www.resistenze.org - materiali resistenti in linea - biblioteca digitale mels - 20-02-14 - n. 487

Biblioteca digitale Mels

Copertina     Zdanov

Politica e ideologia

Edizioni Rinascita, 1949




Consulta il libro

Digitalizzazione per Mels - Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
In occasione dell'anniversario della nascita di Zdanov (26/02/1896)


Introduzione alla lettura di Zdanov: Politica e ideologia

Alberto Lombardo

26/02/2014

Quando qualche tempo fa alcuni giovani compagni del Partito mi mostrarono alcuni libri del movimento operaio e comunista internazionale che avevano trovato in una vecchia libreria di Palermo, due furono i sentimenti che prevalsero in me.

Il primo di grande orgoglio, perché, nonostante il fatto che questi compagni fossero da sempre esposti all'ideologia e alla pratica distruttiva di questa società, conoscevano e apprezzavano l'importanza del libro stampato, del libro che ha in sé una grande storia e che trasmette questo carico di storia alle generazioni successive. Non lo abbiamo insegnato noi veterani a loro (una dei nostri ennesimi ritardi!), lo sanno perché sono attenti, vigili … il futuro del comunismo, così come il comunismo è la gioventù del mondo.

Il secondo sentimento fu di grande gioia, perché uno di quei libri, che oggi resistenze.org mette a disposizione di tutti i comunisti d'Italia, è Politica e ideologia del grande compagno Andrei Zdanov di cui ricorre oggi l'anniversario della nascita avvenuta il 26 febbraio 1896.

Come tutti i più grandi costruttori del socialismo, come tutti i più inflessibili nemici della borghesia (e Zdanov è certamente tra questi), sul suo nome è stato gettato tanto di quel fango, che questo piccolo omaggio speriamo possa contribuire a spazzare via.

Invitiamo tutti i compagni a una lettura attenta di queste meravigliose e appassionate pagine, cominciando dalla presentazione fatta in commemorazione della morte di Zdanov che precede i suoi scritti. Vogliamo qui solo ricordare in aggiunta a quanto lì scritto che Zdanov, come tutti i membri dell'Ufficio Politico del Partito bolscevico, fu inviato a presiedere le difese di una città assediata durante la guerra. A Zdanov toccò l'onore più alto e l'onere più gravoso: Leningrado! La città che dove era nato il partito bolscevico, dove era iniziato l'Ottobre, e che per prima affrontò le orde nazifasciste e fu liberata per ultima tra le grandi città sovietiche, solo dopo i famosi 900 giorni.

Il libro presentato si divide in tre parti che danno un saggio dell'enorme varietà di temi a cui il compagno Zdanov si dedicò nella sua pur fin troppo breve vita interamente votata al partito.

La lotta per il socialismo contro l'imperialismo e la guerra.

Questa parte racchiude due articoli scritti entrambi immediatamente dopo la Grande Guerra Patriottica.

Nel primo, Il XXIX Anniversario della Grande Rivoluzione Socialista d'Ottobre del 1946, descrive la situazione internazionale gravida di pericoli di aggressione imperialista contro l'URSS e il nascente campo socialista. Ricordiamo che fino al 1948 gli USA avevano il monopolio dell'arma atomica che brandeggiavano senza pudore per minacciare e intimidire chi si opponeva alle loro mire espansioniste. Ebbene in quelle pagine il compagno Zdanov dà prova di massima saldezza, mai di spavalderia, ma sempre di grande consapevolezza della forza del socialismo. Quanto è lontana questa forza rivoluzionaria dalle pavide parole che furono usate da chi dopo il 1956 tradì impunemente l'eredità lasciata dalla dirigenza bolscevica dopo la morte di Stalin!

Il secondo, La situazione internazionale, è il suo intervento alla prima riunione del Cominform del 1947, momento in cui era importantissimo riorganizzare il lavoro dei partiti comunisti nella mutata situazione internazionale dopo la guerra, precisare i compiti che attengono a quei partiti sia nei paesi dove erano andati o stavano per andare al potere, sia nei paesi dove questo non fu possibile a causa della rabbiosa reazione imperialista, come Francia e Italia. Si individuano alcuni errori, come nel suo stile diretto e franco da vero comunista che imparerete ad amare, e si tracciano senza esitazione gli obiettivi da raggiungere.

Sul fronte ideologico e culturale

Anche questa seconda parte racchiude due interventi.

Il primo del 1946, Rapporto sulle riviste Zviezda e Leningrad, è un capolavoro di trattazione di uno dei temi che stavano più a cuore al compagno Zdanov: l'attività culturale. Tante bugie sono state dette sull'argomento, ma leggete il suo intervento e vi renderete conto quale irriducibile energia si trova per affermare un punto di vista squisitamente comunista, proletario. A che cosa deve servire l'arte, la letteratura nella società socialista? Il popolo di Leningrado che sta ricostruendo pietra su pietra la propria città con pari eroismo di quando l'ha difesa, ha il diritto di vedersi rappresentato nelle manifestazioni artistiche? L'arte deve sostenere il popolo nella propria sfida storica o deve attardarsi con vecchie e noiose storie piccolo-borghesi? Lo stato sovietico dove si esercita la dittatura del proletariato ha il diritto di aspettarsi dai 160 mila artisti che esso ha istruito di mettersi al servizio del popolo che sta facendo la nuova storia?

Nel secondo del 1947, Intervento nella discussione sulla storia della filosofia dell'Europa occidentale di G. F. Alexandrov,  il compagno Zdanov, pur dichiarandosi un "mozzo" nella navigazione della filosofia, critica in modo serrato e acuto, l'appena terminato manuale di filosofia, mettendo in luce difetti gravissimi che derivano proprio da un errato modo di lavorare dell'autore, un modo individualista e non collettivo. Qualunque società ancora in costruzione si sarebbe accontentata di aver prodotto un manuale che non avrebbe sfigurato negli scaffali delle librerie di tutto il mondo. No, il compagno Zdanov, non vuole questo, il Partito bolscevico non può volere solo un prodotto buono per dire "lo abbiamo fatto anche noi". No, sempre meglio e sempre più per ottenere il massimo nell'arte, nella filosofia, così come nella produzione materiale.

Compiti nuovi del Partito Bolscevico

Questa parte racchiude un solo intervento, ma molto lungo e complesso, del 1939 (quindi precedente a tutti gli altri) che riguarda le Modifiche allo Statuto del Partito comunista (bolscevico) dell'URSS. La quantità di temi trattati riguardanti il Partito, lo stato sovietico, la costruzione del socialismo, i meccanismi di funzionamenti formali e sostanziali coinvolti sono di straordinaria importanza e meritano il massimo approfondimento. Anche perché lo squarcio che questa pagine consentono di aprire su uno dei passaggi storici più compressi e controversi sono davvero istruttivi a tanti anni dai quegli avvenimenti.

Il piccolo spazio di presentazione che ci siamo ritagliati deve terminare qui, ma ritorneremo su tutti questi brani che abbiamo sommariamente presentato, invitando però tutti i compagni a leggere e approfondire i testi qui proposti, perché vogliamo sottolineare l'estrema importanza del recupero della lettura dei testi originali.


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