www.resistenze.org - osservatorio - lotta per la pace - 05-01-10 - n. 301

da http://www.lernesto.it:80/index.aspx?m=77&f=2&IDArticolo=18690
su Avante del 05/01/2010 -http://www.avante.pt/noticia.asp?id=31853&area=24
Traduzione a cura della redazione de www.lernesto.it
 
2010, la lotta per la pace
 
di Pedro Guerriero *
 
Passato quasi un anno dall’elezione di Obama a presidente degli Stati Uniti e nonostante l’immensa operazione ideologica realizzata attorno a lui, è sempre più evidente che l’agenda strategica e militarista dell’attuale Amministrazione nordamericana persegue gli stessi obiettivi fondamentali di quella precedente.
 
Neppure il tentativo di diversione messo in atto – rappresentato, ad esempio, dalla consegna del Premio Nobel per la Pace – riesce a nascondere il fatto che l’evoluzione della situazione internazionale sta lì a dimostrare la scalata interventista e di guerra, sulla quale hanno scommesso gli USA e i loro alleati.
 
L’Amministrazione Obama ha proposto e ha fatto approvare per il 2010 il maggior bilancio militare della storia degli Stati Uniti, che sarà superiore alle spese sommate di tutti i restanti paesi del mondo. Un bilancio militare che cresce in misura proporzionale all’approfondimento della crisi del centro del capitalismo.
 
Gli USA ampliano e rafforzano la loro rete di 750 basi militari e la presenza delle loro flotte navali nel mondo, strumenti della loro strategia di controllo, di destabilizzazione e di guerra, soprattutto e in modo particolarmente significativo in America Latina, dove, nello stesso tempo, continuano il loro criminale blocco a Cuba, e in Africa, dove sono in corso dinamiche di ricolonizzazione.
 
L’Amministrazione nordamericana e i suoi alleati inaspriscono la guerra e il ruolo di brutale distruzione e sofferenza in Asia Centrale e in Medio Oriente, rafforzando le truppe di occupazione in Afghanistan, intensificando le loro aggressioni in Pakistan e proseguendo nell’occupazione dell’Iraq, riaffermando il loro appoggio e connivenza con la strategia israeliana di perpetuazione della brutale occupazione della Palestina.
 
L’Amministrazione Obama e i suoi alleati si pongono come obiettivo di adeguare la NATO alle sue attuali necessità (e contraddizioni), come strumento di aggressione e di guerra contro coloro che in qualche modo osano esprimere contrarietà od opporsi alle loro ambizioni imperialiste, con la difesa della loro sovranità e indipendenza nazionale. Ci si appresta ad adottare una ritoccata “concezione strategica” della NATO, in occasione di un vertice che si svolgerà in Portogallo nel novembre 2010.
 
Ciò significa che l’Amministrazione Obama cerca di preservare, a qualsiasi costo, in particolare con l’uso del proprio potere militare, il ruolo di potenza egemonica che gli Stati Uniti continuano ancora a rappresentare nel sistema capitalista mondiale.
 
Come abbiamo sottolineato, la crisi del capitalismo porta con sé gravi pericoli per la pace e per i popoli del mondo. Esattamente come nel passato, l’imperialismo sarà tentato di risolvere attraverso la via dell’incremento dello sfruttamento e della guerra la crisi che incessantemente genera e per cui si dimostra incapace di trovare soluzioni.
 
La vera e propria “fuga in avanti” da parte dell’imperialismo significa sfruttamento e oppressione, la negazione dei più elementari bisogni e diritti dei popoli, la continua distruzione dell’ambiente, l’attacco alla pace e, persino, alla sopravvivenza dell’umanità.
 
In questo contesto, ai comunisti, ai democratici e agli amanti della pace si pone l’impegnativo compito di mobilitare i lavoratori e i popoli nella lotta contro lo sfruttamento, per la difesa della sovranità dei popoli, per la pace.
 
La lotta per la pace è un elemento decisivo e imprescindibile per il rafforzamento e l’allargamento di un fronte antimperialista che inverta l’attuale rapporto di forze nelle relazioni internazionali e crei le condizioni per il perseguimento di alternative di progresso e giustizia sociale, per il socialismo.
 
La difesa della pace e la solidarietà con i popoli in lotta contro l’aggressione imperialista segneranno, in modo significativo, l’anno 2010.
 
*Pedro Guerreiro è membro del Comitato Centrale del Partito Comunista Portoghese
 
 

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