www.resistenze.org - osservatorio - europa - politica e società - 21-06-16 - n. 594

Una possibilità per colpire il capitalismo

Daphne Liddle | newworker.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

17/06/2016

Due ammiragli della Marina francese la scorsa settimana hanno dichiarato il loro sostegno alla Brexit nel referendum del Regno Unito, perché l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea (UE) comporterebbe la cessazione immediata dei piani di Bruxelles di creare un "pericoloso" esercito UE sulla base del blocco dei 28 stati membri.

In una lettera al Telegraph, il vice ammiraglio Michel Debray e il contrammiraglio Claude Gaucherand condannando l'Unione hanno detto che in caso di Brexit i vicini della Gran Bretagna avrebbero continuato a collaborare con il Regno Unito in "termini stretti e amichevoli" per via della potenza militare ed economica della Gran Bretagna .

I due alti ufficiali affermano che i piani militari dell'UE sono "mantenuti segreti" agli elettori britannici fino a dopo il referendum sulla Brexit.

Allarmismo

L'allarmismo molto diffuso sulla questione, richiede di essere esaminato attentamente.

L'Unione europea ha cambiato considerevolmente natura da quando nacque come mercato comune: un semplice blocco commerciale di sei paesi (Francia, Germania, Italia, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo). Ma anche allora il suo scopo principale era quello di avvantaggiare il capitalismo all'interno di quei paesi a scapito della propria forza lavoro e delle altre nazioni sul piano commerciale.

La sua politica energetica ha determinato la chiusura dell'intera industria mineraria del carbone in Gran Bretagna negli 1980, dando al nostro governo Tory l'occasione di spazzare via uno dei suoi nemici più antichi e di maggior successo: l'Unione nazionale dei minatori (NUM).

Da lì è stato facile per il governo Thatcher introdurre restrizioni drastiche sul ruolo dei sindacati. Ciò ha violato la normativa sui diritti umani, ma i commissari non eletti della UE erano piuttosto soddisfatti e guardavano con invidia il Regno Unito, sperando di fregare le proprie forze lavoro nello stesso modo in breve tempo.

Ne vediamo i risultati anche ora che i lavoratori francesi scendono in piazza per combattere contro le leggi antisindacali.

Un recente sondaggio del Pew Research Center, che ha intervistato 10.000 persone in tutta Europa, ha scoperto che il sentimento anti-UE si sta diffondendo rapidamente.

Anche se tra i membri fondatori del club, i francesi ormai disperano di lasciare, nonostante appena il 38 per cento a sostegno del blocco. Al contrario, il sostegno britannico si attesta al 44 per cento. Il supporto per la UE è al punto più basso in Grecia, con appena il 27 per cento dei greci del sondaggio a favore della UE.

L'UE, dopo la caduta dell'Unione Sovietica, ha gettato il suo peso in arene politiche e militari, sempre come spalla all'imperialismo statunitense. Per esempio ha svolto un ruolo importante nella disgregazione della ex Jugoslavia, rimescolando le tensioni etniche sopite per l'effetto unificante di un governo socialista.

Fazioni

Ora quasi tutti gli ex stati socialisti dell'Europa dell'Est, inclusi quelli che facevano parte dell'Unione Sovietica, sono diventati calderoni ribollenti di gruppi etnici e religiosi che cercano di strapparsi l'un l'altro porzioni di territorio per ridefinire i confini.

Questo ha portato alla nascita di movimenti di estrema destra e neo-nazisti in questi paesi: la più colpita l'Ucraina, dove forze apertamente naziste fanno ora parte del governo.

Ed è stata in parte la brama dei leader europei per il carbone della pianura del Donbass e il rigoglioso grano dell'Ucraina che li ha portati a svolgere un ruolo attivo negli sforzi degli Stati Uniti di rompere la spina dorsale dello Stato russo e ridurlo allo stesso caos sanguinoso che oggi prevale in Afghanistan, Iraq e Libia.

I falchi del Pentagono sanno che gli Stati Uniti sono in declino, politicamente, economicamente e militarmente, siccome crescono i paesi del BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica). Sentono di dover passare all'azione al più presto, perché gli equilibri di potere si stanno spostando. E sono pronti a rischiare una terza guerra mondiale.

Non vi è alcun dubbio che questi falchi del Pentagono guardino all'UE come una stampella tanto necessaria, soprattutto nei loro obiettivi di attaccare la Russia. E il governo britannico è il loro alleato più forte all'interno dell'UE.

Con l'uscita della Gran Bretagna l'attaccamento dell'Unione europea verso gli Stati Uniti diventa molto più debole. Già si registrano massicce manifestazioni contro le esercitazioni della NATO nell'Europa orientale, lungo il confine con la Russia.

La maggior parte degli europei non vuole essere coinvolta in un'altra guerra mondiale. Lo scorso fine settimana più di 5.000 tedeschi hanno circondato una base americana a Ramstein, Germania occidentale, per protestare contro l'uso di droni nella guerra.

Se la Gran Bretagna lascia l'UE potrebbe iniziare a sfaldarsi, ma di certo sarà uno strumento molto più debole per l'imperialismo degli Stati Uniti.


Resistenze.org     
Sostieni Resistenze.org.
Fai una donazione al Centro di Cultura e Documentazione Popolare.

Support Resistenze.org.
Make a donation to Centro di Cultura e Documentazione Popolare.