www.resistenze.org - osservatorio - europa - politica e società - 15-02-21 - n. 779

Iniziativa Comunista Europea: "La vaccinazione gratuita e sicura deve essere garantita a tutti i popoli!"

Iniziativa dei Partiti Comunisti e Operai d'Europa | sol.org.tr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

15/02/2021

La Segretaria dell'Iniziativa Comunista Europea (ICE) ha rilasciato una dichiarazione che chiede vaccini gratuiti e sicuri per tutti i popoli
L'Iniziativa Comunista Europea ha rilasciato una dichiarazione riguardante il diritto all'accesso alla vaccinazione gratuita e sicura per tutti i popoli del mondo.
Condannando le teorie anti-scientifiche e la logica no-vax, l'Iniziativa afferma che i criteri del profitto capitalista e della concorrenza monopolistica, che ritardano la fornitura dei vaccini necessari, sono ostacoli per i popoli d'Europa e del mondo.

La dichiarazione completa è la seguente:


La vaccinazione gratuita e sicura deve essere garantita a tutti! Deve essere rafforzata la lotta popolare per un sostegno sostanziale dei sistemi sanitari pubblici e deve essere aperta la strada affinché la salute non sia considerata una merce ma un bene sociale.

L'Iniziativa Comunista Europea, con senso di responsabilità, sostiene la necessità della vaccinazione di massa dei popoli come una delle misure fondamentali e indispensabili per fronteggiare la pandemia. I vaccini devono essere sicuri e gratuiti. Respingiamo le varie teorie irrazionali e non scientifiche contro i vaccini. Crediamo che la vaccinazione possa essere un atto cosciente e una richiesta del popolo per proteggere la propria salute, seguendo le raccomandazioni degli scienziati. La necessità scientifica del vaccino per affrontare il Covid 19 e altre malattie non viene negata dal fatto che le compagnie farmaceutiche agiscano in base alla competitività nel quadro del mercato capitalista. Continua la lotta per rovesciare questa situazione.

Riteniamo anche che il criterio del profitto capitalista e della concorrenza monopolistica, che ritarda la fornitura tempestiva dei vaccini, pone ostacoli per assicurare vaccini a sufficienza, efficaci e sicuri, per tutti i popoli d'Europa e del mondo, mentre emergono nuove varianti del virus. Questo accade mentre le compagnie farmaceutiche sono state ampiamente finanziate per la ricerca e la produzione, usando il pre-acquisto dei vaccini come garanzia. Le compagnie farmaceutiche hanno nascosto i risultati della ricerca, ostacolando la cooperazione interdisciplinare perché incompatibile con la concorrenza capitalista. Nascondono ancora provocatoriamente i contratti per la fornitura di vaccini con la UE e i governi, molto lucrosi e favorevoli ai loro interessi.

In sostanza, la UE, come tutti i governi borghesi nel considerare la salute come una merce, vede il vaccino come un'altra fonte di redditività per il grande capitale.
L'ICE chiede alla Commissione e ai governi di rendere pubblici tutti gli aspetti dei contratti firmati tra l'UE e i grandi monopoli che producono e forniscono i vaccini e di fornire alla popolazione tutti i vaccini efficaci e sicuri e ogni trattamento farmaceutico adeguato. Inoltre, solleva degli interrogativi il fatto che non si promuova la questione delle terapie e delle medicine che sembrano contribuire a fronteggiare il virus.

In questa fase della pandemia, i governi borghesi, che hanno sostenuto la mercificazione e la contrazione dei sistemi sanitari pubblici, cercano di presentare l'avvio delle vaccinazioni come un "antidoto" alla situazione. La realtà è diversa: l'inizio delle vaccinazioni, che in molti casi avviene con grande ritardo, non può in nessun modo bilanciare le enormi carenze dei sistemi sanitari pubblici, largamente privatizzati, esausti dall'emergenza pandemica, con pesanti conseguenze per quei pazienti degli strati popolari e operai che soffrono di altre malattie.

L'ICE esprime la sua solidarietà con i popoli dei paesi capitalisti meno sviluppati, che si trovano in gravi difficoltà sul fronte della vaccinazione. Il modo di produzione capitalista, la borghesia e i suoi rappresentanti, sia nei paesi capitalisti più forti che in quelli più deboli, sono responsabili di questa situazione. L'avversario dei popoli è comune. Il vaccino non può essere usato per la cosiddetta "diplomazia medica", cioè la promozione di grandi interessi geopolitici ed economici travisati nella fornitura di vaccini gratuiti o a buon mercato dall'UE o da altre potenze come gli USA e la Cina verso i paesi capitalisti meno sviluppati. C'è una concorrenza spietata tra loro nelle condizioni di crisi capitalista accelerata dalla pandemia, e i popoli ne subiscono le pesanti conseguenze.

L'ICE sostiene la lotta dei popoli e le richieste del personale sanitario per esami gratuiti e regolari, l'assunzione di medici e infermieri permanenti, l'aumento delle unità di terapia intensiva, la disponibilità di misure di protezione dei lavoratori nei luoghi di lavoro, nei mezzi di trasporto pubblico, nelle scuole e nelle università.

Invita il popolo a intensificare la lotta per il rafforzamento dei sistemi sanitari pubblici, per la requisizione del settore sanitario privato, per creare le condizioni e spianare la strada affinché la salute, la medicina e i vaccini non siano considerati merci ma un bene sociale. Questo può essere raggiunto solo con la socializzazione dei mezzi di produzione, la pianificazione centrale dell'economia, con il popolo che diventa proprietario della ricchezza che produce, libero dal profitto capitalista, dalla concorrenza e dallo sfruttamento.


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