www.resistenze.org - osservatorio - della guerra - 30-01-12 - n. 394

da www.rebelion.org/noticia.php?id=143481
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
Il governo svedese deve indagare sulle armi all'uranio
 
Aftonbladet *
 
25/01/2012
 
Quest'anno si compie il decimo anniversario della partecipazione svedese alla guerra in Afghanistan. Eppure, in Svezia la conoscenza dei problemi riguardanti gli effetti dell'uso delle armi ad uranio impoverito è relativamente sconosciuta. Stati Uniti e Regno Unito hanno usato armi all'uranio durante la Guerra del Golfo (1990-1991), in Yugoslavia, in Iraq nel 2003 e probabilmente in Afghanistan. Quel tipo di armi sono fabbricate negli USA, in Francia, India, Russia e Pakistan e forse pure dalla fabbrica svedese Bofors, che fa parte del gruppo di fabbricanti d'armi BAE. Systems Bofors ha rifiutato di rispondere a ogni domanda circa l'uranio che contengono i proiettili, ciò che li rende più pesanti del piombo e con una capacità di penetrazione così alta che permette di forare carri e bunker. L'uranio che si usa per coprire i proiettili è sostanzialmente l'isotopo U-238, che proviene dai residui del processo di arricchimento dell'uranio naturale per trasformarlo in combustibile nucleare. Quei residui sono ciò che è noto col nome di uranio impoverito.
 
Anche le armi possono contenere uranio poco arricchito; si tratta della forma più pericolosa di uranio, anche quello già usato negli impianti nucleari e che contiene piccole quantità di plutonio, estremamente tossico.
 
Nell'impatto, i proiettili ricoperti di uranio bruciano ad altissime temperature creando una polvere finissima di ossido di uranio che si diffonde facilmente. Quando la polvere viene inalata o penetra nel corpo umano con l'aria che respiriamo, le particelle sono trattenute dai polmoni o finiscono nel flusso sanguigno e così raggiungono altri organi. Un microgrammo d'isotopo 238 (U-238) distrugge migliaia di particelle alfa al giorno, il che danneggia sia l'organismo umano che l'ambiente.
 
Quelle armi possono provocare cancro, malformazioni congenite e aumento della mortalità. A Bassora c'è stato un significativo incremento dei casi di leucemia infantile e i casi di cancro sono quadruplicati. Lo stesso capita a Falluja, dove sono aumentate le malformazioni congenite. Quelli sono luoghi dove sono avvenute grandi battaglie fra le truppe statunitensi e irachene nel 2004.
 
Dopo aver analizzato campioni di terreno, di acqua e dei capelli dei genitori con bimbi affetti da malformazioni congenite, i ricercatori sono giunti alla conclusione che i residui dell'uranio sono probabilmente la causa di questa sproporzione. Le loro conclusioni sono sostenute dalle ricerche condotte su animali e cellule in vitro. In Iraq vi sono più di 300 luoghi contaminati con residui di uranio. Dopo la guerra in Jugoslavia, si è avuto anche lì un aumento delle percentuali di cancro fra soldati italiani.
 
Nel novembre 2011, in un seminario dell'Università svedese di Lulea, ricercatori iracheni e svedesi hanno informato in modo esaustivo sulla contaminazione da polvere di uranio nell'ambiente naturale iracheno e sulle gravi conseguenze sulla salute. Costoro hanno sottoscritto un documento in cui si definiscono le armi all'uranio come pericolosissime e hanno chiesto trasparenza agli Stati fabbricanti di quelle armi. La risoluzione 148 del dicembre 2010 dell'assemblea generale delle Nazioni Unite, richiamava gli Stati membri di informare circa il possesso di armi a uranio impoverito. Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Israele hanno votato contro, mentre la Svezia, così come vari paesi europei, si è astenuta dal votare. Ciononostante, la maggioranza nel Parlamento europeo ha votato quattro volte contro quelle armi.
 
In precedenza, il parlamento svedese aveva rifiutato la mozione per proibire le armi all'U238. Nel 2008 il comitato degli esteri ha scritto: "[…] Se esistono prove mediche convincenti che dimostrano che le munizioni all'uranio impoverito danneggiano la salute e l'ambiente, il comitato è disposto a una proibizione".
 
Oggi di prove ce ne sono già a sufficienza. Vari dati indicano che l'uranio impoverito potrebbe essere stato usato in Afghanistan. Il governo non dovrebbe indagare se i soldati svedesi sono stati esposti a quelle armi e se Bofors produce o produceva quelle stesse armi?
 
*Gli autori firmatari di questo articolo sono: Anders Romelsjö, cattedratico del dipartimento di Scienze della Salute Pubblica dell'Istituto Karolinska e professore emerito dell'Università di Stoccolma; Sven Knutsson, Nadir Al-Ansari e Roland Pusch, tutti cattedratici di Ingegneria Geotecnica del Dipartimento di Infrastrutture, Pianificazione e Risorse naturali dell'Università tecnologica di Luleå; Anders Brahme, cattedratico di Fisica medica dell'Istituto Karolinska.
 
 

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