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Mao Tse Tung, Opere Scelte Vol. IV, Edizioni Oriente, Milano 1970
A sessanta anni dalla fondazione della Repubblica Popolare Cinese (01/10/1949) - trascrizione a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
Mao Tse Tung
 
Intervista con la giornalista americana Anna Luise Strong *
 
(agosto 1946)
 
Strong: Crede lei che si possa sperare in una sistemazione politica pacifica dei problemi della Cina in un prossimo futuro?
 
Mao: Ciò dipende dall'atteggiamento del Governo degli Stati Uniti. Se il popolo americano lega le braccia dei reazionari americani che aiutano Chiang Kai-shek a condurre la guerra civile, v'è speranza di pace.
 
Strong: Supposto che gli Stati Uniti non diano altro aiuto a Chiang Kai-shek, oltre quello già datogli,(l) quanto tempo potrà egli continuare a combattere?
 
Mao: Per più di un anno.
 
Strong: Può Chiang Kai-shek resistere, sul piano economico, per un tempo così lungo?
 
Mao: Sì.
 
Strong: E che accadrebbe se gli Stati Uniti dichiarassero apertamente che d'ora in poi non aiuteranno più Chiang Kai-shek?
 
Mao: Per il momento non si scorge alcun segno che il governo
 
degli Stati Uniti e Chiang Kai-shek abbiano la minima intenzione di cessare a breve scadenza la guerra.
 
Strong: Quanto può resistere il Partito comunista?
 
Mao: Se dipendesse dal nostro desiderio, non combatteremmo neppure un giorno. Ma se le circostanze ci costringono a combattere, possiamo combattere sino alla fine.
 
Strong: Se il popolo americano chiede perché il Partito comunista combatte, che cosa devo rispondere?
 
Mao: Che Chiang Kai-shek vuole massacrare il popolo cinese, e se il popolo vuole sopravvivere deve difendersi. Questo il popolo americano lo puòcapire.
 
Strong: Che cosa pensa della possibilità che gli Stati Uniti inizino una guerra contro l'Unione Sovietica?
 
Mao : La propaganda su una guerra contro l'Unione Sovietica presenta un duplice aspetto. Da una parte, l'imperialismo degli Stati Uniti sta davvero preparando una guerra contro l'Unione Sovietica; la propaganda attuale su una guerra contro l'URSS, così come tutta la propaganda antisovietica, è la preparazione politica ad una guerra di tal genere. D'altra parte, questa propaganda è uno schermo fumogeno sollevato dai reazionari degli Stati Uniti per mascherare le numerose, reali contraddizioni in cui attualmente si dibatte l'imperialismo degli Stati Uniti. Si tratta delle contraddizioni tra i reazionari degli Stati Uniti ed il popolo americano, e delle contraddizioni che oppongono l'imperialismo degli Stati Uniti agli altri paesi capitalisti e ai paesi coloniali c semicoloniali. Attualmente, lo slogan americano di una guerra contro l'Unione Sovietica significa in realtà oppressione per il popolo americano e l'espansione delle forze statunitensi di aggressione nel mondo capitalista. Come lei sa, Hitler e i suoi alleati, i militaristi giapponesi, si sono a lungo serviti degli slogan anti-sovietici come di un pretesto per assoggettare il popolo del loro paese, e per aggredire altri paesi. Ora i reazionari degli Stati Uniti si comportano esattamente nello stesso modo.
 
Per cominciare una guerra, i reazionari degli Stati Uniti devono per prima cosa attaccare il popolo americano. Stanno già attaccando il popolo americano, opprimendo politicamente ed economicamente gli operai e gli elementi democratici americani e accingendosi ad instaurare il fascismo nel loro paese. Il popolo degli Stati Uniti deve sollevarsi per resistere agli attacchi dei reazionari americani. Io credo che lo farà.
 
Gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica sono separati da un vasto territorio, che comprende molti paesi capitalisti, coloniali e semi-coloniali, in Europa, in Asia, in Africa. L'attacco all'Unione Sovietica è fuori questione fino a che i reazionari degli Stati Uniti non avranno sottomesso quei paesi. Nel Pacifico gli Stati Uniti controllano ora delle aree più ampie di tutte le precedenti sfere di influenza britannica messe insieme; controllano il Giappone, la parte della Cina che è sotto il dominio del Kuomintang, metà della Corea e il Pacifico meridionale. Controllano da lungo tempo l'America centrale e meridionale. Cercano anche di controllare tutto l'Impero Britannico e l'Europa Occidentale. Con vari pretesti, gli Stati Uniti stanno allestendo un dispositivo militare su vasta scala e installando basi militari in molti paesi. I reazionari degli Stati Uniti dichiarano che le basi militari che hanno installato e si stanno preparando ad installare in tutto il mondo, sono rivolte contro l'Unione Sovietica. E' vero, queste basi militari sono rivolte contro l'Unione Sovietica. Attualmente tuttavia, non l'Unione Sovietica ma i paesi in cui vengono installate queste basi sono i primi a subire l'aggressione americana. Credo che non passerà molto tempo, prima che questi paesi si rendano conto di chi è il loro vero oppressore, l'Unione Sovietica o gli Stati Uniti. Giorno verrà che i reazionari degli Stati Uniti si troveranno contro i popoli del mondo intero.
 
Naturalmente, non intendo dire che i reazionari americani non abbiano l'intenzione di attaccare l'Unione Sovietica. L'Unione Sovietica difende la pace mondiale e rappresenta un fattore potente, che impedisce ai reazionari degli Stati Uniti di conquistare l'egemonia mondiale. L'esistenza dell'Unione Sovietica rende assolutamente impossibile ai reazionari degli Stati Uniti e di tutto il mondo la realizzazione delle loro ambizioni. Ecco perché i reazionari degli Stati Uniti nutrono un odio implacabile verso l'Unione Sovietica e sognano realmente di distruggere questo stato socialista. Ma il fatto che i reazionari degli Stati Uniti vadano ora strombazzando con tanta insistenza una guerra americano-sovietica e tendano ad intorbidire l'atmosfera internazionale a così poco tempo dalla fine della seconda guerra mondiale, ci costringe a guardare le loro intenzioni reali. Emerge così chiaramente che, protetti dagli slogans antisovietici, stanno freneticamente attaccando gli operai e gli elementi democratici degli Stati Uniti e trasformando in dipendenze degli Stati Uniti tutti i paesi che rappresentano il bersaglio dell'espansione americana. Penso che il popolo americano, e i popoli di tutti i paesi minacciati dall'aggressione degli Stati Uniti, dovrebbero unirsi e lottare contro gli attacchi dei reazionari americani e dei loro lacché in questi paesi. La terza guerra mondiale si può evitare solo con la vittoria in questa lotta; altrimenti è inevitabile.
 
Strong : Chiarissimo. Ma se gli Stati Uniti usano la bomba atomica? Se gli Stati Uniti bombardano l'Unione Sovietica dalle loro basi in Islanda, a Okinawa e in Cina?
 
Mao: La bomba atomica è una tigre di carta di cui i reazionari degli Stati Uniti si servono per spaventare il popolo. Sembra terribile, ma in realtà non lo è. Naturalmente la bomba atomica è un'arma per lo sterminio in massa, ma è il popolo che decide dell'esito di una guerra, non una o due armi di nuovo tipo.
 
Tutti i reazionari sono tigri di carta. In apparenza essi sono terribili, ma in realtà non sono poi così potenti. Se si considera la cosa a lunga scadenza, non i reazionari, ma il popolo è veramente potente. In Russia, prima della Rivoluzione del febbraio 1917, da quale parte era veramente la forza? In apparenza lo Zar era forte, ma fu spazzato via da una sola ventata della Rivoluzione di Febbraio. In ultima analisi, in Russia la forza era dalla parte dei Soviet, degli operai, dei contadini e dei soldati. Lo Zar era soltanto una tigre di carta. Forse che Hitler una volta non era considerato forte? Ma la storia ha dimostrato che era una tigre di carta. E così pure Mussolini, e l'imperialismo giapponese. Al contrario, la forza dell'Unione Sovietica e dei popoli di tutti i paesi che amano la democrazia e la libertà si è dimostrata molto più grande del previsto. Chiang Kai-shek e i suoi sostenitori, i reazionari degli Stati Uniti, sono anche essi delle tigri di carta. Parlando dell'imperialismo degli Stati Uniti c'è della gente che sembra ritenerlo spaventosamente forte. I reazionari cinesi usano la «forza» degli Stati Uniti per spaventare il popolo cinese. Ma si dimostrerà che i reazionari degli Stati Uniti, come tutti i reazionari della storia, non sono poi molto forti. Negli Stati Uniti vi è chi è realmente forte : il popolo americano.
 
Prenda il caso della Cina. Possiamo contare solo sul miglio e sui fucili, ma la Storia alla fine dimostrerà che miglio e fucili sono più potenti degli aeroplani e dei carri armati di Chiang Kai-shek. Benché il popolo cinese debba ancora affrontare molte difficoltà, e molte dure prove lo attendano a causa dell'attacco congiunto dell'imperialismo americano e dei reazionari cinesi, verrà il giorno in cui questi reazionari saranno sconfitti e noi vinceremo. La ragione è semplicemente questa: i reazionari rappresentano la reazione, noi rappresentiamo il progresso.
 
NOTA
 
*) Queste sono importantissime dichiarazioni fatte dal compagno Mao Tse-tung sulla situazione interna ed internazionale non molto ternpo dopo la fine della seconda guerra mondiale. Qui il compagno Mao Tse-tung espose la sua famosa tesi «Tutti i reazionari sono tigri di carta». Questa tesi fornì un'arma ideologica al popolo del nostro paese, rafforzò la sua fiducia nella vittoria e svolse una funzione di eccezionale importanza nella Guerra popolare di Liberazione. Proprio come Lenin considerava l'imperialismo un «colosso con i piedi d'argilla» allo stesso modo il compagno Mao Tse-tung considera l'imperialismo e tutti i reazionari come tigri di carta: entrambi hanno definito l'essenza della cosa. Questa tesi è un concetto strategico fondamentale per i popoli rivoluzionari. A partire dai tempi della seconda Guerra civile rivoluzionaria, il compagno Mao Tse-tung ha ribadito con insistenza: strategicamente, guardando le cose nello insieme, i rivoluzionari debbono disprezzare il nemico, avere il coraggio di combattere contro di lui e avere il coraggio di afferrare la vittoria; contemporaneamente, da un punto di vista tattico, guardando le singole parti, ogni lotta concreta, devono prender sul serio il nemico, esser prudenti, studiare e perfezionare accuratamente l'arte della lotta e adottare forme di lotta adatte a tempi, luoghi e condizioni diverse, per isolare e annientare il nemico passo a passo. Il l° dicembre 1958, ad una riunione dell'Ufficio politico del Comitato centrale del Partito comunista cinese tenutasi a Wuchang, il compagno Mao Tse-tung dichiarò : «Non vi è una sola cosa al mondo che non racchiuda in sé un dualismo (questa è la legge dell'unità degli opposti); allo stesso modo l'imperialismo e tutti i reazionari hanno una duplice natura. Sono contemporaneamente tigri vere e tigri di carta. Nella storia passata, prima di impadronirsi del potere e per un po' di tempo dopo, la classe dei proprietari di schiavi, la classe feudale dei proprietari fondiari e la borghesia, erano piene di vitalità, rivoluzionarie e progressiste; erano delle vere tigri. Ma, nel periodo successivo, poiché i loro opposti - la classe degli schiavi, la classe dei contadini e il proletariato - divennero gradualmente più forti e condussero contro di loro una lotta sempre più violenta, queste classi dominanti degenerarono a poco a poco nel loro contrario, si tramutarono in reazionarie, in retrograde, in tigri ,di carta. E alla fine furono rovesciate dal popolo, o lo saranno. Le classi reazionarie, retrograde, decadenti mantennero la loro natura dualistica anche nelle ultime lotte ad oltranza contro il popolo. Da una parte, erano vere tigri, divoravano gli uomini, li divoravano a milioni e a decine di milioni. La causa della lotta popolare attraversò un periodo di difficoltà e fu messa a dura prova, e seguì un cammino tortuoso. Più di 100 anni impiegò il popolo cinese ad abbattere il potere dell'imperialismo, del feudalesimo e del capitalismo burocratico cinese e dovette sacrificare decine di milioni di vite prima della vittoria del 1949. Guardate! Queste non erano forse tigri viventi, tigri di ferro, vere tigri? Ma, alla fine, si trasformarono in tigri di carta, tigri morte, tigri di formaggio di soia. Questi sono fatti storici. La gente non ha visto o udito parlare di questi fatti? E tuttavia ve ne sono stati a migliaia e a decine di migliaia! Migliaia e decine di migliaia! Quindi, l'imperialismo e tutti i reazionari, se si guarda alla loro sostanza, se si considerano le cose in prospettiva, da un punto di vista strategico, vanno valutati per ciò che sono: tigri di carta. Su questa base dobbiamo costruire il nostro pensiero strategico. D'altra parte, sono anche tigri viventi, tigri di ferro, vere tigri che possono mangiare il popolo. Su questa base dobbiamo costruire il nostro pensiero tattico ». Per la necessità di disprezzare il nemico dal punto di vista strategico e di valutarlo pienamente da quello tattico, v. «Problemi Strategici della Guerra Rivoluzionaria in Cina», cap. V, sez. VI, Opere scelte di Mao Tse-tung, vol. I, e «Su alcuni importanti problemi dell'attuale politica del Partito», sez. I, nel presente volume.
 
1) Per aiutare Chiang Kai-shek a scatenare la guerra civile contro il popolo, l'imperialismo degli Stati Uniti diede una grande quantità di aiuti al suo governo. Alla fine del giugno 1946 gli Stati Uniti avevano equipaggiato 45 divisioni del Kuomintang. Avevano addestrato 150.000 uomini del personale militare del Kuomintang - forze terrestri, navali e aeree, agenti segreti, polizia delle comunicazioni, ufficiali di stato maggiore, ufficiali medici, addetti all'Intendenza ecc. - La flotta da guerra degli Stati Uniti e la sua aviazione trasportarono al fronte contro le Zone liberate 14 corpi d'armata del Kuomintang (41 divisioni) e 8 reggimenti del corpo di polizia delle comunicazioni più di 540.000 uomini in tutto. Il governo americano sbarcò in Cina 90.000 «marines» e li stanziò in città importanti come Shanghai, Tsingtao, Tientsin, Pei-ping e Chinwangtao. Essi protessero le linee di comunicazione per il Kuomintang nella Cina del Nord. Secondo i dati rivelati in Relazioni degli Stati Uniti con la Cina (il Libro Bianco ), pubblicato dal Dipartimento di Stato il 5 agosto 1949, il valore totale dei vari generi di aiuto, che gli Stati Uniti avevano dato al governo di Chiang Kai-shek dal tempo della Guerra di Resistenza contro il Giappone fino dal 1948 saliva a più di 4.500 milioni di dollari USA (la più gran parte degli aiuti americani forniti durante la Guerra di Resistenza era stata accantonata dal Kuomintang per la successiva guerra civile contro il popolo). Ma l'ammontare dell'aiuto americano a Chiang Kai-shek in realtà superava di molto questa cifra. Il Libro Bianco Americano ammetteva che l'aiuto americano era equivalente a «più del 50 per cento delle spese in moneta» del governo di Chiang Kai-shek e che era «di grandezza proporzionalmente maggiore, in rapporto al bilancio di quel Governo, di quanto gli Stati Uniti avessero distribuito a qualsiasi nazione dell'Europa occidentale dopo la fine della Guerra».