www.resistenze.org - osservatorio - italia - politica e società - 07-10-06

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Comunicato Stampa

Finanziaria: la Cub boccia in blocco la Finanziaria di stampo liberista varata dal Governo Prodi e conferma lo sciopero generale del 10 novembre per una effettiva redistribuzione del reddito a favore di lavoratori, pensionati e precari.

Non c’e’ stata alcuna risposta alla richiesta di migliorare le condizione di vita a dipendenti e pensionati:
al massimo e’ stata data una mancia o una elemosina ad alcune limitate categorie;
al contrario i redditi della gran parte dei lavoratori e dei pensionati sono stati sostanzialmente diminuiti con le nuove aliquote Irpef, il taglio ai diritti sociali, dalla sanità alla scuola, agli enti locali al P.i..

Lo sciopero generale punta a ristabilire un meccanismo automatico di adeguamento all’aumento dei prezzi di salari e pensioni che continueranno a perdere il 2,5% circa l’anno,
alla cancellazione della legge Biagi e del pacchetto Treu per un lavoro stabile e tutelato,
all’eliminazione del silenzio-assenso per il trasferimento del tfr sia ai fondi pensioni privati che all’Inps e
al rilancio della previdenza pubblica.
‘’Non ci stupisce il consenso a questa manovra di Cgil, Cisl e Uil – ha sottolineato Piergiorgio Tiboni, coordinatore nazionale della Cub - Epifani, Bonanni e Angeletti hanno fatto un po’ di opposizione verbale, ma poi hanno accettato in blocco di scelte anti-popolari del governo.
Ma il nostro obbiettivo non è in chiave solo di contestazione della attuale linea economica, ma per avere risposte proprio su una reale redistribuzione del reddito.
L’astensione generale del 10 novembre sara’ preceduta da varie iniziative di lotta fra cui il 6 ottobre lo sciopero nazionale dei precari del pubblico impiego con manifestazione a Roma.

Per info  P.Giorgio Tiboni

Milano 1-10-06

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