www.resistenze.org - osservatorio - italia - politica e società - 01-06-10 - n. 321

da http://www.perilbenecomune.net/index.php?p=24:6:2:119:278
 
Comunicato Stampa sulla spedizione Freedom Flotilla
 
Durante la notte la Fredoom Flotilla diretta a Gaza è stata assaltata dall’esercito israeliano che, nelle acque internazionali, con un atto piratesco di abbordaggio eseguito con navi militari e calando truppe d’assalto dagli elicotteri, ha assassinato (da quanto sappiamo in questo momento) 19 componenti del convoglio umanitario e ne ha ferito oltre 50.
 
Le altre 5 barche della flottiglia sono state dirottate verso il porto di Ashdod, per essere rinchiuse nel locale campo di concentramento la cui apposita costruzione era stata precedentemente annunciata dal governo sionista.
 
Tra i pacifisti, a bordo di una delle navi, anche 5 italiani, giornalisti e rappresentanti di associazioni umanitarie.
 
Le navi della Flottiglia, erano cariche di tonnellate di aiuti umanitari, attrezzature mediche e materiali da costruzione, frutto della raccolta di solidarietà di gruppi umanitari e politici effettuata in oltre 50 paesi tra cui europei, arabi, turchi, malesi e statunitensi.
 
Già due giorni fa il governo cipriota, sotto le pressioni israeliane, aveva bloccato nel porto di Larnaca l’imbarco di molti parlamentari europei e varie personalità tra le quali anche ebrei contro l'occupazione ed ex-militari statunitensi, attesi dalla Freedom Flottilla al largo di Cipro.
 
Una consistente parte di questi, tra cui il sen. Fernando Rossi e la Presidente di Per il Bene Comune, Monia Benini, il responsabile della Flotilla, Arafat Shoukri e la rappresentante di Free Gaza, hanno anche tentato di imbarcarsi a nord di Nicosia, confidando sulle posizioni politiche espresse dal governo turco ma, anche qui, sono stati bloccati dalle autorità portuali e di polizia greco-turche.
 
Siamo esterrefatti dalla protervia e dalla criminalità messa, ancora una volta in atto dal terrorismo di stato praticato dai sionisti che governano Israele.
 
Siamo in grande apprensione per i prigionieri tutti. Chiediamo al governo Italiano di proteggere i cittadini italiani e di reagire alla provocazione dello Stato di Israele ritirando il console italiano da    Tel Aviv e l'ambasciatore italiano da Gerusalemme, mentre andrebbe almeno convocato l’ambasciatore Israeliano a Roma, così come hanno già fatto altri Governi Europei, meno succubi del potere finanziario della lobby sionista mondiale.
 
Un vergognoso silenzio stampa italiano ha accompagnato la Flotilla, come le precedenti spedizioni umanitarie, fin dall’inizio, nonostante i continui comunicati stampa e gli appelli con i quali si sottolineava il rischio che la flotta venisse attaccata, come testimoniavano le continue minacce israeliane di attacchi e arresti di massa e la notizia che erano in allestimento commandos, navi militari e campi di detenzione in Israele.
 
Lo stato di Israele ( che è l’unico paese del mediterraneo senza confini, ha fatto guerre contro altri stati, ha rifiutato il Trattato di Non Proliferazione Nucleare, occupa territori di altri popoli, irride alle risoluzioni ONU), dopo la carneficina di “Piombo fuso” si è macchiato di un ennesimo, orrendo, crimine internazionale; siano le persone per cui la democrazia, la solidarietà umana ed il diritto internazionale hanno ancora un senso, a scendere nelle piazze, a chiedere alle autorità italiane ed alle comunità ebraiche del loro territorio di far sentire la propria voce.
 
E’ incredibile che questi governanti e queste forze armate, per cui il crimine e il terrorismo di Stato sono un cinico strumento di affermazione del proprio disegno sionista, nel complice silenzio degli stati e partiti d’Europa governati dalla grande finanza, abbiano già realizzato più di 250 bombe atomiche e abbiano ripetutamente dichiarato di volerle usare prima contro l’Iraq, poi contro l’Afghanistan, poi contro Gaza e ora contro l’Iran.
 
Mentre invitiamo tutte le associazioni umanitarie e le forze politiche italiane a protestare contro il nuovo massacro e a prendere atto che Israele va fermata, noi crediamo che, dando seguito alle tante iniziative di oggi in tutta Italia, vada indetta un’ unica grande manifestazione unitaria per sabato pomeriggio, a Roma o a Milano, superando divisioni e particolarismi, per chiedere la fine dell’embargo a Gaza e della occupazione della Palestina e per allargare la campagna internazionale “Boicot Israel”.
 
Monia Benini – Fernando Rossi, lista civica nazionale “Per il Bene Comune”, rappresentanti politici della delegazione italiana per la Freedom Flotilla
 
 

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