www.resistenze.org - osservatorio - italia - politica e società - 11-12-04

Appello per una nuova resistenza

 

La destra al potere ha dato l’assalto alla Carta Costituzionale, che garantisce i diritti dei lavoratori e le libertà fondamentali dei cittadini. Come ha denunciato il poeta Mario Luzi, all’atto della sua nomina a senatore a vita, essa sta distruggendo lo Stato, attraverso un federalismo fondato sull’egoismo e sul riconoscimento del diritto animalesco del più forte di tiranneggiare sul più debole. L’attacco alla Costituzione procede di pari passo con il revisionismo storico- letterario. I “post- fascisti” di Alleanza nazionale non perseguono affatto l’obiettivo dichiarato della “pacificazione nazionale”. In effetti, vogliono dare dignità alla criminale Repubblica di Salò e rivalutare Mussolini. Tant’è che propongono di considerare le belve repubblichine “combattenti” a pieno titolo, con relativo riconoscimento giuridico- economico, e intitolano strade e piazze al “duce” ed ai gerarchi fascisti. Nel contempo, il governo taglia i fondi, già esigui, destinati all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI), nel tentativo di costringerla a chiudere le proprie sedi e di cancellare la memoria vivente della Resistenza. Nell’ambito di una campagna sciovinista ed anticomunista, rispunta anche il mitico “oro di Mosca”, si moltiplicano gli attacchi denigratori al presidente del Partito dei Comunisti Italiani, Armando Cossutta, che ne sarebbe stato custode e beneficiario.


Sul piano culturale,  la destra tenta di riscrivere i programmi scolastici, mettendo in discussione addirittura la scienza e contestando le teorie darwiniane, in nome di un nuovo “creazionismo”. Fa pressioni indebite sul corpo insegnante perché adotti libri di testo che equiparano fascismo e comunismo, partigiani e repubblichini. Fa parte di questo  progetto anche il tentativo un po’ goffo di “riscrivere” la Letteratura italiana, oscurando gli autori “impegnati”, accusati di essere alla mercé del Partito Comunista togliattiano, e rivalutando oscuri scrittori di provincia, che hanno il solo merito di rispondere al cliché del “disimpegno” totale. Il ministro Rocco Buttiglione ha fatto delle dichiarazioni tanto aberranti su omosessualità e libertà sessuale da costringere i partiti politici europei di ispirazione laica (socialisti, comunisti, liberali) ad osteggiare la sua nomina a membro della Commissione europea. E’ inutile evidenziare il discredito che, sul piano politico e culturale, ricade sul popolo italiano. Ma la destra clerico- fascista non si ferma qui. Decide di mettere in discussione la legge sull’aborto e vara una legge sanfedista sulla procreazione assistita. Anche le cosiddette “libertà borghesi” vengono messe in discussione. Il progetto autoritario è completato da una legge sull’assetto istituzionale, che attribuisce al premier i poteri di un dittatore.


I
n questo clima di dittatura strisciante, c’è chi propone una nuova “Congregazione degli Apoti”, che richiama alla memoria quella offerta da Prezzolini a Piero Gobetti. Alcuni sedicenti intellettuali fanno finta di “non bere”, ma, nel contempo, ritengono di avere una “missione storica” da assolvere: quella di contribuire al “bene” del Paese. Perciò si turano il naso e bevono abbondantemente, fanno da spalla e da “consulenti culturali” alla destra al potere, accusano di “inattività” coloro che si oppongono “in toto” al sistema. Eugenio Montale ricorda quegli intellettuali che si compromisero col fascismo e che , per giustificarsi di fronte alla propria coscienza e all’opinione pubblica, accusarono Salvemini, costretto all’esilio dal regime, di godere vacanze dorate negli Stati Uniti. Nessun compromesso è giustificabile in un momento storico così delicato. Gobetti
 rispose a Prezzolini che l’unica scelta che gli intellettuali potevano compiere, per incidere veramente nella realtà e combattere il fascismo a viso aperto, era l’alleanza con la classe operaia.


Eguale, ferma risposta s’impone oggi. Vogliamo lanciare un appello agli uomini di cultura, ai lavoratori, ai cittadini di spirito democratico, alle associazioni progressiste, ai partiti politici ed al movimento sindacale, perché si mobilitino contro la svolta autoritaria in corso nel nostro Paese, individuando gli strumenti per una nuova Resistenza, forme di organizzazione e di lotta adeguate alla situazione attuale.


Antonio Catalfamo

 

Franco Andaloro (segretario del Circolo “Tindaro La Rosa” di Rifondazione Comunista, Milazzo- Messina), Ennio Antonini (segretario del Centro Gramsci di Educazione e di Cultura, Nereto- Teramo), Manfred Beelke (pittore, Berlino), Marina Beelke (Tecniche Universität di Berlino), Antonio Bertuccelli (segretario provinciale PdCI, Messina), Francesco Bertuccelli (segretario cittadino PdCI di Messina), Ferruccio Brugnaro (poeta- operaio, Spinea- Venezia), Santo Brunetta (sindacalista, Santa Lucia del Mela- Messina), Angelo Carnevale (impiegato AOU, Messina), Domenico Carnevale (collaboratore contabile AOU, Messina), Antonio Catalfamo (Università di Messina), Domenico Catalfamo (docente di italiano, Barcellona P.G. - Messina), Circolo ARCI “Città Futura” (Barcellona P. G. - Messina), Circolo di Rifondazione Comunista (Barcellona P.G. – Messina), Giuseppe Coppolino (docente di materie agrarie, Barcellona P.G. – Messina), Raffaele De Grada (critico d’arte, Milano), Piero De Sanctis (docente di matematica, Teramo), Alessandro Di Prima (poeta, Catania); Francesco Di Renzo (segretario generale S.N.U.R. – C.G.I.L. di Messina), Sebastiano Ferrata (avvocato, Acireale- Catania), Mario Geymonat (Università Ca’ Foscari di Venezia), Francesco Geraci (docente di lettere, Santa Teresa di Riva- Messina), Filippo Giunta (docente I.T.C.G. di Milazzo; segreteria provinciale di Rifondazione Comunista, Messina), Salvatore Jemma (scrittore, Bologna), Santì La Rosa (docente all’I.S.A. di Milazzo; responsabile provinciale EE.LL. di Rifondazione Comunista, Messina), Cesare D. La Padula (ricercatore Istituto di Astrofisica e Fisica Cosmica del CNR, Università “Tor Vergata” di Roma), Cesare Lenzi (funzionario policlinico di Messina), Libreria Gutenberg (Barcellona P.G. – Messina), Franco Livorsi (Università di Milano), Orazio Licandro (Università di Catanzaro; segretario regionale PdCI della Sicilia), Pasquale Licciardello (docente di filosofia, Acireale- Catania), Federico Martino (Università di Messina; segreteria regionale siciliana di Rifondazione Comunista), Fabio Minazzi (Università di Lugano), Francesco Napoli (segretario provinciale C.G.I.L.- scuola di Messina), Maurizio Nocera (docente di psicologia sociale, Lecce), Aurora Notarianni (avvocato, Messina), Sonia Padalino (segreteria provinciale PdCI, Messina; collaboratrice del settimanale “Centonove”), Filippo Panarello (deputato DS all’Assemblea Regionale Siciliana), Maria Grazia Patti (docente all’Istituto statale d’arte di Giarre- Catania), Ivan Pavicevac (“Voce jugoslava” a Radio Città Aperta, Roma), Mario Pietralunga “Tribuno”(California State University at Sacramento), Paola Pino (funzionaria Policlinico di Messina), Giuseppe Prestipino (filosofo), Giovanna Romanelli (Université de La Sorbonne Nouvelle- Paris III), Maria Teresa Salimbene (docente di italiano, Barcellona P.G.- Messina), Rosario Santoro (impiegato AOU, Messina), Franco Spanò (segretario generale C.G.I.L. di Messina), Matteo Steri (Associazione Concetto Marchesi, Gallarate- Varese), Mimmo Trapani (vice- presidente provinciale dell’ Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Messina), Carmelo R. Viola (Centro Studi Biologia Sociale di Acireale- Catania), Gianni Viola (ricercatore scientifico e scrittore, Riposto- Catania), Marisa Zoni (poetessa, Bologna).

 

Aggiungere la propria firma con titoli anche di sola attività ed inoltrare al promotore. catalfamo.antonio@tiscalinet.it