25° Anniversario della scomparsa di Luigi Longo
Il 16 ottobre 1980 moriva Luigi Longo, grande dirigente del movimento comunista internazionale, tra i fondatori del Partito Comunista d'Italia, protagonista di primo piano della guerra di difesa della Repubblica Spagnola e in seguito della Resistenza Italiana.
Dal 1964 al 1972 segretario generale del PCI, ha assunto in seguito la presidenza del partito.
Poichè il 25° anniversario della morte di Longo è purtroppo passato largamente inosservato, riteniamo ancor più doveroso rendere omaggio a questa straordinaria figura del comunismo novecentesco italiano, proponendo, in particolare ai nostri lettori più giovani, la breve, ma efficace biografia curata da Mario Avagliano per il portale "resistenzaitaliana.it"
il Centro di Cultura e Documentazione Popolare
Luigi Longo
Nato a Fubine (Alessandria) il 15 marzo del 1900. Dal Monferrato si
trasferisce con il padre a Torino, dove la sua famiglia apre una mescita di
vino in corso Ponte Mosca, nei pressi dello stabilimento Grandi Motori della
Fiat che ha aperto da poco. Una vita di stenti. I suoi vogliono che diventi
falegname, ma a scuola è così bravo che decidono di farlo studiare, per farne
uno “statale”.
Nel ’20 la sua prima tessera, si iscrive al circolo socialista studentesco di
Torino; conosce Antonio Gramsci e Togliatti, frequenta la sede dell’Ordine
Nuovo, nel centro della città. Nel ’21 è a Livorno, tra i fautori della
scissione che porta alla nascita del Pci. E’ancora studente del Politecnico, ha
superato bene il primo anno di esami ma, da allora in poi, i suoi studi
universitari vengono sacrificati all'impegno politico e alla famiglia (aveva
già due figli).
Nel '22 è membro di una delegazione che si reca a Mosca per il congresso
dell'Internazionale, dove incontra Lenin. A Mosca ci andrà varie volte, a
partire dal congresso di Lione; nel 1926, appunto, ci va portando con sé il
figlioletto di tre anni, che ha avuto da Estella, Teresa Noce, sua compagna da
qualche anno. Incontra Stalin, naturalmente, e tutti gli alti gradi del
Cremlino. La capacità di Longo come dirigente emerge in modo straordinario
nella guerra di difesa della Repubblica spagnola. Le Brigate
internazionali che Longo dirige sono anche luogo di esperienza politica
unitaria – spesso ardua – tra comunisti, socialisti, democratici. Lui è il
mitico Gallo, l’ispettore generale delle Brigate internazionali.
La risolutezza di Longo nell'assumersi delle responsabilità e nel prendere
delle decisioni, la sua calma e il suo sangue freddo nel mezzo dei pericoli,
furono, assieme a una grande conoscenza degli uomini e alla scrupolosa cura dei
dettagli, fra i principali elementi della coesione e dei successi, ancorché mai
definitivi, data la sproporzione degli armamenti, delle Brigate internazionali.
La Repubblica spagnola sarà drammaticamente perduta. Ma quando sarà necessario
iniziare la lotta di resistenza ai tedeschi, quel patrimonio sarà prezioso.
Dopo l'8 settembre del '43, diede vita alle Brigate Garibaldi. Vicecomandante
del Corpo Volontari della Libertà, stretto collaboratore di Parri, fu tra i
principali organizzatori dell'insurrezione nel Nord Italia dell'aprile del '45.
Nel dopoguerra, deputato per tutte le legislature, alla Camera si batté
soprattutto per le pensioni. Succeduto a Palmiro Togliatti alla guida del Pci,
fu segretario dal 1964 al 1972, e divenne poi presidente del partito.
Da dirigente comunista non rinunciò ad esprimere le proprie
convinzioni anche quando queste potevano sembrare “controcorrente” all’interno
del Partito. Nel 1968, infatti, incontrò i dirigenti del movimento studentesco
e in un articolo su Rinascita non esitò a dire: «Non si può negare che ci sia
stato distacco tra il Partito e la realtà politica che si è venuta creando nel
campo studentesco». In un altro momento delicato, nel 1976 criticò
apertamente la politica del Partito nei confronti del governo Andreotti. Morì a
Roma nel 1980.
da
http://www.romacivica.net/anpiroma/biografieitalia/biografieit.htm