www.resistenze.org - osservatorio - italia - politica e società - 05-09-17 - n. 641

L'estate sta finendo...

Tiziano Tussi

05/09/2017

L'estate sta finendo
E un anno se ne va
Sto diventando grande
Lo sai che non mi va.

Righeira (1985)

Tranne la terza strofa il resto può rimanere in piedi.

Sembra proprio che la sinistra in Italia non stia per nulla diventando grande. Confessioni, bugie spudorate, millantato credito, supponenza. Tutti difetti che non vengono curati, e che non smettono di essere tali. Lo si potrebbe fare appunto "diventando grande".

Ma tant'é. Basta scorrere quotidiani e siti degli stessi. Il 5 luglio, nella pagina delle lettere de il Manifesto, ve n'è una di Paolo Ferrero. Una summa di contraddizioni e banalità. La più grossa: Una lista - Ferrero invita alla formazione di una lista elettorale in vista delle prossime elezioni, ndr - che potremo e dovremo fare con il Papa che esprime coerenti posizioni antiliberiste e umaniste". Ma il dirigente di Rifondazione comunista, notare quell'aggettivo, comunista, fino a poco tempo fa segretario della stessa e vicepresidente della Sinistra Europea, così si firma, ha forse mai sentito parlare di Marx? E di Feuerbach.

Bastano questi due per appioppare all'estensore della lettera epiteti disvelanti la sua pochezza culturale e politica. L'altra chicca della lettera: "Una bella lista di sinistra, larga e popolare e per questo senza dirigenti che tengono il piede in 35 scarpe e che hanno contribuito non poco alla distruzione della credibilità della sinistra." Eccezionale! Ferrero parla di sé stesso, autoescludendosi a vita dall'agone politico. Dato che lui ha contribuito "e non poco" alla distruzione di Rifondazione comunista – che non ha mai rifondato nulla, neppure durante la sua segreteria. Un millepiedi nelle molte scarpe – chissà perché poi 35? Altra conseguenza da questo passaggio: ma il Papa è o non è un dirigente nel suo campo di interessi e di intervento? Aridatece Cossutta, viene da urlare.

Altro bell'Antonio della politica italiana: Giuliano Pisapia. Arrivato ad essere sindaco di Milano per variabili impazzite, non punta ad un nuovo mandato? Chissà perché? Si inventa una sigla: Campo Progressista. Un campo vuoto di persone ed idee, del resto lui non le ha mai palesate, intendo le idee, restando sempre sul terreno descrittivo, anche se questo gli è bastato per farsi eleggere sindaco. Non si sa quante sedi, tessere, club, uomini ha al seguito, ad esempio in Sicilia. Ma è lì oramai che dà ordini e consigli a tutti. E al di là dei quotidiani maggiori che se lo coccolano – tanto male al capitalismo non fa – anche altri politici gli danno retta, discutono con lui, rompono, ricuciono, ammiccano. Ma perché dato che dietro alla sigla c'è il niente?

Anche qui pare che la Madonna, vista o sperata, faccia buona prova di sé. Diventare grandi non piace alla sinistra. Meglio la piccineria dell'ignoto miracolo prossimo venturo, con o senza Papa, con o senza madonna. L'importante è continuare ad esserci su questa palco, su questo scenario teatrale, recitando sempre più al ribasso bieche commediole estive. Ma, come dice la canzone, citiamo i classici, "l'Estate sta finendo…"


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