WCP: Assemblea 2022 in Vietnam. Solidarietà con le vittime dell'agente arancio

Consiglio Mondiale della Pace (WPC) | wpc-in.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

01/11/2021

Il 1° novembre 2021 ha avuto luogo in incontro della delegazione del Consiglio Mondiale della Pace (WPC) con la Presidente dell'Unione Vietnamita delle Organizzazioni di Amicizia (VUFO) Nguyen Phuong Nga in un'atmosfera cordiale e amichevole. Il presidente della VUFO è in visita in Grecia come parte della delegazione vietnamita guidata dal vicepresidente della Repubblica socialista del Vietnam.

La delegazione del WPC composta da Thanassis Pafilis e Iraklis Tsavdaridis, rispettivamente segretario generale e segretario esecutivo del WPC, dopo aver accolto e ringraziato la Presidente della VUFO per la visita, ha informato sulle azioni e i piani del WPC e in particolare sull'Assemblea Mondiale del WPC che dovrebbe tenersi in Vietnam nel 2022.

Nguyen Phuong Nga, da parte sua, ha ringraziato il WPC per il suo sostegno e la solidarietà con il popolo del Vietnam sia storicamente che oggi, e ha accolto con favore la scelta del suo paese come sede dell'Assemblea WPC.

Durante la riunione sono state affrontate varie tematiche, tra cui la situazione internazionale con l'evoluzione della pandemia sanitaria, le minacce e i pericoli per la pace e la sicurezza dei popoli in combinazione con l'aggressione imperialista e le questioni relative alla necessità di rispettare il diritto internazionale e in particolare la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS) del 1982.

La delegazione del WPC ha riaffermato la solidarietà dei membri e della direzione del Consiglio Mondiale della Pace con il popolo del Vietnam e in particolare con le vittime e le famiglie delle vittime della diossina nota come "agente arancio" usata dagli imperialisti statunitensi per uccidere migliaia di civili durante la loro sporca guerra in Vietnam. Il WCP ha sottolineato la necessità di un sostegno pratico e di un risarcimento da parte dell'amministrazione statunitense per le vittime che ancora alla quarta generazione patiscono gravi conseguenze.