www.resistenze.org - associazione e dintorni - ccdp - 03-04-06
Cari compagni del ccdp e della Redazione di Resistenze,
vi ringrazio di cuore dei vostri auguri e del lusinghiero profilo politico che mi attribuite, certamente superiore ai miei meriti. Vi confesso però che la mia civetteria femminile (forse qualche compagna mi capirà) ha avuto un sussulto nel vedere la mia “venerabile” età spiattellata on line…, anche perché tutti quegli anni non li dimostro, almeno così dicono i miei amici (adulatori?), e soprattutto perché non li avverto quando lavoro, quando mi sento parte di una grande forza collettiva in una manifestazione o in un corteo, oppure quando mi sento in sintonia col pensiero dei compagni, come mi è capitato leggendo il vostro editoriale su Milosevic, non solo ricco di informazioni, ma mosso da una giusta indignazione e ribellione nei confronti delle potenze imperialiste e dei loro burattini ed ispirato dal sentimento profondo di solidarietà internazionalista che contraddistingue i comunisti.
Per concludere, spero che la mia età fisica e l’argomento del recupero della memoria storica del proletariato rivoluzionario e comunista su cui insisto nei miei scritti
non contribuiscano a cucirmi addosso l’immagine di “una compagna che vive nel passato”. Al contrario, credo che il patrimonio della “nostra” verità storica serva soprattutto a creare solide basi per il futuro, nostro e delle giovani generazioni. Non a caso abbiamo denominato “Le radici del futuro” la collana di pubblicazioni dell’editore Zambon a cui sto lavorando.
Ed infine, il comunismo non è la giovinezza del mondo? Ed io mi sento giovane, con qualche utile esperienza in più rispetto a quando lo ero per ragioni anagrafiche, e sempre animata da una ferrea volontà di continuare a dare il mio modesto contributo per avanzare sulla via del socialismo, come mi augurate.
Fraternamente.
Adriana Chiaia
Milano, 21 marzo 2006