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Genocidio umanitario?

Jorge Cadima | odiario.info
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

07/12/2023

Qualche decennio fa ci è stata venduta la teoria delle "guerre umanitarie", associata alla "responsabilità di proteggere" (che ha persino un acronimo "postmoderno" in inglese, R2P). La teoria prevedeva che, di fronte a gravi crimini contro l'umanità, la sovranità dei Paesi e il diritto internazionale dovessero essere messi da parte. Gli interventi militari erano "necessari" "per proteggere le popolazioni".

Era già chiaro che tutto questo non era altro che un pretesto. In pratica, ogni volta che le potenze imperialiste volevano intervenire per "disciplinare" un Paese o un popolo che rifiutava di sottomettersi ai dettami imperiali, lanciavano enormi campagne mediatiche accusandoli delle peggiori atrocità. I "nuovi Hitler" che minacciavano bombe, invasioni e guerre erano ovunque. È così che hanno "giustificato" le guerre della NATO, dalla Jugoslavia alla Libia. È così che hanno banalizzato l'idea che gli USA/UE/NATO avessero il "diritto" di invadere e conquistare a loro piacimento. È così che hanno inventato tribunali speciali per i vincitori come la Corte penale internazionale. Poi si è scoperto che i pretesti erano bugie monumentali.

Ma se finora era necessario uno sforzo per scoprire la verità tra le bugie dei media, l'orrore a cui stiamo assistendo nella Striscia di Gaza ha fatto saltare il coperchio di questo gigantesco inganno. Il castello di bugie è crollato. Un mese e mezzo di bombardamenti israeliani ha raso al suolo interi quartieri, causando molte migliaia di morti, di cui oltre il 40% bambini. Israele ha attaccato ospedali, scuole, ambulanze, colonne di rifugiati e centri di accoglienza. In sei settimane ha ucciso più operatori umanitari delle Nazioni Unite che in qualsiasi altra guerra. Una popolazione di 2,3 milioni di persone, che vive sotto l'assedio imposto da Israele da 17 anni (con la connivenza di Stati Uniti e Unione Europea), è stata privata di elettricità, acqua, medicine e cibo. E cosa dicono e fanno gli "umanitari"? Con le bandiere sventolanti, ci dicono che Israele "difende i nostri valori" e ha il "diritto di difendersi". Dopo tutto, la punizione collettiva è "umanitaria". Anche il genocidio può essere "umanitario" e "difensivo".

Per "proteggere" la popolazione di Gaza, non c'era bisogno di un intervento militare. Basterebbe che gli Stati Uniti e i loro satelliti dicessero a Israele di fermarsi; che smettessero di inviare armi a Israele e ingenti forze militari nella regione; che minacciassero di imporre a Israele solo l'1% delle sanzioni che hanno già imposto a tanti altri Paesi del mondo; che votassero a favore del cessate il fuoco ogni volta che la questione è portata davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Ma no. La stessa parola cessate il fuoco è diventata un tabù. Nell'UE, la "Responsabilità di proteggere" si è rivelata nient'altro che una "Responsabilità di obbedire" (R2O?) ai dettami imperiali di Washington. O peggio: un'opzione. Dopo tutto, la mentalità colonialista non è morta. È stata solo accantonata dalla lotta di liberazione dei popoli. Nell'UE, i "valori" sono solo quelli contati in euro.

Oggi questo è indiscutibile. Della "guerra umanitaria" rimane solo la guerra. Che non è mai stata umanitaria. Solo di conquista e di stupro. Serviva un pretesto per distruggere la sovranità e "disciplinare" di nuovo i popoli. Ma il popolo palestinese ancora resiste e mostra la strada.

Fonte: https://www.avante.pt/pt/2609/opiniao/173839/Genoc%C3%ADdio-humanit%C3%A1rio.htm?tpl=179


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