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- materiali resistenti in linea - iper-classici - 27-09-07 - n. 196
da Lenin, Opere Complete, vol. 26, Editori Riuniti, Roma, 1967, pp.. 9-11
trascrizione a cura del CCDP nel 90° anniversario della rivoluzione d’ottobre
Lenin
I bolscevichi devono prendere il potere (1)
Lettera al Comitato centrale e ai comitati di Pietrogrado e di Mosca del POSDR
Scritto il 12-14 (25-27) settembre 1917.
Pubblicato per la prima volta in Proletarskaia Revoliutsia. n. 2, 1921.
I bolscevichi, avendo ottenuto la maggioranza nei soviet dei deputati degli operai e dei soldati delle due capitali, possono e devono prendere il potere statale nelle proprie mani.
Possono farlo, perché la maggioranza attiva degli elementi rivoluzionari popolari delle due capitali basta a trascinare le masse, a vincere la resistenza dell'avversario, a schiacciarlo, a conquistare il potere e a conservarlo. Perché, proponendo immediatamente una pace democratica, dando immediatamente la terra ai contadini, restaurando le istituzioni democratiche e le libertà mutilate e distrutte da Kerenski, i bolscevichi formeranno un governo che nessuno potrà rovesciare.
La maggioranza del popolo è per noi. La strada lunga e aspra percorsa dal 6 maggio al 31 agosto e al 12 settembre (2) lo ha dimostrato: la maggioranza dei soviet nelle capitali è il frutto dell'evoluzione del popolo verso di noi. Le esitazioni dei socialisti-rivoluzionari e dei menscevichi e il rafforzarsi degli internazionalisti nelle loro file lo dimostrano egualmente.
La Conferenza democratica non rappresenta la maggioranza del popolo rivoluzionario, ma solo i gruppi dirigenti piccolo-borghesi conciliatori. Non bisogna lasciarsi ingannare dalle cifre delle elezioni; la questione non sta nelle elezioni: paragonate le elezioni delle Dume municipali di Pietrogrado o di Mosca con le elezioni dei soviet. Paragonate le elezioni di Mosca con lo sciopero del 12 agosto nella stessa città: ecco i dati obiettivi sulla maggioranza degli elementi rivoluzionari, che guidano le masse.
La Conferenza democratica inganna i contadini, perché non dà loro né la pace né la terra.
Solamente un governo bolscevico darà soddisfazione ai contadini.
Perché i bolscevichi devono prendere il potere proprio in questo momento?
Perché l'imminente resa di Pietrogrado diminuirà di cento volte le nostre probabilità.
Ora, con un esercito comandato da Kerenski e compagni noi non siamo in grado di impedire la resa.
E non si può « attendere » l'Assemblea costituente, perché, con la resa di Pietrogrado, Kerenski e compagni potranno sempre toglierla di mezzo. Solamente il nostro partito, preso il potere, potrà assicurare la convocazione di una Assemblea costituente e, preso il potere, accuserà gli altri partiti di averla ritardata e proverà questa accusa (3)
Solo un'azione pronta può e deve impedire la conclusione di una pace separata tra gli imperialisti inglesi e tedeschi.
Il popolo è stanco delle esitazioni dei menscevichi e dei socialisti-rivoluzionari. Solo il nostro trionfo nelle capitali trascinerà i contadini al nostro seguito.
Non si tratta né del « giorno » né del « momento » dell'insurrezione, nel senso stretto della parola. Questo lo deciderà solo il voto generale di coloro che sono in contatto con gli operai e con i soldati, con le masse.
Si tratta di questo, che il nostro partito, oggi, alla Conferenza democratica, tiene di fatto il proprio congresso e questo congresso deve decidere (deve, voglia o non voglia) il destino della rivoluzione.
Si tratta di rendere evidente a tutto il partito il suo compito, che è di porre all'ordine del giorno l'insurrezione armata a Pietrogrado e a Mosca (e nella regione di Mosca), la conquista del potere, il rovesciamento del governo. Riflettere sul modo di fare propaganda per questo senza esprimersi così sulla stampa.
Ricordare, meditare profondamente le parole di Marx sull'insurrezione: «L'insurrezione è un'arte.. » (4), ecc.
1 bolscevichi sarebbero degli ingenui se attendessero di avere « formalmente » la maggioranza: nessuna rivoluzione aspetta questo. Kerenski e compagni non attendono, ma preparano la resa di Pietrogrado. Sono appunto le pietose esitazioni della «Conferenza democratica» che devono far perdere e faranno perdere la pazienza agli operai di Pietrogrado e di Mosca! Se non prendiamo il potere adesso, la storia non ci perdonerà.
Non vi è apparato? L'apparato c'è: i soviet e le organizzazioni democratiche. E la situazione internazionale appunto oggi, alla vigilia della pace separata tra inglesi e tedeschi, è per noi. Proporre, proprio in questo momento, la pace ai popoli significa vincere.
Prendendo il potere subito e a Mosca e a Pietrogrado (poco importa chi comincerà; forse anche Mosca può cominciare), noi vinceremo assolutamente e indubitabilmente.
N. Lenin
Note:
1) Le lettere di Lenin I bolscevichi debbono prendere il potere e I! marxismo e l'insurrezione furono discusse dal Comitato centrale del partito bolscevico nella seduta del 15 (28) settembre 1917. Il Comitato centrale decise di convocare a breve scadenza una nuova riunione dedicata alle questioni tattiche. Fu posto in votazione il problema se si dovesse conservare un solo esemplare delle lettere di Lenin. I voti furono sei a favore, quattro contro, sei astenuti. Kamenev, che avversava la linea del partito volta alla rivoluzione socialista. propose al CC un progetto di risoluzione contrario alle direttive di Lenin di organizzare l'insurrezione armata. Il CC respinse la risoluzione di Kamenev.
2) Il 6 maggio fu annunciata la formazione del primo governo provvisorio di coalizione; il 31 agosto il Soviet dei deputati operai e soldati di Pietrogrado approvò una risoluzione bolscevica che esigeva la creazione di un governo dei soviet; il 12 settembre è la data fissata per la convocazione della Conferenza democratica dal Comitato esecutivo centrale dei soviet dei deputati operai e dal Comitato esecutivo del soviet dei deputati contadini di Russia, due organismi nei quali prevalevano i socialisti-rivoluzionari e i menscevichi. La Conferenza si tenne a Pietrogrado dal 14 al 22 settembre (27 settembre-5 ottobre) 1917. Per quanto riguarda la Conferenza democratica cfr. il presente volume pp. 33-47.
3)Il governo provvisorio aveva annunciato la convocazione dell'Assemhlea costituente in una dichiarazione del 2 (15) marzo 1917; le elezioni erano state fissate per il 17 (30) settembre 1917. Tuttavia il governo provvisorio aggiornò la convocazione, dopo aver annunciato che le elezioni erano state rinviate al 12 (25) novembre 1917. L'Assemblea costituente fu inaugurata dal governo dei soviet il 5 (18) gennaio 1918 a Pietrogrado. Essendosi rifiutata di esaminare la Dichiarazione dei diritti del popolo lavoratore e sfruttato e diconfermare i decreti sulla pace. sulla terra e sul passaggio del potere ai soviet, approvati dal II Congresso dei soviet. essa fu sciolta il 6 (19) gennaio 1918, per decisione del Comitato esecutivo centrale di tutta la Russia.
4) Cfr. F. Engels, Rivoluzione e controrivoluzione in Germania, in K Marx-F Engels, Opere scelte. Roma. Editori Riuniti. 1966, p 589.