www.resistenze.org - osservatorio - lotta per la pace - 12-10-19 - n. 724

Dichiarazione del WPC sull'aggressione e l'invasione della Turchia in Siria

Consiglio Mondiale della Pace (WPC) | wpc-in.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

10/10/2019

Il Consiglio Mondiale della Pace denuncia con forza la nuova, terza invasione dell'esercito turco in Siria.

Dopo un periodo in cui le forze armate turche hanno ammassato uomini e mezzi militari lungo i confini della Siria e i successivi attacchi aerei contro obiettivi siriani, in questi giorni si sta verificando una pericolosa escalation con l'invasione delle truppe di terra.

Questa aggressione nella parte nord-orientale della Siria giunge come continuazione delle precedenti aggressioni nella parte nord-occidentale della Siria e come parte dei piani espansionistici del regime turco, con il pretesto della sicurezza della Turchia. Si svolge con la piena complicità degli Stati Uniti e dei suoi alleati che mantengono anche truppe nell'area da diversi anni.

Questa aggressione e la silenziosa tolleranza di molte parti crea una nuova grave minaccia ed un grande pericolo per i popoli della regione, soprattutto per il popolo siriano che soffre per gli otto anni di aggressione imperialista senza precedenti e ben orchestrata, mentre gli Stati Uniti, la NATO, l'UE, la Turchia e i loro alleati regionali hanno ospitato, finanziato, addestrato e istruito dozzine di migliaia di mercenari armati, con l'intenzione di attuare un violento cambio di regime a Damasco.

L'invasione e l'occupazione turca del territorio sovrano della Siria creeranno solo nuovi sfollati e aumenteranno il flusso di rifugiati. L'affermazione della Turchia di creare una "zona sicura" lungo i suoi confini con la Siria è ipocrita e non può nascondere le sue intenzioni di creare una vasta area controllata dalla Turchia stessa, cambiando anche il carattere demografico dell'area. La vera minaccia alla pace e alla stabilità deriva dai piani imperialisti per controllare le risorse energetiche, i gasdotti e creare sfere di influenza attraverso regimi accondiscendenti in Medio Oriente.

Il WPC, condannando con veemenza l'aggressione, chiede contestualmente il ritiro delle forze di occupazione straniera, sostiene il diritto sovrano del popolo siriano di decidere da solo e liberamente il proprio futuro e il proprio destino.
 
Esprimiamo la nostra solidarietà al coraggioso popolo siriano, alle forze antimperialiste in Turchia e chiediamo ai membri e agli amici del WPC di intraprendere azioni e iniziative per condannare l'aggressione in corso.
Giù le mani dalla Siria!

La Segreteria del WPC

Atene, 10 ottobre 2019


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