

La FSM denuncia l'assassinio del sindacalista migrante dell'USB

Federazione Sindacale Mondiale (FSM-WFTU) | wftucentral.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

04/06/2018

La Federazione Sindacale Mondiale (FSM-WFTU), che rappresenta oltre 92 milioni di lavoratori in tutto il mondo, denuncia con forza l'assassinio del sindacalista del nostro affiliato italiano USB, Soumaila Sacko, colpito a morte il 3 giugno. Questo omicidio, che segue a quello di Abdel Salam a Piacenza, un altro lavoratore migrante che era stato ucciso, si aggiunge tragicamente a una lunga serie di azioni razziste, xenofobe e antisindacali, scatenate dalle politiche dell'Unione Europea e dallo stato borghese italiano. Non è un caso che questo omicidio sia avvenuto poche ore dopo le dichiarazioni razziste del nuovo ministro dell'Interno italiano, Matteo Salvini.

Questa volta, l'omicidio a sangue freddo del nostro fratello è avvenuto nei campi calabresi dove più di 4000 lavoratori migranti lavorano e vivono. Ancora una volta la FSM dichiara che la risposta di classe deve essere comune, lavoratori migranti e italiani, nella lotta contro il sistema capitalista che genera povertà, guerre e profughi.

Come movimento internazionale di classe invitiamo tutti i lavoratori migranti ad unirsi ai sindacati di classe e a lottare per un lavoro e una vita dignitosi. Allo stesso tempo, sosteniamo l'appello USB per una manifestazione nazionale a Roma, il 16 giugno.

La grande famiglia della FSM esprime le più sentite condoglianze ai parenti, alla famiglia e ai colleghi del nostro fratello Soumaila Sacko.

La Segreteria della FSM-WFTU


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