www.resistenze.org - osservatorio - lotta per la pace - 07-06-20 - n. 753

WPC, Dichiarazione del Consiglio Mondiale della Pace sulle proteste negli Stati Uniti

Consiglio Mondiale della Pace | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

03/06/2020

Il Consiglio Mondiale della Pace esprime la sua condanna definitiva e categorica per l'assassinio a sangue freddo di George Floyd da parte delle forze di polizia di Minneapolis, negli Stati Uniti.

Purtroppo questo recente assassinio di un civile disarmato da parte della polizia non è il primo e unico caso negli Stati Uniti. Né il fenomeno è isolato all'attuale governo. Ogni anno da decenni oltre 1.000 vite sono portate via dalla polizia, la stragrande maggioranza delle quali appartenenti a comunità afroamericane e altre minoranze.

La rabbia accumulata dalla gente e le massicce proteste in oltre 75 città del paese non sono solo una dimostrazione dei sentimenti nei confronti della protratta violenza poliziesca, ma sono il risultato del malcontento diffuso per il continuo deterioramento sociale e per le condizioni economiche di vita per la maggior parte della popolazione.

Salutiamo il popolo di tutti gli strati e di tutte le razze che stanno prendendo parte alle proteste per lo più pacifiche e respingiamo qualsiasi dichiarazione da parte del governo degli Stati Uniti che questa brutalità è solo frutto di alcune "mele marce". Di pari passo con l'establishment al potere negli Stati Uniti, l'amministrazione Trump sta cercando di distogliere l'attenzione del popolo dal fatto che queste massicce proteste sono anche il risultato dell'incapacità del governo di gestire la pandemia di Covid-19 e dell'enorme disoccupazione che coinvolge oltre 40 milioni di lavoratori, in particolare afroamericani, che lottano per sopravvivere giorno dopo giorno.

La crisi viene ulteriormente approfondita ogni giorno a causa delle dichiarazioni e della retorica del presidente Trump, che incoraggia le sparatorie e gli arresti della polizia mentre minaccia l'intervento aperto da parte dei militari nel paese.

Le forze dell'establishment politico ed economico degli Stati Uniti stanno cercando di nascondere le cause profonde degli omicidi della polizia nel mezzo di una crisi pandemica e di una massiccia disoccupazione, che derivano dalla natura razzista e oppressiva del sistema stesso. Temono l'emergente e più profonda presa di coscienza da parte della popolazione sulla vera natura che il governo capitalista governa nel suo paese.

Il WPC esprime la sua solidarietà con i lavoratori in difficoltà e le minoranze razziali ed etniche oppresse negli Stati Uniti. Uniamo le nostre voci al Consiglio della Pace degli Stati Uniti e alle forze antimperialiste degli Stati Uniti nella lotta per porre fine a ogni sfruttamento e razzismo.

Questo recente sviluppo ha dimostrato ancora una volta che non può esserci pace senza giustizia sociale.

La Segretaria del WPC ad Atene il 3 giugno 2020


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