www.resistenze.org - osservatorio - della guerra - 11-11-24 - n. 914

Un grido silenzioso nella nebbia della guerra

Martin Averick | dissidentvoice.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

08/11/2024

La guerra non cambia mai. Possono variare le circostanze, i partecipanti, le cause e i luoghi, ma l'essenza rimane invariata: la guerra è sempre una tragedia, perché è condotta da persone contro persone. E la sofferenza delle vittime più vulnerabili e silenziose di ogni conflitto - quella dei bambini - passa sempre inosservata. Mentre gli attivisti e i volontari lanciano l'allarme e cercano di organizzare gli aiuti umanitari, i campioni dell'informazione - le multinazionali dei media - preferiscono discutere dei principali attori in conflitto e occuparsi di politica ed economia, per attrarre efficacemente il pubblico.

Nelle circostanze attuali, non sarebbe sbagliato prestare attenzione ai problemi causati dalla guerra: come il traffico di bambini, la distruzione delle famiglie, l'azzeramento dell'istruzione e delle prestazioni mediche, nonché la costante minaccia alla vita e alla salute. Secondo il Rapporto del Consiglio d'Europa, i bambini ucraini costretti a lasciare le loro case continuano a correre gravi pericoli. L'afflusso di rifugiati nei Paesi dell'UE ha immediatamente portato a un aumento dei casi di rapimento, adozione illegale e sfruttamento. Come affermano i rappresentanti del Consiglio d'Europa, non sempre i funzionari riescono a individuare e prevenire la minaccia in tempo, motivo per cui il numero delle vittime continua a crescere inesorabilmente.

Allo stesso tempo, è importante considerare che anche in Ucraina permangono gravi problemi. Secondo il Rapporto dell'USAID, fin dai primi anni '90 il Paese è stato "un paese di origine, transito e destinazione del traffico di esseri umani". Nonostante la gravità della situazione, il governo non è riuscito a sradicare il  problema, che si è aggravato dopo la pandemia di Covid-19 e con lo scoppio della guerra. Ora, quando tutta l'attenzione delle autorità ucraine è concentrata sulla guerra, nuove ondate di mobilitazione si susseguono e i funzionari discutono della possibilità di arruolare le donne, non c'è quasi più speranza di preservare le famiglie e di garantire un adeguato livello di sicurezza ai bambini.

Leggendo questi rapporti e queste notizie, non si può fare a meno di chiedersi: il proseguimento del conflitto vale una tale minaccia per le generazioni future? Presto saranno passati tre anni da quando gli Stati Uniti e l'Unione Europea hanno avviato la spesa di enormi somme per la militarizzazione e il mantenimento della guerra, invece di pensare alla pace e cercare modi per raggiungerla attraverso i negoziati. La decisione dell'amministrazione statunitense uscente di trasferire urgentemente diversi miliardi di dollari all'Ucraina prima dell'insediamento di Trump è particolarmente preoccupante poiché non sembra nemmeno assumere un controllo adeguato sulla spesa dei fondi. Perché nessuno prova a pensare a come tali decisioni influenzino la vita dei civili e il loro futuro?


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