www.resistenze.org - proletari resistenti - movimento operaio internazionale - 25-11-19 - n. 730

Il Coordinatore generale del Comitato dei giovani lavoratori della Federazione Sindacale Mondiale, FSM-WFTU, Emil Olsen, parla alla conferenza nazionale dei giovani NUM

Federazione Sindacale Mondiale (FSM - WFTU) | wftucentral.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

22/11/2019

La Conferenza si svolge tra il 20-22 a Bloemfontein, in Sudafrica, con la partecipazione di circa 300 delegati provenienti da tutto il Sudafrica.

Cari compagni,

Consentitemi di trasmettervi i calorosi saluti fraterni e militanti del Comitato dei giovani lavoratori della Federazione Sindacale Mondiale alla Conferenza nazionale dei giovani NUM a nome dei 97 milioni di membri della nostra famiglia di classe. È un grande piacere e un onore essere qui oggi nella terra eroica di Nelson Mandela, di Eric "Stalin" Mtshali e innumerevoli altri compagni noti e meno noti che hanno dedicato tutta la loro vita alla dignità della classe operaia e hanno spianato strada che porterà alla liberazione dell'umanità.

I giovani devono studiare e lasciarsi ispirare dagli esempi dei nostri inestimabili compagni, i combattenti indomiti della lotta di classe che, in tutte le regioni della terra e nelle condizioni più difficili ed estreme, hanno assicurato che la fiamma della lotta di classe, della resistenza e della speranza sia ancora accesa. Dobbiamo studiare per giudicare obiettivamente, capire e trarre conclusioni sulla verità storica e sulla ininterrotta lotta tra classi. Dobbiamo rispondere in modo sostanziale e argomentato a coloro che diffondono l'idea che i lavoratori e la gente comune abbiano gli stessi interessi dei propri sfruttatori, la borghesia. Dobbiamo rispondere a chi nasconde il fatto che la società sia avanzata tra lotte incessanti tra chi produce e non ha nulla e chi non produce e ha tutto. Dobbiamo anche rispondere a chi, "onorando" i combattenti popolari, mira ad abolire le lotte popolari. A quelli che si fanno chiamare con i nomi dei nostri compagni storici mentre si oppongono ai sogni per i quali quelli stessi compagni hanno combattuto. Questo è il motivo per cui la FSM ha lanciato un concorso a tema aperto sui suoi personaggi e militanti storici come parte delle celebrazioni del 75° anniversario della FSM. Perché per noi la storia non è un documento del passato. La storia è il faro che illumina il presente e conduce al futuro.

I giovani lavoratori sono uno dei gruppi più vulnerabili della società poiché sperimentano nel modo più intenso le difficoltà affrontate dagli strati popolari. Per i giovani lavoratori è più difficile trovare un lavoro e quando finalmente lo trovano, le condizioni di lavoro saranno le peggiori. Sono quelli pagati meno, che lavorano con i termini più flessibili e che rischiano di essere licenziati. Sono quelli che affrontano impedimenti e talvolta difficoltà insormontabili per coprire anche le loro necessità di base come cibo, alloggio, accesso all'assistenza sanitaria, istruzione e svago. Allo stesso tempo, i giovani lavoratori sono il gruppo più vulnerabile della società esposto al dominio ideologico e alla propaganda del capitalismo a livello globale. La loro obiettivamente limitata esperienza nelle lotte sindacali di classe e di cambiamento socio-politico, li rende automaticamente vulnerabili alle teorie controrivoluzionarie di un mondo statico e immutabile in cui tutti devono accettare il proprio destino e perseguire la "normalità". Sono quelli che cadranno più facilmente nella trappola senza via d'uscita dell'individualismo, dell'indifferenza, dello spregio della politica e della conseguente mancata partecipazione all'azione socio-politica e sindacale.

Ma allo stesso tempo, la gioventù è la speranza e il futuro della società. I giovani che sono attivamente coinvolti nel movimento sindacale sono pieni di entusiasmo e nuove idee. Sono la parte più vibrante e più pura della classe lavoratrice e il loro coinvolgimento nel sindacato, combinato con l'esperienza e la conoscenza dei compagni più anziani, porta ottimismo e crea prospettive davvero nuove per i lavoratori. Ecco perché la Federazione Sindacale Mondiale dà priorità alla nuova generazione e mira alla partecipazione diffusa, attiva ed efficace dei lavoratori giovani in tutti gli aspetti delle attività dei sindacati. Sia nel processo decisionale che nell'attuazione delle decisioni.

Questo obiettivo è perseguito anche dal Comitato Giovani Lavoratori (Working Youth Committee, WYC) della FSM attraverso la campagna "Gioventù con diritti", inaugurata nel 2018 e ampliata nel 2019. Nel quadro della campagna, i giovani lavoratori promuovono i principi e gli obiettivi del WYC come è stato determinato al Congresso Mondiale della Gioventù Lavoratrice che si è svolto a Roma in Italia con la partecipazione di decine di giovani sindacalisti dei 5 continenti.

Riteniamo che durante questi due anni siano state sviluppate importanti iniziative incentrate su diverse questioni quali condizioni di vita e di lavoro dignitose, accesso a nuove tecnologie, diritti e libertà sindacali, abolizione del lavoro minorile, piena integrazione di immigrati e rifugiati sia nella società e nei sindacati. Particolare enfasi è stata posta sulla formazione sindacale dei giovani lavoratori e sullo sviluppo della solidarietà internazionalista durante l'organizzazione o la preparazione di incontri regionali. In questo contesto, desideriamo e speriamo che la classe operaia del Sudafrica ricoprirà ancora una volta un ruolo guida e pionieristico.

Il ruolo dei giovani e dei sindacati è ancora più importante in un settore strategico come quello minerario che è al centro dell'economia ed è stato un fattore chiave nello sviluppo della produzione e del commercio per secoli. L'espansione continua dell'uso dei metalli in un numero crescente di ambiti dell'economia delle nuove tecnologie e della globalizzazione rafforza il ruolo cruciale e l'importanza del settore.

L'uso dei metalli nell'attività economica in generale, nelle costruzioni, nell'industria pesante, nelle infrastrutture, nella produzione dei mezzi di produzione di ogni tipo, nel settore primario e secondario, e persino nell'industria delle armi, pone il metallo e il settore minerario al centro della produzione e degli interessi capitalistici, dalla cosiddetta prima rivoluzione industriale.

Allo stesso tempo, il duro lavoro manuale in tutto il mondo, l'esposizione a lavori pesanti e malsani, la crescita dei tassi di morti dirette e indirette, gli "incidenti sul lavoro" in miniera e in produzione con esiti esiziali e gravi sulla salute, si aggiungono alle condizioni generali di esacerbazione dello sfruttamento e di povertà affrontati dai lavoratori nel loro insieme e in tutti gli aspetti della loro vita.
Questi fatti oggettivi, le condizioni acute e le caratteristiche dell'estrazione mineraria, hanno storicamente portato i lavoratori del settore in prima linea nelle lotte sindacali e sociali dall'Inghilterra al Sudafrica e dal Perù alle Filippine.

Come FSM, siamo certi che NUM continuerà a seguire questo corso costante. Nella direzione dell'ideologia e della lotta di classe, contro gli sfruttatori e i loro rappresentanti nei sindacati, cioè i sindacalisti gialli, il cui unico compito è intrappolare i lavoratori nella logica del dialogo sociale e degli interessi comuni con la classe borghese coltivando un atteggiamento servile in cui saranno pagati con "noccioline" per cui saranno grati.

"Sindacalisti" gialli come quelli dell'ITUC, che si sono sempre opposti agli interessi popolari e del lavoro. È noto, qual è stato il ruolo che hanno avuto durante l'apartheid. È noto quale sia il ruolo che svolgono oggi, equiparando la vittima al carnefice in Palestina. È noto che non dicono una parola sull'embargo su Cuba e Venezuela, sulle guerre imperialiste in Siria e in tutto il mondo. Inoltre, è ben noto anche il loro ruolo nella lotta alla prospettiva socialista in Sudafrica.

D'altra parte, c'è il movimento sindacale internazionale di classe che è orgoglioso della sua storia e dei suoi militanti. C'è la FSM: mai sostenuta dagli imperialisti e dai loro monopoli. Mai finanziata da servizi segreti e dai governi imperialisti reazionari. La FSM ha come soli donatori e sostenitori, i lavoratori di tutto il mondo. Ecco perché gli imperialisti non sono mai stati in grado di manipolarla e controllarla. Nonostante eventuali battute d'arresto e debolezze, il vero movimento sindacale non può essere sradicato. Ciò è dimostrato dalla storia della stessa FSM, nonostante le difficoltà dei decenni precedenti, si sta rialzando, si è rafforzata e sta realizzando un notevole progresso negli ultimi anni. La FSM, basandosi esclusivamente sulla sua ideologia e sui sindacati affiliati, è stata in grado di raddoppiare i suoi membri in pochi anni e di diventare attiva in tutte le regioni del mondo con sindacati affiliati in 130 paesi in tutto il mondo.

E continuerà a crescere perché non importa quante risorse e mezzi hanno, non importa quello che dicono, quanti sindacalisti corrotti si sono fatti burattini e quanto è grande la loro propaganda. Quelli non contano. I minatori che lavorano in miserabili buche a più di 500 metri sotto terra sapranno sempre che non hanno nulla in comune con i loro capi che risiedono in lussuosi grattacieli a 500 metri sopra la terra. Questa è una realtà che esiste al di sopra e al di là di qualsiasi equilibrio temporaneo di forze e continuerà ad esistere fino alla vittoria finale della classe operaia, fino all'abolizione dello sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo.

Onoriamo i 75 anni della FSM nella prassi rafforzando ulteriormente la nostra comune famiglia di classe. Onoriamo i 75 anni del FSM costruendo un movimento sindacale solido e forte. Onoriamo i nostri leader storici continuando la loro lotta.


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