www.resistenze.org - osservatorio - della guerra - 19-06-24 - n. 904

Il cuore della bestia

Partito Comunista di Grecia (KKE) * | kke.gr

19/06/2024

La dichiarazione di guerra pronunciata in Svizzera dagli Stati Uniti e dalla NATO e dai suoi stretti alleati nel mondo contro la Russia preannuncia l'intensificazione del conflitto in Ucraina e rende ancora più evidente il rischio di una conflitto generalizzato.

Il presunto vertice di pace è stato un misto di minacce contro chiunque metta in discussione la "sicurezza" e la "stabilità" euro-atlantica, unitamente all'impegno degli Stati Uniti e della NATO ad aumentare il sostegno all'Ucraina con denaro e armi.

Il fatto che la Russia non sia stata invitata, che la Cina fosse assente e che più di 10 Paesi si siano rifiutati di firmare la dichiarazione finale (Arabia Saudita, India, Sudafrica, Tailandia, Indonesia, Messico, Emirati Arabi Uniti, Brasile - che ha partecipato come osservatore - ecc.) dimostra la profonda polarizzazione causata dall'intensificazione delle rivalità imperialiste, sullo sfondo del confronto USA-Cina per il primato nel sistema imperialista mondiale.

Questo vertice in Svizzera è stato un preludio al vertice della NATO che si terrà a Washington all'inizio del mese prossimo, dove si prevede che i 32 Paesi membri decideranno le prossime tappe dell'escalation del confronto tra la NATO da un lato e la Russia e la Cina dall'altro.

Il vertice della NATO sarà una pietra miliare per la guerra in Ucraina, poiché l'ordine del giorno prevede l'aumento dei finanziamenti per il regime di Zelenskiy con contributi regolari da parte degli Stati membri, il rafforzamento dell'esercito ucraino con nuove armi moderne, l'estensione degli accordi per l'uso di armi "occidentali" contro obiettivi in territorio russo, l'invio di altri "addestratori" sui fronti di guerra e l'equipaggiamento dell'Ucraina con aerei da guerra.

La preparazione alla guerra è già passata a un altro livello: Si prevede che quest'anno più di 20 membri della NATO raggiungeranno l'obiettivo dell'alleanza imperialista di spendere più del 2% del loro PIL in armamenti, il doppio rispetto a cinque anni fa.

Ciò è dovuto in gran parte al drastico aumento del bilancio bellico dell'UE, che l'anno scorso ha raggiunto il massimo storico di 240 miliardi di euro, con una tendenza al rialzo, confermando che l'Europa è già passata a una "economia di guerra". Va da sé che il nostro Paese è tra i campioni nei contributi alla NATO, spendendo costantemente più del 2% del suo PIL per gli armamenti necessari alla NATO.

Dai fronti di guerra dell'Ucraina e del Medio Oriente, e con l'acuirsi delle tensioni in tutti gli angoli del pianeta, tra cui spiccano le regioni dei Balcani, del Pacifico, del Caucaso, dell'Africa, eccetera, le nubi di un conflitto imperialista generalizzato si addensano sui popoli.

La politica criminale della NATO, sul terreno delle feroci rivalità con gli altri campi imperialisti, è un fattore di instabilità e di guerra, che minaccia miliardi di persone in tutto il mondo, mentre i fragili compromessi sono sempre più messi in discussione.

Anche l'escalation delle minacce della NATO contro la Cina evidenzia l'instabilità della situazione. Il Segretario generale della NATO ha accusato direttamente la Cina di sostenere la Russia nella guerra in Ucraina e di "alimentare il più grande conflitto armato in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale". Ha persino minacciato la Cina con sanzioni economiche, mentre la Cina ha risposto dicendo alla NATO di non "aggiungere benzina al fuoco".

Questo è il quadro generale, considerando solo gli sviluppi dell'ultima settimana. È attraverso questo prisma che il popolo deve esaminare i pericoli del profondo coinvolgimento del nostro Paese nella pianificazione USA-NATO, dove svolge un ruolo di primo piano, che trasforma ulteriormente il nostro popolo in un bersaglio per le ritorsioni.

Pertanto, il movimento operaio e popolare ha la responsabilità di intensificare i propri sforzi.

Opporsi alla guerra imperialista significa innanzitutto lottare per lo sganciamento del nostro Paese dai criminali piani della NATO, colpendo il governo e tutti i partiti guerrafondai, nonché la borghesia e i suoi alleati internazionali. Significa essere solidali con i popoli che combattono nel loro paese. Significa lottare per strappare il cuore della bestia, questo sistema in decadenza che dà origine a guerre, antagonismi e sfruttamento.

*) da "Rizospastis", organo del CC del KKE (19/06/2024)


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