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- osservatorio - lotta per la pace - 12-11-24 - n. 914
Nel Giorno dell'Armistizio, i veterani chiedono la fine del conflitto a Gaza e altrove
Gerry Condon * | commondreams.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
11/11/2024
Centosei anni dopo la fine della Prima guerra mondiale, si sta preparando un nuovo cocktail micidiale. La guerra è permanente. Il genocidio è in TV. Un impero disperato sta spingendo la civiltà umana verso una tragica fine.

L'11 novembre, dichiarato Giorno dell'Armistizio alla fine della Prima guerra mondiale, viene celebrato negli Stati Uniti come Giorno dei veterani. Per capirne il motivo dobbiamo ricordare la Prima guerra mondiale e le sue conseguenze.
La Prima guerra mondiale è stata un conflitto internazionale che, dal 1914 al 18, ha coinvolto la maggior parte delle nazioni europee, oltre alla Russia, agli Stati Uniti, al Medio Oriente e altre regioni. La guerra oppose le "Potenze centrali" - principalmente Germania, Austria-Ungheria e Turchia - agli "Alleati" - principalmente Francia, Gran Bretagna, Russia, Italia e (dal 1917) Stati Uniti. La guerra fu senza precedenti per il massacro, la carneficina e la distruzione che causò. Oltre 15 milioni di persone furono uccise, sia tra i soldati che tra i civili, e oltre 25 milioni furono ferite.
La Prima guerra mondiale si concluse nel novembre 1918, quando fu dichiarato l'armistizio all'"undicesima ora dell'undicesimo giorno dell'undicesimo mese", segnando un momento di speranza e di promessa di pace. Fu anche un momento di grande tristezza, provando il senso della grande tragedia. Molti pregarono che questa fosse "la guerra per porre fine a tutte le guerre" e che il Giorno dell'Armistizio servisse da monito eterno a non ripetere mai più il passato. Ma poi arrivò la Seconda guerra mondiale.
Dopo la fine della Seconda guerra mondiale e il cessate il fuoco della Guerra di Corea, nel 1954 le organizzazioni dei veterani spinsero il Congresso degli Stati Uniti a cambiare il nome della festività in Giorno dei veterani, quale giorno per onorare coloro che combattono in guerra. Forse gli Stati Uniti, usciti indenni dalla Seconda guerra mondiale e più potenti che mai, non erano pronti ad abbandonare il militarismo? Qualunque fosse l'intenzione, il significato della festa è stato stravolto: una giornata per la guerra invece che per la pace.
L'organizzazione nazionale Veterani per la Pace ha lavorato per reclamare il Giorno dell'Armistizio come giorno dedicato a porre fine alla guerra una volta per tutte. I veterani guidano le attività della giornata in tutto il Paese, molte delle quali prevedono il suono delle campane all'"undicesima ora dell'undicesimo giorno dell'undicesimo mese". Ora il gruppo di veterani chiede anche la pace in Medio Oriente.
Le minacce incombenti della catastrofe climatica e dell'annientamento nucleare sono state oscurate quest'anno dall'orribile genocidio in corso da parte di Israele dei civili palestinesi a Gaza: fino a 50.000 uccisi, di cui quasi il 70% sono donne e bambini. Per 13 mesi di fila, atrocità indicibili hanno riempito i nostri schermi e tormentato le nostre coscienze. Possiamo vedere chiaramente che il governo degli Stati Uniti è complice della spietata pulizia etnica di Israele. Le bombe che Israele sgancia sui bambini palestinesi sono prodotte negli Stati Uniti e consegnate dal governo americano. Le guerre israeliane sostenute dagli Stati Uniti si sono ora estese alla Cisgiordania palestinese, al Libano e all'Iran, rischiando una guerra più ampia, forse addirittura una guerra globale che potrebbe "diventare nucleare".
Secondo Wikipedia: Gli studiosi che cercano di capire le cause della Prima guerra mondiale "guardano alla competizione politica, territoriale ed economica; al militarismo, a una complessa rete di alleanze e allineamenti; all'imperialismo, alla crescita del nazionalismo e al vuoto di potere creato dal declino dell'Impero Ottomano". Centosei anni dopo la fine della Prima guerra mondiale, si sta preparando un altro cocktail micidiale. La guerra è permanente. Il genocidio è in televisione. Un impero disperato sta spingendo la civiltà umana verso una tragica fine.
Basta bombe americane a Israele
Quest'anno, Veterani per la Pace chiede un cessate il fuoco permanente in Palestina, Libano e in tutto il Medio Oriente e la fine delle spedizioni di armi statunitensi a Israele.
"Quando le bombe statunitensi smetteranno di cadere sui bambini palestinesi, il genocidio finirà", ha dichiarato il vicepresidente della VFP Joshua Shurley.
L'organizzazione dei veterani, che ha 39 anni e ha sedi in oltre 100 città degli Stati Uniti, ha recentemente rilasciato una dichiarazione a sostegno dei soldati israeliani e statunitensi che si rifiutano di partecipare a genocidi, guerre illegali e crimini di guerra.
*) Gerry Condon è un veterano del Vietnam ed ex presidente di Veterans For Peace
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