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I comunisti esortano Finlandia e Svezia a mantenere la neutralità invece di entrare nella NATO

Peoples Dispatch | peoplesdispatch.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

18/04/2022

Le forze politiche dominanti in Finlandia e Svezia stanno convincendo i loro rispettivi governi ad aderire alla NATO, alimentando la russofobia esacerbata dalla guerra in corso in Ucraina

Le organizzazioni comuniste in Finlandia e Svezia hanno esortato i rispettivi governi a mantenere la neutralità in politica estera e ad astenersi dal perseguire l'adesione alla NATO sullo sfondo della guerra in corso in Ucraina. Il Partito Comunista di Finlandia e il Partito Comunista di Svezia, hanno espresso preoccupazione per l'intenzione dei loro governi di aderire all'alleanza di guerra della NATO.

Il 13 aprile, in un incontro stampa congiunto nella capitale svedese Stoccolma, il Primo ministro finlandese Sanna Marin e il Primo ministro svedese Magdalena Andersson avevano dichiarato che il panorama della sicurezza in Europa è cambiato drasticamente dopo l'inizio della guerra in Ucraina, e che al più presto potrebbe darsi la decisione di richiedere l'adesione alla NATO.

Sia la Svezia che la Finlandia hanno perseguito una politica di neutralità nei confronti dell'agenda degli Stati Uniti e dell'ex Unione Sovietica, poi Russia, dall'inizio della guerra fredda. Nonostante le significative pressioni dei settori centristi e di centro-destra per entrare nella NATO, la Finlandia e la Svezia da molti anni sono impegnate nella neutralità formale. Ma la guerra in corso in Ucraina ha causato un aumento del militarismo e della russofobia nella regione, e sezioni all'interno dei partiti socialdemocratici dei due paesi hanno iniziato a sostenere l'adesione alla NATO.

Il 16 aprile, JP Väisänen del Partito Comunista di Finlandia ha detto a Peoples Dispatch che il suo Partito è nettamente contrario alla possibile adesione della Finlandia alla NATO e al rafforzamento di qualsiasi piano per unirsi ad alleanze militari nell'UE: "Nelle crisi mondiali, nei conflitti e nelle guerre è opportuno che i paesi e le regioni si allontanino dalle grandi potenze come gli Stati Uniti e la Russia e dai loro conflitti, al fine di funzionare come rispettabili agenti neutrali per facilitare il necessario dialogo e individuare i passi reciproci per avanzare nella comprensione e nel raggiungere la pace".

"Il PC di Finlandia si oppone all'aumento del bilancio militare finlandese e all'accordo per i caccia F35. Siamo dalla parte del movimento europeo per la pace e chiediamo più risorse per costruire la pace nella società civile e iniziative partecipative. Siamo contro la guerra russa in Ucraina, ma consideriamo anche la Russia come un vicino e non un nemico", ha aggiunto.

Sabato 16 aprile, nella sua dichiarazione a Peoples Dispatch, Andreas Sorenson del Partito Comunista di Svezia ha detto che "dall'inizio della guerra in Ucraina, il militarismo è stato intensificato e la propaganda pro-NATO ha pervaso l'intero spettro mediatico. Questi passi hanno preparato il terreno per l'adesione formale della Svezia alla NATO, cosa che consideriamo come uno sviluppo molto pericoloso".

"Ci opponiamo all'adesione del nostro paese alla NATO, poiché rafforza non solo l'imperialismo svedese, ma consolida anche il blocco imperialista NATO-UE-USA. A sua volta, questo pone la Svezia in prima linea nell'acuirsi delle contrapposizioni, rendendo il suo popolo un possibile bersaglio nei conflitti futuri, oltre ad inasprire ulteriormente le contraddizioni inerenti al sistema capitalista-imperialista", ha aggiunto il segretario del PC di Svezia.


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