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Incombe in Medio Oriente l'ombra spaventosa della guerra nucleare

Morning Star | morningstaronline.co.uk
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

12/01/2024

La minaccia di un'escalation del conflitto tra Israele e Gaza sta rapidamente aumentando, visto che la recente retorica dei politici israeliani lascia intendere la volontà di usare le loro armi nucleari, così avverte la Segretaria generale della CND - Campaign For Nuclear Disarmament - Kate Hudson.

L'attacco della scorsa notte contro lo Yemen da parte di Stati Uniti, Gran Bretagna e altre forze è una pericolosa escalation della guerra in Medio Oriente. L'obbiettivo dell'attacco è di scoraggiare gli Houthi a sostenere la popolazione di Gaza, sostegno che ha assunto la forma di assalto alle navi dirette in Israele. Ma come gli Houthi hanno chiarito, gli attacchi non porranno fine al loro sostegno ai palestinesi.

L'unico modo per interrompere il conflitto in corso e in continua escalation in Medio Oriente è fermare la guerra a Gaza: attuare un cessate il fuoco immediato e permanente e garantire libertà e sovranità alla Palestina, come sancito dalle risoluzioni delle Nazioni Unite e dal diritto internazionale.

L'alternativa a questa linea d'azione è l'ulteriore estensione della guerra allo Yemen, al Libano e persino all'Iran. Questo è il momento più pericoloso da oltre vent'anni a questa parte per il Medio Oriente e solleva chiaramente lo spettro dell'uso di armi nucleari.

Perché Israele non solo è pesantemente armato con i più moderni arsenali convenzionali, ma è anche pesantemente armato con armi nucleari. Il suo arsenale nucleare, che respinge di riconoscere formalmente attraverso una politica di "ambiguità nucleare" - non è sottoposto a controlli o ispezioni internazionali. Eppure ha un'enorme capacità di uccidere - e Israele è l'unico Stato dotato di armi nucleari in Medio Oriente.

La recente retorica di alcuni politici israeliani suggerisce la volontà di usare le armi nucleari; se il conflitto dovesse estendersi all'Iran, chi può dire se Israele non userebbe le sue armi nucleari contro un non-nucleare-Iran?

Come si presenta dunque l'arsenale nucleare israeliano? La mancanza di trasparenza da parte di Israele rende le cifre incerte, ma l'Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma (Sipri) indica stime tra le 90 e le 300 armi nucleari. Il Sipri riferisce inoltre che dal 2021, secondo le immagini satellitari commerciali, sono in corso importanti lavori di costruzione presso il Centro di ricerca nucleare del Negev, vicino a Dimona, nel sud di Israele.

Alcuni ricorderanno che il famoso informatore nucleare israeliano, Mordechai Vanunu, ha lavorato come tecnico a Dimona, prima di rivelare i dettagli del programma nucleare segreto israeliano alla stampa britannica nel 1986. Lo scopo dei recenti lavori non è noto.

Le informazioni del Sipri indicano che Israele dispone di sistemi di lancio aerei, terrestri e marittimi per il suo arsenale nucleare. Le bombe possono essere sganciate da aerei, F-161 o F-15, e sono probabilmente immagazzinate nei pressi di basi aeree come quella di Tel Nof, nel centro di Israele, o quella di Hatzerim, nel deserto del Negev. Secondo quanto riferito, quando Israele ha inviato sei F-16 da Tel Nof in Gran Bretagna per un'esercitazione nel 2019, un funzionario statunitense ha parlato di "squadrone nucleare israeliano".

Le armi nucleari israeliane possono essere lanciate anche da missili balistici terrestri Jericho. Si pensa che il sito di questi missili sia la base aerea di Sdot Micha vicino a Zekharia, a circa 25 chilometri a ovest di Gerusalemme. Israele gestisce anche cinque sottomarini diesel-elettrici di costruzione tedesca della classe Dolphin, che operano dal porto di Haifa, sulla costa mediterranea. Alcuni o tutti questi sottomarini potrebbero essere stati equipaggiati per lanciare un missile da crociera con armamento nucleare.

Secondo tutte le stime, si tratta di un formidabile schieramento di armi di distruzione di massa che dà a Israele la capacità di infliggere danni catastrofici ai suoi vicini. Naturalmente anche l'impatto su Israele di un eventuale uso regionale di tali armi sarebbe considerevole, ma non c'è assolutamente alcuna garanzia che ciò possa dissuadere un governo israeliano dall'uso del nucleare se ritiene che la sua esistenza sia minacciata.

Anche la definizione di tale minaccia non è nota. Resta il fatto che il possesso di armi nucleari permette a Israele di agire impunemente a Gaza e nella regione. E questo possesso ha anche un impatto sul modo in cui gli altri sono disposti a relazionarsi con Israele.

Le domande poste in un recente numero della New Left Review sono molto pertinenti: "Gli Stati Uniti, ricattati dalla minaccia di un Armageddon mediorientale, sono ora costretti a permettere a Israele di perseguire la "vittoria" ad ogni costo? La capacità di Israele di condurre una guerra nucleare conferisce alla destra radicale israeliana un senso di invincibilità, nonché la fiducia di poter dettare i termini della pace con o senza gli americani, e certamente senza i palestinesi?".

E cosa si può fare al riguardo? Sia gli Stati Uniti che la Gran Bretagna hanno aiutato Israele a sviluppare le sue armi nucleari, contro tutte le norme internazionali. Nel 2005, grazie ai documenti di Whitehall scoperti negli Archivi Nazionali dagli investigatori di Newsnight della BBC, è stato rivelato che la Gran Bretagna aveva fornito segretamente a Israele, quasi mezzo secolo prima, le 20 tonnellate di acqua pesante che le hanno permesso di costruire armi nucleari.

La Gran Bretagna da decenni è a conoscenza dell'arsenale nucleare israeliano, che ha chiaramente sostenuto, mentre ha adottato un approccio indignato e aggressivo nei confronti della possibilità di proliferazione nucleare da parte di altri Paesi. I due pesi e le due misure e l'ipocrisia mostrati dai governi britannici che si sono succeduti sono deplorevoli e assolutamente da condannare.

La Gran Bretagna ha sostenuto numerose risoluzioni dell'Assemblea generale e del Consiglio di sicurezza dell'ONU, che chiedevano un Medio Oriente privo di armi nucleari, senza ammettere il proprio ruolo nella proliferazione nucleare israeliana.

Le armi nucleari israeliane rappresentano un rischio particolare per la pace e la sicurezza nella regione mediorientale e a livello internazionale; non sorprende che siano viste come una minaccia significativa dagli Stati vicini non nucleari, e la catastrofe in corso a Gaza e la guerra che si sta estendendo è esattamente la situazione in cui è probabile che vengano utilizzate.

Ci sono pochi esempi più chiari di come le armi nucleari siano in realtà armi del terrore e dell'impunità, oltre che armi di massacro e distruzione di massa. La guerra a Gaza deve finire; deve finire con un cessate il fuoco, con la pace e la giustizia per i palestinesi. E deve finire per fermare l'impensabile rischio di una guerra nucleare in Medio Oriente.


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