www.resistenze.org - osservatorio - genere resistente - 18-07-10 - n. 328

da XI Conferenza Regionale sulla Donna dell'América Latina e Caraibi in http://www.mujeres.cubaweb.cu/actualidad.asp?art=3796
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
Evidenziato il ruolo di Cuba sulla questione femminile
 
fonte Cubadebate  
15/07/2010 
 
La segretaria generale della Federazione delle Donne Cubane (FMC), Yolanda Ferrer, ha evidenziato a Brasilia, il ruolo dello Stato cubano nel raggiungimento delle pari opportunità e possibilità per le donne e gli uomini.
 
Durante l’XI Conferenza Regionale sulle Donne dell'America Latina e dei Caraibi, che si svolge da ieri nella capitale presso l'hotel Golden Tulip, Ferrer ha elogiato il processo che ha luogo a Cuba e che rappresenta una Rivoluzione nella Rivoluzione.
 
Ha ricordato che dal 1959, come parte della trasformazioni economiche, politiche, culturali e sociali atte a porre fine a secoli di repressione, sfruttamento e dipendenza, Cuba ha stabilito tra i suoi principi fondamentali il raggiungimento della parità di opportunità e possibilità per le donne e gli uomini.
 
Ferrer ha affermato: "Certamente non abbiamo realizzato tutti i nostri sogni, ma ci muoviamo in modo significativo e sviluppiamo sempre nuove sfide, cercando di superare gli ostacoli oggettivi e soggettivi. Si tratta di 50 anni di lotta, contro secoli in cui ha prevalso la cultura della discriminazione".
 
Ha inoltre sottolineato che Cuba è stata ed è la principale autorità nella definizione e nell'attuazione delle strategie e delle politiche con prospettive di genere, volte al raggiungimento dell'emancipazione femminile.
 
Tuttavia, ha aggiunto, si è consapevoli che per eliminare ogni traccia di discriminazione bisogna agire sulla società nel suo insieme e che quindi, formare, sensibilizzare, rendere consapevoli ed esigere leggi, è il compito quotidiano di tutti i settori sociali.
 
Dopo aver ribadito che il blocco economico attuato dagli Stati Uniti contro Cuba, da mezzo secolo, è la più grande forma di violenza contro le donne cubane, Ferrer ha condannato il blocco genocida extraterritoriale e unilaterale, respinto dalla comunità internazionale.
 
Nonostante ciò, la segretaria generale della FMC, ha sottolineato che Cuba può vantare risultati molto positivi sulle questione femminile: le donne ora sono il 46,7% della forza lavoro attiva nel settore dell'amministrazione statale e ricevono, a parità di lavoro, lo stesso stipendio degli uomini. Inoltre, a differenza di altre nazioni, rappresentano il 65% di tutti tecnici e professionisti, il 63% dei laureati, il 51% dei ricercatori scientifici, il 55% dei collaboratori sanitari e il 43,32% dei parlamentari.
 
Rappresentano poi il 40% dei membri del Consiglio di Stato cubano, il 32% dei ministri ed inoltre, per la prima volta, una donna è stata eletta alla vice presidenza del Consiglio di Stato.
 
Ferrer ha osservato che, per tutta l'America Latina oggi più che mai c'è necessità di una reale integrazione, evidenziando che se è vero che c'è un nuovo impulso in questo processo, esistono condizioni sfavorevoli, risultato di un ordine economico internazionale profondamente ingiusto.
 
Ha aggiunto che la globalizzazione neoliberale ha portato l'esclusione e la miseria di milioni di donne, i più poveri tra i poveri e ha avvertito che le disuguaglianze, l'emarginazione e la discriminazione, aggravata dai disastrosi effetti della crisi economica mondiale, permangono.
 
Ha inoltre messo in guardia: "Si aggiunga a tutto ciò, come ha ripetutamente avvertito il compagno Fidel Castro, il pericolo imminente di una guerra nucleare contro l'Iran per illegittimi e sporchi interessi materiali imperialisti, che tentano di dominare e imporre la propria egemonia".
 

 
Cuba eletta a vicepresidente, nella XI Conferenza Regionale sulle Donne
 
fonte AIN
15/07/10
 
Cuba è stata eletta in Brasile per l’incarico della vicepresidenza nell’XI Conferenza Regionale sulla Donna dell’America Latina e dei Caraibi, evento nel quale vengono analizzate le problematiche delle donne e dell’uguaglianza di genere. 
Durante l’inaugurazione della Conferenza, che si svolge nell’hotel Golden Tulip, Celso Amorim, Ministro degli Esteri brasiliano, ha sottolineato che i Governi sono i responsabili della promozione delle politiche pubbliche per l’avanzamento delle donne e la loro partecipazione politica, economica e sociale, informa Prensa Latina.
 
Ha affermato che, a 15 anni dalla Quarta Conferenza Mondiale sulla Donna – svolta in Cina nel 1955 – risulta necessario fare un passo in avanti verso il giusto riconoscimento, il quale, ha ricordato, è stato assunto dalla comunità internazionale come un obiettivo strategico per lo sviluppo.
 
A Cuba – considerata un esempio nell’emisfero sulla questione – a partire dal trionfo rivoluzionario nel gennaio del 1959, la realtà della donna è stata sottoposta ad una serie di cambiamenti che le hanno permesso di assumere ruoli tradizionalmente assegnati ed svolti dagli uomini in ambito politico, sociale, educativo e lavorativo.
 
L’Isola è stato il primo paese a firmare la Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro la donna ed il secondo a ratificarla.
 
Alla Conferenza, che si concluderà venerdì (16/07/10), con l’approvazione del cosiddetto Consenso di Brasilia, partecipano più di 800 delegate di 33 nazioni della CEPAL (Commissione economica delle Nazioni Unite per l’America Latina e i Carabi, http://www.eclac.org/) e di un centinaio di organizzazioni non governative del mondo intero.
 
La presidenza dell’evento è a carico del Brasile, mentre le delegazioni di Antigua y Barbuda, Barbados, Argentina, Cile, Costa Rica, Ecuador, El Salvador, Spagna, Giamaica, Panama, Paraguay, Perù, Repubblica Dominicana, Trinidad e Tobago, Uruguay e Venezuela accompagnano Cuba nella vicepresidenza.
 
Yolanda Ferrer, Segretaria generale della Federazione delle Donne Cubane, guiderà la delegazione antillana durante l’XI Confererenza e vedrà tra le sue fila anche Rebeca Cutié, funzionaria del Ministero del Commercio Estero, e Alexis Bandrich, Consigliera dell’Ambasciata cubana in Brasile, oltre la Consigliera Culturale Maura Juampere e molte altre.
 

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