www.resistenze.org - osservatorio - della guerra - 20-01-20 - n. 735

738.000.000.000

Gustavo Carneiro | odiario.info
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

07/01/2020

L'anno 2020 inizia con un nuovo crimine perpetrato dagli Stati Uniti. Un omicidio che potrebbe portare a una nuova escalation bellica in Medio Oriente e oltre. I criminali di USA / NATO non hanno tale preoccupazione, ma quella opposta: maggiore è la guerra, migliori saranno gli affari del complesso militare-industriale. Se verrà a costare centinaia di migliaia di morti in più, sarà un danno collaterale senza rilevanza per i profitti.

I numeri da soli non possono spiegare la realtà sociale (e naturale) in tutta la sua complessità e per essere strumenti di analisi rilevanti, devono essere studiati nella loro evoluzione, comparati ad altri dati, valutati nel loro impatto. Seguiamo quindi questo ragionamento per un numero particolarmente espressivo: 738.000.000.000 (settecentotrentotto miliardi), l'importo in dollari che l'amministrazione nordamericana prevede di spendere nel 2020 per il suo apparato militare.

Per avere una chiara idea delle dimensioni di questo numero assolutamente gigantesco, è importante sapere, ad esempio, che il Prodotto interno lordo portoghese supera di poco i 200 miliardi di dollari, il che significa che il Pentagono consuma una ricchezza superiore a quella prodotta da tre portogalli e mezzo. O che il PIL di paesi come Svezia, Austria o Sudafrica non si avvicina affatto a quella cifra [Riferite al Pil italiano, le spese militari USA equivalgono a circa 1/3, ndt]. Un altro confronto particolarmente significativo è quello che oppone tale somma ai meno di sei miliardi di dollari spesi dall'UNICEF per proteggere i bambini di tutto il mondo, fornendo vaccini, acqua potabile, cibo e supporto educativo.

Una volta compresa la grandezza del numero in questione, concentriamoci unicamente sul settore delle spese militari: questi 738 miliardi previsti per il 2020 corrispondono al più alto bilancio militare della storia, superando di 22 miliardi il record dell'anno precedente, anch'esso appartenente agli Stati Uniti - di gran lunga il paese che spende di più in armamenti e nelle innumerevoli migliaia di truppe e centinaia di installazioni militari che ha diffuso in tutto il mondo.

Nel 2018, le spese militari statunitensi rappresentavano non meno del 36% del totale mondiale ed è per esempio necessario sommare le spese dei seguenti otto paesi - Cina, Arabia Saudita, India, Francia, Russia, Regno Unito, Germania e Giappone - per eguagliarle. Gli avversari strategici definiti dagli Stati Uniti, la Repubblica popolare cinese e la Federazione russa, insieme non hanno raggiunto la metà di tale importo.

Ma ci sono più numeri (e nomi) dietro a queste spese: le cinque società che guidano le vendite di armi, che dal 2002 sono cresciute del 47%, sono nordamericane - Lockheed Martin, Boeing, Northrop Grumman, Raytheon e General Dynamics - e si sono intascate qualcosa come 148 miliardi nel solo 2018. I numeri potrebbero non afferrare l'intera realtà. Ma alcuni, come questi, sono particolarmente rivelatori del mondo in cui viviamo e che, anche a causa loro, lottiamo per trasformare.

Articolo pubblicato su "Avante!" n. 2404 del 03/01/2020


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