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La FSM sulla Giornata internazionale di solidarietà con il Popolo palestinese

Federazione Sindacale Mondiale (FSM) | wftucentral.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

27/11/2018

In occasione della Giornata internazionale di solidarietà con il Popolo della Palestina, il 29 novembre, la FSM, che rappresenta 95 milioni di lavoratori in 130 paesi nei cinque continenti, ribadisce il suo salto appoggio e la solidarietà internazionalista con l'eroico popolo palestinese.

Nell'ultimo anno, l'aggressività israeliana si è ulteriormente accuita, gli assassini di centinaia di palestinesi disarmati che protestano contro l'occupazione sono quotidiani, migliaia di civili sono gravemente feriti dagli attacchi aerei e terrestri e l'approvazione della legge razziale "Stato-nazione" da parte del parlamento israeliano è crudele. Inoltre, la decisione del Presidente degli Stati Uniti di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele e di trasferirvi lì l'ambasciata USA ha peggiorato ulteriormente la posizione dei nostri fratelli e sorelle palestinesi.

Le decisioni delle Nazioni Unite sul riconoscimento dei diritti dei palestinesi non sono attuate, perché vige il dominio degli interessi geopolitici e finanziari dello stato d'Israele e dei suoi alleati.

In questo contesto, la FSM invita i suoi membri e amici e tutti i sindacati militanti a rafforzare le loro lotte ed esprimere solidarietà internazionalista alla causa palestinese.

La FSM, in occasione della Giornata internazionale di solidarietà del 29 novembre 2018, fa appello ad organizzare proteste e manifestazioni nelle ambasciate d'Israele nei propri paesi o a promuovere altre iniziative militanti.

La FSM parteciperà alla mobilitazione annuale di solidarietà con il Popolo palestinese all'Ufficio delle Nazioni Unite a Vienna, in Austria, in modo da esercitare pressione per il riconoscimento di uno stato palestinese indipendente.

Chiediamo:

- Il riconoscimento dello stato indipendente della Palestina con Gerusalemme Est come capitale, entro i confini del 1967;
- Il ritiro dell'esercito israeliano da tutti i territori occupati del 1967;
- La fine degli insediamenti e il ritiro di tutti i coloni oltre i confini del 1967;
- La demolizione dell'inaccettabile muro a Gerusalemme e Cisgiordania.
- La rimozione di tutti i blocchi e le esclusioni contro i palestinesi in Cisgiordania e nella striscia di Gaza.
- Il ritorno dei rifugiati palestinesi nella loro patria.
- Il rilascio immediato di tutti i prigionieri politici palestinesi dalle carceri israeliane.

La FSM sostiene anche l'appello della Confederazione Internazionale dei Sindacati Arabi, ICATU, per uno sciopero generale in tutti i paesi arabi il 29 novembre, in segno di protesta contro l'occupazione israeliana in Palestina.

Il movimento sindacale militante mondiale, la FSM, è stato dalla parte del Popolo della Palestina sin dalla sua fondazione e sosterrà sempre la sua giusta lotta per un paese libero e sovrano, per una vita con libertà e dignità.

La Segreteria


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