www.resistenze.org - osservatorio - lotta per la pace - 04-06-18 - n. 675

Socorro Gomes: i Venezuelani hanno espresso la loro sovrana volontà nelle elezioni; dobbiamo rafforzare il nostro sostegno alla loro lotta

Socorro Gomes* | wpc-in.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

01/06/2018

Il popolo venezuelano ha ratificato attraverso le urne la via scelta dalla nazione. Ora resiste al tentativo di un cartello tra paesi i cui governi attuano i dettame imperialistico degli Stati Uniti di delegittimare i risultati delle elezioni del 20 maggio, perché il risultato è stata una vittoria schiacciante per la Rivoluzione Bolivariana, con la rielezione del presidente Nicolas Maduro.

Le forze democratiche e popolari nel paese, in America Latina e in tutto il mondo, hanno dimostrato il loro impegno di solidarietà verso il popolo venezuelano in difesa della sua sovranità.

Anche se quasi 200 osservatori internazionali hanno testimoniato che le elezioni sono state effettuate con trasparenza e rispetto per il diritto di voto di ogni venezuelano, l'ingerenza straniera si sta lanciando ancora una volta contro il processo democratico.

In un comunicato pubblicato di recente, gli osservatori internazionali presenti durante le elezioni del 20 maggio respingono i tentativi di interferenza e le dichiarazioni aggressive del cosiddetto Gruppo Lima composto dai governi illegittimi e nati da un colpo di stato, come in Brasile quello di Michel Temer.

Abbiamo denunciato ancora una volta, nel comunicato, i tentativi di destabilizzare il Venezuela intensificatisi negli ultimi tempi attraverso un'offensiva mediatica ed economica massiccia, che colpisce la vita di tutto il popolo venezuelano e viola apertamente la sovranità popolare e nazionale

Le elezioni si sono svolte in un ambiente pacifico di grande mobilitazione per il diritto a scegliere la direzione che la nazione avrebbe dovuto prendere. Per questo motivo gli osservatori internazionali hanno chiesto il rispetto del diritto all'autodeterminazione del popolo venezuelano. Questo diritto non può essere relativizzato e la pratica di violarlo deve essere respinta nei termini e nelle azioni più ferme delle forze democratiche in tutto il mondo.

Durante l'osservazione, i delegati internazionali hanno potuto seguire la preparazione e l'audit delle elezioni e delle urne elettroniche, nonché constatare i sistemi di sicurezza e di prevenzione delle frodi. La legittimità delle elezioni, infatti, non può essere confutata, dal momento che la sua sfida è proprio la democrazia, mentre quella delle forze reazionarie è il sabotaggio attraverso misure anti-patriottiche intraprese dalle oligarchie che rifiutano il dialogo. Persino l'ex presidente statunitense Jimmy Carter, nel 2012, elogiò il sistema elettorale venezuelano. Nessuno può dire che lo abbia fatto per simpatia della Rivoluzione Bolivariana!

Come in altri paesi latinoamericani ed europei e negli Stati Uniti l'astensione è stata alta, ma non è questo che delegittima le elezioni. Coloro che hanno esercitato il diritto di voto, d'altra parte, in un sistema facoltativo, lo hanno fatto con grande impegno, in un ambiente democratico. Pertanto, sebbene il "Gruppo di Lima" abbia dichiarato, con sfacciata ingerenza, di non riconoscerne i risultati, molti altri paesi lo hanno già fatto, come Cina, Russia, Cuba, Vietnam e Bolivia.

Scommettere su pace e sovranità

E' chiaro qual è il compromesso del governo del presidente Nicolas Maduro e il suo contrasto all'aggressività dell'ingerenza straniera che non tiene conto delle conseguenze delle strategie di destabilizzazione di un paese per rovesciare un governo popolare.

Nelle sue sei linee presentate all'Assemblea Costituente, Maduro dà priorità agli sforzi per la pacificazione del Venezuela. La seconda linea è un accordo per la ripresa economica, dal momento che il paese è stato sottoposto a una forte offensiva internazionale con sanzioni e a una dura propaganda destabilizzante.

Inoltre le sue linee promuovono anche una nuova etica patriottica e civile, rafforzando e ampliando i risultati nel sistema della sicurezza e della protezione sociale, della difesa del paese e della sua Costituzione, della resistenza all'offensiva imperialista ed infine del rafforzamento della via socialista con caratteristiche nazionali, nell'attuale congiuntura.

Appena pochi giorni dopo le elezioni presidenziali, il presidente Maduro ha mostrato il suo impegno al dialogo invitando l'ex candidato presidenziale Javier Bertucci a Palazzo di Miraflores.

Sui social network ha annunciato che "è iniziato il giorno che va incontro al futuro, per un dialogo profondo e permanente nella ricerca di soluzioni che il Venezuela necessita, nel rispetto della Costituzione e del Paese". Maduro ha nuovamente affermato: "La nostra strada è la pace, il dialogo, il consenso, l'accordo nazionale per progredire verso la prosperità del paese".

È anche evidente che i venezuelani difendono e optano per un processo che può realizzare la democrazia popolare e il progresso sociale desiderato dai popoli di tutta la regione. Dall'altra parte però i media monopolistici presentano il governo come una dittatura e il paese come se fosse sprofondato nel caos sociale, economico e politico.

Questa non è la prospettiva del popolo venezuelano. Desideroso di superare le difficoltà e rafforzare la propria sovranità recuperando l'economia nazionale sotto l'offensiva imperialista, il popolo scommette sulla democrazia per partecipare a questa costruzione. Resistendo alla deprivazione artificiale causata dal sabotaggio, la popolazione affronta innumerevoli difficoltà nell'accedere a determinati prodotti in conseguenza alla guerra economica condotta contro l'intera nazione.

Dobbiamo tener conto dell'emergenza della situazione e trasformare la ferma solidarietà in azione in difesa della Rivoluzione Bolivariana sovrana e democratica. L'importanza geostrategica e geopolitica del paese l'ha messo sotto il tiro dell'impero statunitense, da quando il Comandante Hugo Chavez andò al governo per avviare un processo senza ritorno. Avendo osato costruirlo in modo sovrano, sfidando con coraggio i dettami dell'impero e la sottomissione infuriata alle oligarchie nazionali nell'agenda statunitense, con la rischiosa solidarietà di altri popoli di tutto il mondo e con uno sforzo per l'integrazione regionale solidale, progressista e sovrano, il governo venezuelano è considerato una minaccia all'imposizione dell'agenda egemonica.

Pertanto, nella lotta per la pace, la libertà, il progresso sociale e per un'integrazione sovrana in America Latina e nei Caraibi, le forze democratiche e popolari riaffermano la loro solidarietà con il popolo venezuelano e la sua lotta.

*) Socorro Gomes, presidente del Consiglio Mondiale per la Pace, ha fatto parte della delegazione degli osservatori internazionali durante le elezioni presidenziali in Venezuela il 20 maggio.


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