www.resistenze.org - osservatorio - lotta per la pace - 31-03-14 - n. 492

La guerra è una salvezza esclusivamente per il capitale

Comunicato della Conferenza internazionale contro la violenza e la guerra, organizzata dalla associazione civile ceca "Soldati contro la guerra" sotto l'egida della Consiglio Mondiale della Pace

Consiglio Mondiale della Pace | wpc-in.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

20/03/2014

Ci incontriamo oggi, a 75 anni dal giorno in cui la Germania nazista di Hitler occupava la Cecoslovacchia. Le potenze "liberali" avevano già dato carta bianca con il vergognoso Patto di Monaco. Appena l'anno dopo, ci sarebbero state l'occupazione di Parigi e il massacro di Londra attraverso i bombardamenti aerei.

Queste non sono tragiche lezioni, sbiadite dal passare del tempo. Il capitalismo non possiede una ricetta umanistica per risolvere la sua attuale crisi sistemica. Esso spinge il mondo nel dramma esistenziale e nelle catastrofi umanitarie. Allo stesso tempo, i suoi "ausiliari", la destra fascista fino ad ora proibita, stanno approfittando di tutto ciò. Queste bande criminali, orgogliose del loro pedigree fascista, sono andate inserendosi nuovamente anche nei parlamenti europei, servendo il sistema a modo loro.

Si è allargata l'impunità per chi denigra la memoria degli eroi che spezzarono la spina dorsale al nazismo. Insultare i monumenti di quelli che sconfissero la bestia a Stalingrado, e screditare il loro sacrificio come un presunto "gemello" del fascismo, è un atto di "etica" deformata, soprattutto quando vengono tollerate le oscene parate che celebrano le divisioni SS e i loro complici.

Come ai tempi di Hitler, quando venivano attaccati e massacrati i popoli, le armi rimbombano di nuovo. Gli attacchi contro Jugoslavia (1999), Afghanistan (2001), Iraq (2003) e Libia (2011) si rifanno agli stessi alibi, non meno falsi di quelli che coprirono le aggressioni naziste. La "democrazia", esportata con brutale violenza, ha prodotto unicamente crimini contro l'umanità, devastazioni mostruose e il tragico risveglio dal "sogno americano".

Negli ultimi anni, si è sperimentato un nuovo metodo per l'egemonia imperialista con il fenomeno delle "guerre per procura". Laddove le "quinte colonne" risultano incapaci di vincere le elezioni, sebbene "sponsorizzate" con dollari o euro, fanno la loro apparizione le "provocazioni false flag" [sotto falsa bandiera]. Il gas sarin che uccide le persone nei sobborghi di Damasco, i cecchini dai tetti di Kiev e Caracas, ripetono il cliché delle provocazioni utilizzate da Hitler per giustificare lo scoppio della Seconda guerra mondiale.

La Cecoslovacchia fu il primo trofeo conquistato con questi "sporchi trucchi". Meno era nascosta l'intenzione della Germania nazista di eliminare la Cecoslovacchia dalla cartina politica, più la sua "quinta colonna" uccideva civili disarmati e pubblici ufficiali cechi, e di più ancora quando i governi "democratici" e i loro media "esprimevano preoccupazione" per la "minoranza tedesca oppressa", come se si trovasse a fronteggiare "discriminazione" e "pulizia etnica". Praga, attaccata in questo modo anche dai suoi alleati occidentali, il cui obiettivo in comune con Hitler era il bolscevismo, resisteva alle manovre tedesche solo con una serie di compromessi difensivi, quindi per definizione destinati alla sconfitta. La trappola nella quale le attuali politiche imperialiste di "cambio violento di regime" stanno spingendo gli Stati sovrani, differisce da quella degli anni Trenta solo per questioni secondarie. Le motivazioni, quelle di 75 anni fa e di oggi, restano identiche: la ricerca di risorse energetiche, di mercati, di "lebensraum" o "spazio vitale" e sfere d'influenza.

La politica di "appeasement" [riappacificazione] non fu solo una sorta di vile opportunismo. La perversa e sbagliata unione dei "liberali" (e anche dei "riformisti di sinistra") con la destra fascista sta nuovamente assediando l'Europa. Nel sanguinoso colpo di stato in Ucraina, diretto dalle metropoli della NATO, c'è stata la collaborazione con le bande neo-naziste.

Viene inoltre ripreso un altro ricordo degli anni Trenta: una parte significativa delle "forze progressiste", nel timore di essere condannata dalle élite come troppo "radicale", resiste al fascismo solo "entro certi limiti". Oltre a sostenere le sue vittime, queste forze elusero qualsiasi sostegno diretto a coloro in grado fermare il fascismo per tempo. Gli avversari più risoluti del fascismo furono in tal modo in balia dei giochi di potere orchestrati da Goebbels, accompagnati da tutti gli altri auto-nominati "portavoce" della "comunità internazionale".

Proprio questi approcci hanno indebolito gravemente le barriere necessarie a fermare l'attuale "terrore da esportazione" - oggi costituito soprattutto dagli attacchi contro Siria, Venezuela e Ucraina, sottoposti a una "terapia d'urto" e alle azioni degli eredi di Stepan Bandera. E' cinico e ipocrita vedere gli Stati uniti e alleati "difendere" la costituzione ucraina dopo aver insediato il loro regime fantoccio a Kiev.

Il diritto internazionale democratico è nato solo sulle rovine del Terzo Reich di Hitler. E' necessaria una difesa più decisa contro tutte queste tendenze che poggiano su quelle che imperversarono negli anni Trenta in Europa. C'è un solo ed esclusivo arbitro delle controversie internazionali, l'Onu, che in base ai principi della sua Carta di fondazione obbliga tutti gli Stati, senza eccezione alcuna, ad "astenersi dal minacciare con la forza o dall'uso della forza". Gli "interventi umanitari" intenzionali di Stati uniti, Nato e Ue stanno demolendo le stesse fondamenta della struttura di sicurezza internazionale, quindi del diritto internazionale. La Nato, la più grande macchina da guerra dell'imperialismo, dopo tutti i suoi crimini nel corso dei 65 anni della sua esistenza, sta cercando di sostituire il sistema delle Nazioni unite con il proprio arrogante potere arbitrario.

Le aggressioni della Nato distruggono oltretutto anche la vita e la salute delle truppe inviate negli attacchi. Gli orrori delle guerre ingiuste, che finiscono con risultati opposti a quelli inizialmente promessi, hanno anche causato cambiamenti nella visione degli sviluppi complessivi.

Solo sulle tombe e sulle rovine si è riusciti a sconfiggere le politiche che hanno trascinato il mondo verso la più crudele di tutte le guerre. Nessuna delle incongruenze che hanno aperto la porta a tutto ciò devono essere ripetute! Per fare questo bisogna condurre una lotta sempre più aperta contro la riscrittura e la falsificazione della storia del secolo scorso - cioè quella delle origini, degli eventi e degli esiti politici della Seconda guerra mondiale!

La guerra è una salvezza esclusivamente per il capitale, impotente nei confronti delle crisi globali da esso causate. L'unica soluzione è una vera democrazia, che governi anche con i frutti del cervello e delle mani degli esseri umani.

Questo tempo che è passato deve servire per evitare ulteriori tragedie!

Praga 15 Marzo 2014, sede del primo Congresso mondiale dei Partigiani della Pace nell'aprile 1949, che ha portato alla fondazione del Consiglio Mondiale della Pace


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