La seguente dichiarazione è stata rilasciata alla trasmissione Africa Liberation Day/Palestine Nakba Day martedì 24 maggio 2022. L'evento è stato patrocinato da All-African People's Revolutionary Party (A-APRP,GC), All-African Women's Revolutionary Union (GC), African Awareness Association, Africans on the Move e National Council of Arab Americans.
Siamo onorati di partecipare all'annuale commemorazione della Giornata della liberazione dell'Africa, a 59 anni dalla riunione di fondazione dell'Organizzazione dell'unità africana (Oua), il 25 maggio 1963, ad Addis Abeba, in Etiopia.
Molte sono le cose accadute dal 1963, quando più di 30 stati africani indipendenti si riunirono e si impegnarono a lavorare per la totale liberazione del continente e per una maggiore unità tra i governi della regione.
Oggi l'Unione africana (Ua), fondata nel 2002 a Sirte, in Libia, sta affrontando una delle sfide più forti del periodo post-coloniale. La lotta per l'unificazione degli stati membri dell'UA non può avvenire senza l'allontanamento delle forze militari straniere che attualmente occupano diverse regioni geopolitiche.
Il Comando degli Stati Uniti per l'Africa (Africom), le forze armate francesi, le forze dell'Unione europea, la Nato, tra gli altri, affermano di trovarsi in numerosi stati dell'Ua con il pretesto di fornire addestramento militare e contribuire al rafforzamento degli apparati di sicurezza generali di questi territori. Tuttavia, dal lancio di Africom nel febbraio 2008, l'instabilità all'interno di numerosi stati africani è peggiorata.
Di recente, l'amministrazione del presidente Joe Biden ha ordinato il ridispiegamento delle truppe statunitensi nello stato della Somania, nel Corno d'Africa. Prima del ridispiegamento, si è tenuta una conferenza con la partecipazione di diverse agenzie governative statunitensi a Gibuti, dove migliaia di soldati del Pentagono e della Francia sono di stanza a Camp Lemonnier.
La Somalia è stata un punto focale degli intrighi imperialisti per molti decenni. L'instabilità della Somalia è aggravata dalla crescente crisi umanitaria dovuta alla siccità che attanaglia il Paese, la peggiore degli ultimi sessant'anni. Sebbene questi problemi ambientali stiano aggravandosi a causa del cambiamento climatico, il Pentagono è oggi il maggior emettitore di gas serra al mondo.
Pertanto, per affrontare efficacemente il fenomeno del degrado ambientale, i popoli africani devono chiedere lo smantellamento del Pentagono, della Nato e delle forze militari alleate in tutto il mondo. I problemi di sicurezza in Somalia sono un sottoprodotto del persistente coinvolgimento degli Stati Uniti negli affari interni del paese ricco di petrolio.
L'Africa e la guerra imperialista in Ucraina
L'attenzione è rivolta alle operazioni militari speciali russe in Ucraina, volte a contrastare l'espansione dell'Organizzazione del trattato nord atlantico (Nato) nell'Europa orientale. Con il crollo dell'Unione sovietica, degli stati del Consiglio di mutua assistenza economica (Comecon) e della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia tra la fine degli anni '80 e all'inizio degli anni '90, si è rafforzata questa alleanza militare creata da Washington nel 1949.
Non sembra esserci alcun entusiasmo all'interno degli stati membri dell'Ua in relazione alla loro partecipazione alla guerra in Ucraina, organizzata dagli Usa. Molti stati africani si sono astenuti dal votare le due risoluzioni approvate dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite che condannano la Federazione russa. L'Eritrea, stato del Corno d'Africa, è stato l'unico governo a votare contro la prima risoluzione.
Molti leader e organizzazioni di massa hanno spiegato perché non possono sostenere la guerra imperialista in Ucraina e che deve esserci un'iniziativa diplomatica per porre fine ai combattimenti. L'amministrazione Biden ha raccolto l'eredità del militarismo imperialista che ha afflitto il mondo per più di un secolo. Tra i giovani e gli elementi antimperialisti della classe operaia c'è un'aperta solidarietà con la Federazione russa, motivata dalle posizioni aggressive mantenute dall'esercito ucraino e sostenute dall'amministrazione Biden.
Negli Stati uniti, i funzionari politici progressisti, liberali, moderati e conservatori si sono schierati tutti a favore delle operazioni pro-Nato in Ucraina. Sono stati annunciati 55 miliardi di dollari di assistenza diretta alla guerra. Queste spese su larga scala per continuare la guerra in Ucraina sono disperatamente necessarie nel Corno d'Africa per affrontare il deficit alimentare e la potenziale carestia, nonché per dare sollievo alle masse popolari che negli Stati uniti soffrono per la pandemia di coronavirus, le sue conseguenze e la peggiore spirale inflazionistica da quattro decenni.
Tali questioni di politica interna ed estera richiedono un'azione coraggiosa, indipendente e rivoluzionaria da parte del popolo africano, delle altre nazioni oppresse negli Stati uniti e della classe operaia nel suo complesso. L'organizzazione dei lavoratori e degli oppressi negli Stati Uniti deve essere portata avanti insieme alle forze rivoluzionarie e democratiche nazionali che operano in tutto il mondo. L'Africa è centrale nella lotta contro l'imperialismo, poiché le sue origini risalgono all'avvento della tratta atlantica degli schiavi, del colonialismo e del neocolonialismo.
In conclusione, vogliamo unirci ad altre forze realmente progressiste e rivoluzionarie in tutto il mondo per proclamare che il panafricanismo e l'internazionalismo proletario rappresentano l'unica vera soluzione ai colossali problemi sociali ed economici generati dal capitalismo e dall'imperialismo.
Lunga vita alla Rivoluzione africana!
Sconfiggere la Nato e i suoi alleati!
Per noi la Vittoria!
***
Nota dell'autore
La dichiarazione di cui sopra è stata rilasciata alla trasmissione Africa Liberation Day/Palestine Nakba Day martedì 24 maggio 2022. L'evento è stato sponsorizzato da All-African People's Revolutionary Party (A-APRP,GC), All-African Women's Revolutionary Union (GC), African Awareness Association, Africans on the Move e National Council of Arab Americans.
Diverse organizzazioni sono intervenute al programma, tra cui Louis Wolf, cofondatore ed editore della rivista Covert Action; Phil Wilay, Virginia Defenders for Freedom, Justice and Equality; Jihad Abdulmumit, presidente del International Jericho Movement; Simin Royanian, Women for Friendship and Peace in Iran; John Steinbach, Hiroshima Nagasaki Peace Committee; Kweku Lumumba, KOSSA/Haiti; Bilal Sunni Ali, Imam Jamil al-Amin Action Network; Lee Robinson, African Awareness Association e A-APRP (GC); e Anthony Williams, A-APRP (GC). Il messaggio promozionale della trasmissione diceva che:
"Quest'anno i nostri programmi ALD/PD sono organizzati per il mese di maggio 2022. Durante questo periodo si svolgeranno varie attività e programmi. Il tema di quest'anno è 'Scatenare un'offensiva per i 64 ANNI dell' African Liberation Day: Intensificare la lotta rivoluzionaria contro il capitalismo e l'imperialismo, il sionismo e il neocolonialismo; Avanti verso il panafricanismo - un'Africa socialista unificata", in solidarietà di principio con la lotta rivoluzionaria palestinese per liberare tutta la Palestina dall'occupazione e dal controllo sionista. Inoltre, onoreremo la nascita di Ho Chi Minh (19 maggio 1890) e Malcolm X (19 maggio 1925)". Il link all'intero programma è disponibile qui.
Abayomi Azikiwe è redattore del Pan-African News Wire.
Sostieni Resistenze.org.
Fai una donazione al Centro di Cultura e Documentazione Popolare.
Support Resistenze.org.
Make a donation to Centro di Cultura e Documentazione Popolare.