Il 25enne, membro in servizio attivo dell'Air Force, ha urlato "Free Palestine" mentre veniva avvolto dalle fiamme e si accasciava al suolo
Aaron Bushnell, membro in servizio attivo dell'aeronautica statunitense, si è dato fuoco davanti all'ambasciata israeliana a Washington DC domenica 25 febbraio per protestare contro il genocidio in corso a Gaza da parte di Israele e il sostegno del suo Paese alla guerra.
Bushnell ha trasmesso in diretta streaming il suo "atto estremo di protesta" su Twitch e ha dichiarato: "Sono un membro in servizio attivo dell'aeronautica statunitense e non sarò più complice di un genocidio. Sto per compiere un atto di protesta estremo, ma rispetto a ciò che la gente sta vivendo in Palestina per mano dei loro colonizzatori, non è affatto estremo. Questo è ciò che la nostra classe dirigente ha deciso che sia la normalità".
Nel video, che nel frattempo è stato tolto da Twitch, il 25enne Bushnell, indossando la sua uniforme, si è versato addosso del liquido e si è dato fuoco. Dopo essersi dato fuoco ha gridato "Palestina libera" e ha continuato a gridarlo prima di cadere a terra. I soccorritori si sono precipitati sulla scena, compreso un agente dei servizi segreti che ha puntato una pistola contro Bushnell, mentre un altro lo ha spruzzato con un estintore. Bushnell è stato poi trasportato d'urgenza in ospedale con ferite critiche ed è poi deceduto.
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