Aleksandr Lukashenko, presidente della Belarus, che è intervenuto per il gruppo europeo del Movimento dei Non Allineati (MNOAL), ha fatto affettuosamente riferimento a colui che lo ha preceduto, “il mio amico Hugo Chavez, che ha parlato con molta eloquenza e giustezza a nome suo e dell’America Latina e in modo splendido degli obiettivi del Movimento dei Non Allineati”.

 

Rilevando di sentirsi onorato di questa partecipazione all’Avana, Lukashenko ha affermato che “Belarus ritiene che l’avanzata di questa organizzazione rappresenti una priorità”.

 

Egli ha fatto notare, se nell’epoca in cui esisteva il bipolarismo nel mondo ed altri equilibri per l’umanità il MNOAL aveva la sua importanza, oggi il movimento acquisisce maggiore rilievo nel mondo unipolare, dove una potenza impone il suo potere e i suoi progetti agli altri.

 

L’Europa e altri continenti – ha detto – sono andati perdendo, cedendo terreno. Per questo, è imprescindibile dispiegare la forza di questo gruppo così ampio se si vuole avere un mondo basato sull’eguaglianza e il rispetto.

 

Il Presidente bielorusso ha detto che è possibile ottenere gli obiettivi fondamentali ed altri che ci si proponga insieme, come ha adeguatamente esortato Raul Castro nel suo appello all’unità.

 

E’ necessaria tale unità nella lotta contro la povertà, la discriminazione, il neofascismo, il traffico di droga ed altri mali contemporanei.

 

Siamo a favore dell’eliminazione dei blocchi, ha detto il capo di Stato bielorusso con evidente riferimento alla NATO, che si è allargata in modo pericoloso. Egli si è pronunciato a favore della conservazione dei principi del movimento, tra cui risalta particolarmente la difesa della pace.