www.resistenze.org - osservatorio - italia - politica e società - 09-01-17 - n. 615

L'Arcivernice di Grillo

Tiziano Tussi

09/01/2017

Il Professor Pier Cloruro de Lambicchi aveva con l'Arcivernice un potere straordinario. Bastava una passatina della vernice miracolosa per portare in vita qualsiasi disegno di qualunque tipo. Un po' come il web di oggi. Ogni pensata virtuale diventa realtà virtuale-reale. Il professor Lambicchi era attivo sul Corriere dei Piccoli, nato nel 1908 e pubblicato sino al 1995, dagli anni Trenta. Una pensata virtuale ante litteram. Cosa c'entra con il movimento 5 stelle? Mi sembra molto, anche se a Lambicchi, motivato da nobili intenti, andavano tutte storte. L'Arcivernice era portentosa. Rimetteva in vita personaggi e cose disegnate. Anche ora i 5 stelle sono portentosi, rimettono in vita, ma solo virtuale, persone e cose di vario livello e sostanza, anche scandente, a cui non va sempre bene. Ognuno può quindi misurare le similitudini con Lambicchi e ciò che li allontana dalla sua ingenua generosità.

Ciò che li allontana dal nostro eroe e che più interessa, è la forma politica intrinsecamente fascista del loro agire. Ora bisogna capirci bene. Non sto parlando di un fascismo storico, conosciuto per quello che è stato e per gli epigoni che ne sono rimasti sulla piazza. Questi sono ben riconoscibili ed in fondo verificabili. Nonostante i tentativi di mascherare il loro fascismo come novità - il fascismo del terzo millennio e similari - formazioni come Casa Pound o Forza Nuova sono riconoscibili e catalogabili. Il fascismo di Grillo e soci è più insidioso.

L'impronta ideologica, che manca, non li determina. Con loro non si segue un'idea, che si può all'occorrenza anche criticare, non si segue una linea politica - anche qui, critiche discussioni, scissioni - che non c'è, ma si ha fede solo nel capo e nella sua persona, anche fisica. Grillo non può dire a chi lo segue se gradiscono questo o quel passaggio teorico, ma può solo lanciare continuamente dal suo blog, parole d'ordine che promanano da lui e dal suo pensiero del momento.

Il momento, senza proiezione nel tempo, è ciò che caratterizza tale movimento, che a dire il vero movimento politico non è. Grillo e Casaleggio, prima padre e poi figlio. Un'eredità da passare agli eredi che viene lasciata come un possesso regio: a chi andrà il pezzo che controlla Grillo dopo la sua dipartita? Anche questa è una deriva fascista. Credete in me, in mio figlio, o mia moglie o mia figlia o non so chi. Io, il Pasquale di turno, sono il vostro Dio e Giovanni, Maria , Ambrogio sono i vostri dei in pectore. Morto io sarà a loro che darete la vostra fede.

Ma perché devo credere ad un Pasquale qualunque? Questa domanda se la dovrebbero fare coloro che votano e seguono i 5 stelle. Grillo non ha niente di più e di meglio di tanti altri Scilipoti di turno. Non si sa cosa pensi. Abbiamo ancora un'economia capitalistica? Pare di si. Grillo con chi sta? O pensa possa esserci un abbraccio tra capitale e lavoro? Oppure crede altro? Cosa? Non si sa. Ma bastano le parole d'ordine quali onestà, modernità, w il web? Del resto chi potrebbe dire viva la disonestà, oppure, meglio essere antichi, o ancora, la rete, il web, serve a niente.

Queste parole d'ordine non sono note caratteristiche. Così come ogni partito-partitino-gruppo informale non può che dichiararsi democratico, ci mancherebbe. E bastano queste poche banalità  per formare un movimento politico. Evidentemente no ed allora il Grillo deve fare leva soprattutto con la fede che chi lo segue deve esprimere in lui (con in più sempre il Casaleggio di turno). Non ha, il Grillo, certo creato politicamente qualcosa, ma ha solo reso virtuale-reale un nonsense con la rete, proprio come il Professor Lambicchi faceva con l'Arcivernice.

L'esperimento riuscito è proprio dovuto alla contemporaneità del vuoto politico. Aristotele diceva che la natura aborre il vuoto. In questa assenza di decenza e nella fase di latitanza della razionalità anche un nonsense, può funzionare. E quindi ben prosperino Grillo ed i suoi fascisti della rete. La differenza sostanziale con il fenomeno fascista-storico sta in questo: anche allora vi erano aspetti goliardici e ridicoli nel sistema. Le barzellette sul regime e su i suoi ras andavano a mille. Basti poi ricordare il grande successo che aveva Ettore Petrolini, che era amato dallo stesso regime, e da Mussolini, che l'attore sbeffeggiava allegramente. Ma il fascismo-storico era anche qualcosa di serio, politicamente serio. E' durato, con alterne vicende, ben 23 anni, attraversando guerre e problemi di ogni tipo.

Nei 5 stelle quello che è rimasto è solo l'aspetto leggiadro, superficiale, da operetta. La serietà non è di casa. Tanto poi alla prova dei fatti , una volta che l'Arcivernice - o la pagina facebook, si "asciuga", rimane sul terreno la pochezza reale dei suoi capi, che appaiono affascinanti sinché non vengono messi alla prova. Una volta sul piano reale affondano subito. La pochezza del sindaco della capitale è illuminante. Ma in quei momenti, alla prova dei fatti, è troppo tardi per porvi rimedio. Una volta messi al potere, per ora solo localmente, ci troveremo, ci troviamo, con degli incapaci, virtualmente spostati nella vita reale, che riproducono, a livello di potere, solo il nulla di cui sono formati. E possiamo dirci fortunati se si fermano lì, non governando per diverso tempo.

Il fascismo quando diventa reale tende ad attecchire. E quindi occorre avere fiducia in un Pasquale qualunque, essendo la sua essenza così virtualmente forte, e non si può sentire altro per il Grillo-Pasquale di turno, né potere avere per lui altro comportamento che amarlo e seguirlo sino in fondo: tutto ciò è veramente aberrante. Io, in quanto uomo libero, devo credere in un'idea e nella possibilità di migliorarla.

Non posso seguire un uomo sperando di migliorarlo. In fondo il Buon Gesù era perfetto - anche se lui non si riconosceva tale - e solo nella sua pretesa perfezione si poteva amare. Altro con lui non si poteva fare, ma quello era Gesù, figlio di Dio. Di chi è figlio questo Grillo, di chi è padre? Quindi mi piacerebbe sapere, se volessi seguirlo, a quale tradizione politica si riferisce, oppure se ne ha inventata una sua, che stia però bene in piedi, che sia comprensibile, verificabile, discutibile, migliorabile. Non mi basta sapere che ha capacità istrioniche, non mi basta sapere che usa l'Arcivernice.


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