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1914-1918: Credi di morire per la patria ma muori per gli industriali

Parti Révolutionnaire Communistes | sitecommunistes.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

07/11/2018

1.400.000 giovani uccisi, decine di milioni di feriti, di vite spezzate- Nel corso di quattro anni, tutti i giovani contadini e operai, vennero mandati al massacro.

Lenin spiegò che la Grande Guerra fu un conflitto imperialista per disputare la spartizione del mondo, delle colonie e delle aree di influenza del capitale finanziario. Tutte le maggiori potenze si erano lanciate in investimenti finanziari, cercando allo stesso tempo di estendere la loro influenza, le rivalità che scaturirono, condussero alla Grande Guerra.

Ne consegue che questa guerra era in continuità con i conflitti legati allo sviluppo del capitalismo nel mondo.

Il bilancio delle vittime fu di 9,5 milioni di morti o dispersi, tra cui 1,4 milioni di francesi, 2 milioni di tedeschi e 1,8 milioni di russi.

I governi e i media avevano tentato di ridurre questo conflitto a una guerra franco-tedesca.

I partiti socialisti dell'epoca si allinearono tutti dietro la loro borghesia al potere. Jean Jaurès fu assassinato il 31 luglio 1914. Da allora "l'unione sacra" diventerà l'unica parola d'ordine. In Germania, il Partito socialista tedesco SPD, pilastro decisivo della 2° Internazionale, voterà i crediti militari.

Si credeva di morire per la patria, si morì per gli industriali

Questa guerra vide uno sviluppo straordinario dei gruppi capitalisti industriali e finanziari in ognuno dei paesi belligeranti, in Francia, in Gran Bretagna, in Germania. Il gruppo Schneider in Francia fornirà gran parte delle armi e delle munizioni. Gruppi come Renault, le compagnie minerarie e molti altri, si espansero e crebbero considerevolmente.

Il capitalismo è guerra, per imporre ovunque il suo dominio, nella ricerca del massimo profitto.

Dopo la Prima guerra mondiale, ci fu la Seconda guerra dal 1939 al 1945, oggi ci sono le guerre dell'imperialismo in Medio Oriente, in Africa...

Più che mai, la lotta per la pace è all'ordine del giorno. Sviluppiamo la lotta per la pace, il rifiuto della guerra imperialista, il rispetto dell'indipendenza e della sovranità delle nazioni. Perché le considerevoli risorse esistenti siano usate per soddisfare i bisogni sociali dei popoli!


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