Dichiarazione del WPC sull'escalation delle tensioni tra Azerbaijan e Armenia

Consiglio Mondiale della Pace (WPC) | wpc-in.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

28/09/2020

Il Consiglio Mondiale della Pace (WPC) esprime la sua profonda preoccupazione riguardo la recente escalation delle tensioni tra Azerbaijan e Armenia a causa delle dispute di confine nella regione del Nagorno-Karabakh, che hanno causato vittime da entrambe le parti, inclusi civili. Questo conflitto, che ha le sue origini più di 30 anni fa, è un affare complicato nel quale varie potenze regionali e globali sono indirettamente coinvolte.

Il WPC denuncia e condanna tutti gli interventi esterni, che siano diretti a provocare ed aumentare le tensioni o di partecipazione diretta o indiretta nel conflitto stesso e chiede la fine delle azioni portate avanti finora da certe forze. Non è un segreto che l'area specifica e la più ampia regione sono di interesse geostrategico per paesi potenti per il controllo delle risorse energetiche e delle strade, come è stato osservato nel Medio Oriente, Africa settentrionale e Mediterraneo Orientale.

IL WPC è a conoscenza della storia complessa del territorio conteso ed è preoccupato per le serie conseguenze derivanti dallo scoppio di un conflitto tra i due paesi, per i loro popoli e per quelli della regione già problematica. Riconoscendo la possibilità molto concreta che un conflitto del genere possa aumentare fino ad una guerra di proporzioni molto più grandi, il WPC chiede:

- Un cessate il fuoco immediato e la fine di tutte le ostilità.
- Un ritorno al dialogo tra le parti in causa, per cercare una soluzione politica e negoziata al conflitto.
- La mobilitazione attiva delle forze a favore della pace nei due paesi e nella regione per impedire all'isteria di guerra di prendere il sopravvento e promuovere la possibilità di una risoluzione pacifica.

Il WPC crede che questa sia l'unica via da seguire a tutela degli interessi dei popoli dell'Azerbaijan e dell'Armenia contro i piani imperialisti e per la pace nella regione.

La Segreteria del WPC
Atene 28 settembre 2020