www.resistenze.org - osservatorio - lotta per la pace - 10-02-25 - n. 922

WPC sui piani della nuova amministrazione statunitense sulla Palestina

Consiglio Mondiale della Pace (WCP) | wpc-in.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

08/02/2025

Il Consiglio Mondiale della Pace condanna fermamente e respinge con veemenza le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti D. Trump in cui ha dichiarato di "prendere il controllo" della striscia di Gaza palestinese e di sfollare più di due milioni di palestinesi nei paesi vicini e in altri paesi. Non siamo stati colti di sorpresa, avendo memoria e conoscenza delle azioni dello stesso presidente degli Stati Uniti durante il suo primo mandato alla Casa Bianca, quando ha chiuso l'ufficio dell'OLP a Washington D.C., quando ha interrotto il sostegno finanziario all'UNRWA e quando ha dichiarato Gerusalemme "capitale eterna e indivisa di Israele" (spostando lì l'ambasciata degli Stati Uniti da Tel Aviv).

L'amministrazione che gli è succeduta non ha poi ritirato nessuna di quelle misure, anzi, abbiamo tutti assistito alla guerra genocida e ai massacri di Israele contro il popolo palestinese con più di 45.000 morti. Nonostante il cessate il fuoco concordato per la striscia di Gaza, l'esercito israeliano continua a molestare e attaccare i palestinesi anche in Cisgiordania, dove molte centinaia di persone hanno perso la vita, in particolare nei campi profughi di Jenin e Tulcarem.

Il "piano" di D. Trump di allontanare i palestinesi dalla loro terra corrisponde alla dottrina reazionaria per "un popolo senza terra e una terra senza popolo" che il regime di occupazione sionista e il suo esercito stanno applicando da molti decenni. È cinico e provocatorio; costituisce una palese e grave violazione del diritto e delle convenzioni internazionali.

Il WPC dichiara la sua piena solidarietà al coraggioso popolo palestinese per il suo diritto a resistere all'occupazione e a lottare per la liberazione delle proprie terre con la creazione di uno Stato di Palestina libero, vitale e indipendente entro i confini precedenti al 4 giugno 1967 con Gerusalemme Est come capitale, con il rilascio di tutti i prigionieri palestinesi dalle carceri israeliane e il diritto al ritorno per tutti i rifugiati palestinesi alle proprie case, secondo la risoluzione 194 delle Nazioni Unite.

La soluzione della questione palestinese è fondamentale per la pace in Medio Oriente e il popolo palestinese non può e non sarà usato per i piani imperialisti e sionisti di sfruttare le materie prime della zona e il suo patrimonio immobiliare, che è di grande valore per molte imprese multinazionali.

La Segreteria del Consiglio Mondiale della Pace


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