www.resistenze.org - osservatorio - italia - politica e società - 03-05-16 - n. 587

1886-2016: 130 anni di 1° Maggio

KKE Sezione d'Italia | Volantino distribuito il 1° Maggio alla manifestazione di Torino

01/05/2016

Lavoro per tutti - Lavoro con diritti in base alle esigenze attuali

Il Primo Maggio di quest'anno ci trova a 130 anni dalla sanguinosa rivolta degli operai di Chicago che rivendicarono il diritto di 8 ore di lavoro. In tutti questi anni, la classe operaia mondiale non ha mai smesso di lottare e di dare il suo  sangue per rivendicare il diritto a un lavoro dignitoso, al tempo libero, alla vita, alla cultura, alla pace.

Oggi i capitalisti, nel tentativo di proteggere i propri profitti dalla crisi che ha generato il sistema capitalista stesso, non esitano a colpire le conquiste dei lavoratori, a fare interventi imperialisti, a distruggere paesi e creare migliaia di immigrati e rifugiati. Essi non esitano a trattare i rifugiati peggio degli animali, a riscattare il fascismo dall'immondezzaio della storia, dove lo aveva mandato la lotta dei popoli, col fine di dividere la classe operaia e colpire ogni mobilitazione popolare.

Sia in Grecia che in Italia continua l'attacco ai diritti della classe operaia che sono stati conquistati con il sangue nel secolo scorso, mentre allo stesso tempo si danno sempre nuovi  privilegi al capitale. Viene attaccato  il  reddito operaio e popolare, gli anziani  sono costretti a non smettere di lavorare perché la pensione non basta, i giovani non conosceranno mai neppure il significato della parola "pensione". Viene abolito il carattere pubblico e gratuito della Sanità, l'Istruzione viene categorizzata in base alle nostre tasche, il lavoro precario e part time è ormai la normalità come anche gli uffici degli schiavi (Adecco etc), il tutto accompagnato da un costante aumento delle tasse per il popolo.

In Grecia, il governo Syriza - ANEL, fedele esecutore degli ordini del grande capitale, parla per di un'equa distribuzione delle perdite. Questa loro "giustizia" non è altro che un nuovo e più forte attacco contro il popolo. Si riducono le pensioni, i contributi sono aumentati e si eliminano le soglie minime delle pensioni,  le pensioni di invalidità sono state annientate.

Il KKE fa un fiducioso appello alla classe che produce la ricchezza sociale, alla gloriosa classe operaia, affinché assuma il ruolo che le spetta, insieme agli altri strati popolari oppressi di avanguardia nella lotta per rovesciare il sistema capitalistico di sfruttamento e per costruire la nuova società socialista-comunista. La grande Rivoluzione socialista d'Ottobre del 1917 ha dimostrato che la classe operaia è la forza rivoluzionaria del nostro tempo e che il socialismo-comunismo è necessario più che mai.

Il Primo Maggio per la classe operaia è una giornata di memoria, ma soprattutto è un giorno di responsabilità per ogni lavoratore/ice affinché prenda parte all'organizzazione della lotta di classe, alla ricostruzione del  movimento popolare-operaio, rafforzando l'Alleanza popolare, che costituiscono le condizioni basilari per superare la barbarie capitalista e soddisfare le esigenze urgenti delle famiglie popolari-operaie.

Per dare una soluzione definitiva a favore del popolo serve una vera e propria rottura. Una rottura con il potere del capitale, il che significa necessariamente che la classe operaia insieme agli strati popolari urbani e della campagna siano al potere, che i mezzi di produzione siano di proprietà sociale sotto il controllo operaio, che la produzione e i servizi sociali siano pianificati e progettati centralmente sulla base dei bisogni popolari. Con queste condizioni il popolo sarà in grado di garantire la necessaria rottura con tutte le unioni e alleanze imperialiste. Oggi serve partecipazione dei lavoratori alle lotte, cambiamento dei rapporti di forza a livello sindacale, con fronte contro la linea delle dirigenze dei sindacati governativi e filo-padronali, rafforzamento dei sindacati di classe.

Contro ogni logica di attesa, contro le illusioni del modello migliore di gestione di questo sistema, contro il pseudo dilemma fra destra e sinistra, liberisti e socialdemocratici, contro il governo sia in Grecia che in Italia.

Gli sviluppi sia nell'UE che a livello internazionale dimostrano che il sistema capitalista non va aggiustato, non può migliorare. Il capitalismo non può diventare umano.

Noi lavoratori greci che viviamo in Italia come anche tutti gli altri immigrati dobbiamo prendere posizione in questa situazione. Dobbiamo organizzarci insieme ai lavoratori italiani, rafforzare il movimento popolare, costruire l'alleanza anticapitalista – antimonopolista, che è l'unica risposta alla via di sviluppo capitalista. Insieme ai nostri colleghi, indipendentemente dalla nazionalità di ognuno, organizziamo la lotta nei luoghi di lavoro e nei quartieri per conquistare tutto ciò che produciamo con il nostro lavoro, per socializzare la ricchezza che produciamo.

VIVA IL PRIMO MAGGIO!
VIVA L'INTERNAZIONALISMO PROLETARIO!

KKE Sezione d'Italia



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