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Rafforzare il nostro movimento in tempi di crisi: un compito storico del movimento di liberazione palestinese

Movimento della Gioventù Palestinese | peoplesdispatch.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

20/05/2024

Dal 24 al 26 maggio, il Movimento della Gioventù Palestinese, insieme ad altre organizzazioni palestinesi e antimperialiste, ospita la Conferenza dei Popoli per la Palestina.


Il movimento per la Palestina in Nord America ha raggiunto nuove vette negli ultimi sette mesi.

A duecento giorni dalla guerra di aggressione sionista a Gaza, la lotta palestinese si trova nel mezzo di una congiuntura critica. Per mesi, le organizzazioni del Nord America hanno rafforzato e guidato un movimento di massa per portare avanti la causa della liberazione nazionale palestinese dall'interno del nucleo imperiale. Il carattere popolare e rivoluzionario del movimento è stato confermato dai milioni in marcia nelle strade, dalle azioni dirette in tutte le principali città, dalle nuove e più energiche organizzazioni e campagne settoriali, dalle vittorie nelle lotte ideologiche e mediatiche e, più recentemente, dagli accampamenti di studenti che chiedono il disinvestimento nelle università e nei college. Grazie a questi sviluppi, migliaia di persone sono state coinvolte nella lotta, spinte ad agire dalla depravazione del genocidio guidato e finanziato dagli Stati Uniti e dalla chiarezza morale della resistenza palestinese.

In mezzo a questo movimento di massa, abbiamo assistito al martirio di oltre 50.000 palestinesi, alla distruzione della Striscia di Gaza e allo sforzo concertato del sionismo e dell'imperialismo occidentale per spezzare la resistenza palestinese e separare il nostro popolo dalle sue terre. Vivere un genocidio in corso ha significato lottare contro sentimenti di disperazione e confusione; anche se scoraggiante, il compito di impegnarsi per la chiarezza politica in queste condizioni difficili rimane essenziale.

Il 18 ottobre 1975 si svolse ad al-Nasra (Nazareth) il più grande raduno pubblico di palestinesi in Israele dopo la Nakba del 1947-49, con l'obiettivo di affrontare i piani sionisti di confisca delle terre arabe in tutta la Galilea. Questa conferenza è stata associata alla leadership delle rivolte oggi commemorate dai palestinesi come "Giornata della Terra", avendo prodotto molte risoluzioni, gettato le basi per uno sciopero generale e istituito comitati per attuare i suoi obiettivi politici. Si tratta di uno dei tanti nodi di una lunga storia di congressi utilizzati dai palestinesi per concretizzare gli obiettivi strategici e consolidare le questioni ideologiche, che risale al periodo antecedente alla Nakba: dal Primo Congresso delle Donne Arabe del 26 ottobre 1929, ai Congressi della Gioventù di Jaffa del 4 dicembre 1932 e di Haifa del 10 maggio 1935, che affermarono l'opposizione alla colonizzazione britannica e sionista e sostennero la Grande Rivoluzione Contadina del 1936-39. Nei momenti di crisi e di rivoluzione, i palestinesi si sono rivolti alle conferenze per riunire il proprio popolo e i suoi movimenti e per infondere convinzione e chiarezza politica nelle organizzazioni e nella società civile.

In onore di questa tradizione, dal 24 al 26 maggio 2024, 14 organizzazioni convocatrici e oltre 300 organizzazioni sostenitrici - tra cui le organizzazioni palestinesi che hanno guidato il movimento di massa per la Palestina in Nord America - si riuniranno a Detroit, nel Michigan, per la Conferenza del Popolo per la Palestina. Città che non è estranea alle depredazioni del capitalismo americano, Detroit è stata per decenni un luogo di lotta rivoluzionaria, ospitando la Lega dei Lavoratori Neri Rivoluzionari (e la loro partecipazione alla storica Conferenza Nazionale per lo Sviluppo Economico dei Neri, tenutasi per la prima volta in città nell'aprile del 1969) e uno dei più grandi contesti di vita diasporica araba.

La Conferenza del Popolo per la Palestina si presenta in un momento in cui la lotta di liberazione a Gaza ha generato sacche di energia rivoluzionaria in tutto il mondo. Questa chiamata ha avuto una risposta: nel movimento operaio, nei campus e nelle strade, le persone si stanno politicizzando intorno alla Palestina e alle sue contraddizioni imperiali a un ritmo mai visto prima nel XXI secolo. L'azione popolare degli ultimi sette mesi ha posto anche importanti questioni relative al consolidamento, all'unità, alla scala e alla forma strutturale, in particolare per quanto riguarda il modo in cui la lotta si basa sulle mobilitazioni di massa esistenti verso un'organizzazione più profonda. Un movimento organizzato è un movimento efficace, maggiormente in grado di politicizzare e mantenere le conquiste della coscienza di massa, di sostenere le relazioni a lungo termine necessarie per la costruzione della base e la difesa, di proteggersi e resistere alla repressione statale e di coordinarsi tra i diversi contesti di lotta con scala e specificità storica.

La questione dell'organizzazione è particolarmente importante alla luce dei continui attacchi alle istituzioni della vita sociale e politica palestinese, accelerati da un periodo neoliberale post-Oslo che ha portato a un crollo della forza e della militanza della lotta in Occidente. Queste condizioni vengono prontamente sfidate da un movimento ricostruito e guidato da palestinesi politicamente impegnati, che hanno convocato questa conferenza insieme a giornalisti e operatori umanitari di Gaza, attivisti palestinesi, anziani del movimento contro la guerra e leader studenteschi, al fine di sostenere ogni luogo di lotta nello sviluppo della propria valutazione delle condizioni e degli obiettivi.

Le sessioni, le assemblee e gli incontri didattici della conferenza si concentreranno sulla costruzione di organizzazioni politiche forti, sul confronto con il sionismo e l'imperialismo nel cuore dell'impero, sull'avanzamento della lotta ideologica attraverso l'arte, la cultura, i media e l'istruzione e sul sostegno al movimento studentesco affinché continui a esercitare pressioni all'interno e all'esterno dei propri campus. Attraverso il suo ruolo diretto di raccolta fondi, che consiste nel contribuire a Gaza con tutte le quote di iscrizione, la conferenza ha già raccolto oltre 100.000 dollari, affermando che la diaspora palestinese ha un ruolo storico da svolgere nella lotta di liberazione nazionale non solo nell'ambito dell'organizzazione politica, ma anche per quanto riguarda il sostegno alla fermezza del nostro popolo - un concetto noto in arabo come ta3ziz al sumud.

Queste forme di lotta sono fondamentali non solo per opporsi agli orrori del genocidio in corso, ma anche per la sfida storica di porre fine al sostegno degli Stati Uniti al progetto sionista, per togliere l'assedio a Gaza e di liberare la terra e il popolo palestinese fino al nostro ritorno. Speriamo che vi uniate a noi!


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