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- osservatorio - lotta per la pace - 23-02-22 - n. 818
È urgente fermare l'escalation dello scontro in Europa - è urgente affermare la difesa della Pace
Consiglio Portoghese per la Pace e la Cooperazione | wpc-in.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
19/02/2022
Dichiarazione del Consiglio Portoghese per la Pace e la Cooperazione (CPPC).
L'evoluzione della situazione in Europa porta particolare rilevanza e urgenza a ciò che il CPPC ha espresso come urgente, a metà dicembre: "l'adozione urgente di misure in grado di ridurre immediatamente l'escalation militare e il pericolo di scontro e promuovere l'istituzione di misure di fiducia reciproca che, a lungo termine, renderanno possibile la distensione e la rendano possibile la distensione e la salvaguardia della pace".
Da allora, la tensione non ha cessato di intensificarsi. Gli Stati Uniti e la NATO hanno ulteriormente rafforzato la loro presenza in Europa orientale, inviando migliaia di nuove truppe e potenti mezzi aerei e navali, mentre intensificano la loro retorica aggressiva: diversi funzionari degli stati membri della NATO hanno annunciato sanzioni "mai viste prima" contro la Russia, comprese le minacce contro Nord Stream 2, che coinvolge il gas naturale russo - con il pretesto di annunciare una presunta "invasione" dell'Ucraina, che le autorità russe ripetutamente negano.
Il CPPC considera anche molto grave l'operazione mediatica in corso, con la continua diffusione da parte della maggior parte dei media del racconto che meglio serve alle intenzioni di USA e NATO di accerchiamento militare, economico e politico della Russia. La stessa operazione che mette a tacere le ripetute violazioni degli accordi di Minsk da parte delle autorità ucraine, cioè la concentrazione di truppe nelle regioni russofone del sud e dell'est dell'Ucraina orientale - le repubbliche popolari autodeterminate di Lugansk e Donetsk -, che ha preceduto e dato luogo alla mobilitazione di mezzi militari russi più vicini ai suoi confini.
Questo è anche il momento di ripudiare l'atteggiamento di allineamento e sottomissione del governo portoghese con la strategia aggressiva e militarista degli USA e della NATO, nel disprezzo frontale dei principi sanciti dalla Costituzione della Repubblica portoghese, che all'articolo 7 sancisce la "soluzione pacifica dei conflitti internazionali", il "disarmo generale, simultaneo e controllato" e la "dissoluzione dei blocchi politico-militari".
Al contrario, è necessario adottare una politica estera indipendente e sovrana, basata sui principi costituzionali e sulla Carta delle Nazioni Unite. Questo è il percorso che serve la pace e la sicurezza.
Di fronte all'attuale escalation di tensione e alle gravi minacce alla pace internazionale e alla sicurezza internazionale che ne derivano, il CPPC riafferma la necessità di:
- porre fine alla minaccia di un'escalation di aggressione da parte delle forze militari ucraine nel Donbass e un dialogo in vista di una risoluzione pacifica del conflitto, rispettando gli accordi e gli impegni precedentemente presi;
- porre fine all'escalation del confronto, alla campagna guerrafondaia e alle minacce continue della NATO contro la Russia;
- porre fine alle provocazioni e alle manovre guerrafondaie della NATO lungo i confini della Russia;
- porre fine ai piani per il dispiegamento di sistemi missilistici a corto e medio raggio e altre armi di natura offensiva da parte degli Stati Uniti in Europa;
- avviare un dialogo efficace che permetta di stabilire misure di fiducia reciproca e che apra la strada all'attuazione di garanzie di sicurezza e a un processo
di distensione nel quadro dei principi dell'Atto finale della Conferenza di Helsinki;
- porre fine all'allargamento della NATO e puntare alla dissoluzione di questo aggressivo blocco politico-militare e principale responsabile della corsa agli armamenti e della militarizzazione che oggi spazza il mondo.
Il Consiglio Nazionale del CPPC
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