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Le relazioni Russia-Cina e l'abbattimento del caccia russo da parte della Turchia

Stati Uniti e Cina hanno condotto un'esercitazione militare "amichevole" meno di una settimana prima dell'abbattimento del caccia russo da parte della Turchia.

Michel Chossudovsky | globalresearch.ca
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

25/11/2015

La decisione di abbattere l'aereo da caccia russo sullo spazio aereo della Siria è stata presa dalla Turchia consultandosi con Washington e Bruxelles. La Turchia non ha attuato tale decisione finché non ha avuto luce verde dal Pentagono.

E' forse questo un atto di ritorsione contro la Russia perché quest'ultima ha bombardato in Siria lo Stato Islamico supportato dagli Usa?

La verità non detta è che la Russia sta ostacolando le operazioni di terra di Usa e Nato all'interno della Siria, le ultime di queste realizzate da vari gruppi affiliati ad Al Qaeda, che di fatto costituisce l'esercito di terra dell'alleanza occidentale. Queste forze ribelli dell'Isis e di Al Nusrah sono a loro volta guidate da forze speciali operative e di intelligence occidentali, molte delle quali sono dispiegate per mezzo di imprese private di mercenari sotto contratto degli Usa o della Nato.

L'abbattimento dell'aereo russo è un chiaro atto di provocazione. Qual è però il suo scopo ultimo?

Che ripercussioni avrà a livello diplomatico? L'escalation militare è contemplata da Washington?

E' attualmente in corso un conflitto nascosto e coperto che potrebbe evolversi in un confronto militare diretto tra Nato e Usa da una parte e Russia dall'altra.

Il ruolo della Cina

Da un punto di vista strategico e militare, il principale alleato della Russia è la Cina, la quale ha ultimamente subito minacce militari nel Mar cinese meridionale in conseguenza del cosiddetto "Pivot to Asia" di Obama.

Qual è stata la risposta di Pechino all'abbattimento dell'aereo russo da parte della Turchia? Che ruolo potrà giocare in futuro la Cina in uno scenario di confronto ed escalation militare diretta contro la Federazione russa?

Relazioni militari tra Usa e Cina

Nel corso degli ultimi mesi, sia gli Usa che la Gran Bretagna hanno intrattenuto una serie di amichevoli colloqui diplomatici e di cooperazione economica con la Cina del presidente Xi Jinping.

L'Occidente sta cercando di cooptare la Cina? Quali sono le conseguenze di questi sviluppi sulla Cina e sulla sua alleanza strategica con la Russia?

Secondo gli analisti americani, le relazioni tra esercito Usa ed Esercito popolare di liberazione si direbbero "implementate" negli anni recenti "nel mezzo delle recenti tensioni tra gli Usa e la Cina nel Mar Cinese meridionale"  (xivisit.nbr.org)

I due paesi hanno tenuto frequenti e congiunte esercitazioni militari (teoricamente limitate all'assistenza umanitaria/salvataggio in caso di disastri). Nel giugno 2015, un protocollo Usa-Cina in ambito militare è stato firmato con un occhio "all'incrementata cooperazione militare".

"Il vicepresidente della Commissione centrale di Difesa Fan Chanlong, che ha di recente compiuto una visita negli Usa, al momento dell'incontro con il governo Usa e i suoi capi militari ha sollecitato Washington a ridurre l'azione militare nei cieli e nelle acque del Mar cinese meridionale.

"Fan, insieme al capo di stato maggiore dell'esercito Usa Raymond Odierno, hanno riferito circa il protocollo di dialogo all'Università nazionale della Difesa in Washington, il 15 giugno di quest'anno.

"Questo è il primo protocollo di cooperazione firmato dai due eserciti negli ultimi anni.

"Guam Youfei, direttore dell'Ufficio Affari esteri del Ministero della Difesa, ha successivamente aggiunto che i due eserciti potrebbero tenere esercitazioni militari di terra congiunte l'anno venturo. Guan ha detto che le due parti hanno stretto un accordo di mutua fiducia e cooperazione per riferire le principali operazioni militari ed un codice di condotta per le regole d'ingaggio in aria e acqua in occasione di incontri imprevisti. Entrambi i documenti sono stati firmati l'anno scorso. (China Daily, 15/06/2015)"

Nell'agosto 2015, Cina e Russia hanno varato una simulazione di guerra chiamata "Joint Sea 2015 II" , descritta come una "dimostrazione di cooperazione militare senza precedenti". Le forze schierate ammontavano ad un totale di 22 navi, 20 aerei, 40 veicoli armati e 500 fanti di marina di entrambi i paesi, incluso l'incrociatore lanciamissili Varyag, bandiera della flotta russa del Pacifico insieme al cacciatorpediniere Shenyang, di bandiera cinese" (RT, 30/08/2015).

Esercitazioni navali Usa-Cina

Lo svolgimento della simulazione di guerra con Russia e Cina nello scorso agosto non ha impedito ai cinesi di porre in essere altre esercitazioni militari con gli Usa tre mesi dopo (16-21 novembre). Questa volta, la Flotta Usa del Pacifico e quella dell'Esercito popolare di liberazione hanno tenuto una esercitazione "amichevole" Usa-Cina al largo delle coste di Shanghai nel Mar cinese orientale.

Secondo la marina Usa, la fregata lanciamissili Uss Stethen, classe Arleigh Burke (Ddg 63) è arrivata a Shanghai il 16 novembre con una missione tesa a promuovere la cooperazione marittima e rafforzare relazioni navali positive tra la Marina dell'Esercito popolare e la Flotta del Mare d'Oriente. (The Diplomat, 18/11/2015).



Questa è stata un'esercitazione militare amichevole unita ad eventi sociali. La scala non è stata in ogni modo paragonabile a quella sino-russa dell'agosto 2015 al largo delle coste di Vladivostok. Purtuttavia, nel corso di questa missione di cinque giorni, il comandante della Flotta Usa del Pacifico, ammiraglio Scott Swiff, ha intrattenuto consultazioni con la sua controparte cinese, il comandante della Flotta del Mare orientale, ammiraglio Su Zhiqian.

Dopo la visita al porto, la Uss Stethen parteciperà ad esercitazioni militari con la Marina dell'Esercito popolare, compresa un'operazione congiunta con l'impegno di unità da guerra cinesi vicino all'estuario del fiume Yangtze, così come esercitazioni di trasmissione inerenti il Codice per gli incontri non previsti in mare (Cues) (1)

Con un pizzico d'ironia, queste operazioni congiunte si sono tenute seguendo la spedizione della Uss Lassen, un'altra unità della classe Arleigh che si trovava all'interno del mare territoriale cinese, vale a dire entro le dodici miglia dalla costa di territori insulari artificiali cinesi. Queste manovre americane sono state considerate da Pechino un atto di provocazione istigato dalla marina americana.



In cambio, gli Stati Uniti hanno mobilitato l'alleanza militare tra diversi paesi del sudest asiatico contro la Repubblica Popolare Cinese, per non fare menzione dell'insediamento della base navale della Corea del Sud supportata dagli Stati Uniti sull'isola di Jeju, la quale si trova in prossimità della linea costiera continentale cinese. La base navale costituisce più una minaccia per la Cina che per la Corea del Nord.

L'esercitazione sino-americana di novembre fa parte di un'attività di propaganda per favorire una tendenza filo-americana all'interno dei ranghi militari cinesi: "Questa è la nostra seconda visita in Cina in tre mesi" ha detto Erika Betancourt, ufficiale operazioni navali sulla Uss Stethem. "I passi avanti che abbiamo fatto in tema di cooperazione implementano sia la nostra capacità di condurre operazioni che l'abilità d'interazione sul mare" (US Navy News Service, 23/11/2015)

Mentre le operazioni congiunte di novembre sono state largamente simboliche, la questione fondamentale è: sono esse indicative di un cambio di direzione nelle relazioni Cina-Usa, vale a dire un mutamento dalla politica delle aperte minacce caratteristiche del "Pivot to Asia" di Obama alla "cooperazione militare" e al "dialogo"?

Defense News sostiene che sia in corso una svolta della strategia militare Usa nelle relazioni con la Cina: "Navi cinesi e americane si esercitano assieme nonostante le tensioni reciproche".

Un comandante americano, Harry Marsh, ha riferito agli inviati della stampa che la visita era volta a "costruire fiducia reciproca" tra le rispettive marine.

I marinai americani potrebbero imparare dalle loro controparti cinesi "esperienza marittima, in modo tale da operare con sicurezza sul mare, comprendendo meglio cosa esse stiano facendo e cosa dobbiamo fare noi"

Un'interruzione è giunta poco dopo che gli Usa hanno incrociato con una loro unità da guerra intorno ad isole artificiali costruite da Pechino nel Mar cinese meridionale.

Harris ha minimizzato la frizione (tra Usa e Cina): "I nostri paesi possono avere disaccordi ma le nostre navi sono capaci di operare in mare con sicurezza. (Defense News 16/11/2015)


Il ruolo delle alleanze militari

Le alleanze sono sempre state fondamentali nella storia bellica. La Prima guerra mondiale è stata in parte un risultato del cambiamento e della destabilizzazioni delle alleanze militari.

Le alleanze strategiche sono spesso caratterizzate da "coalizioni trasversali" tra parti opposte che portano in alcuni casi a destabilizzare la struttura più ampia delle alleanze militari.

Senza dubbio, l'intento di Washington è quello di stabilire una coalizione trasversale con la Cina al fine di destabilizzare l'alleanza della Cina con la Russia.

La politica estera Usa verso la Cina può essere descritta come politica di "minacce e collaborazione". Un atteggiamento ambivalente che genera equivoci. "Pivot to Asia" contro "cooperazione militare", ovvero minacciare la Cina per forzarla a collaborare con gli Usa.

La Cina soccomberà ad un programma così diabolico?

Sta forse Washington tentando di ricostruire le proprie relazioni diplomatiche con la Cina nell'intento di indebolire ed isolare la Russia?

Mentre i politici cinesi sono divisi, c'è tuttavia in Cina una forte lobby filo-americana nella comunità affaristiche di Shanghai, nei mezzi di comunicazione di massa così come nelle élite universitarie fondate su think-tank come l'Accademia cinese di Scienze sociali.

La cooperazione Usa-Cina nella sfera militare inevitabilmente getta un'ombra minacciosa sulla relazione strategica di Mosca con Pechino.

La Marina Usa ha tenuto esercitazioni con la Marina cinese meno di una settimana prima di uno sfacciato gesto di aggressione militare contro la Federazione russa di cui la Cina è stretta alleata.

Riguardo i recenti sviluppi, la Turchia ha comunicato con una lettera indirizzata al Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon e ai 15 membri del Consiglio di sicurezza di aver "abbattuto un aeroplano non identificato che aveva violato lo spazio aereo turco difendendo il proprio diritto di farlo".

Mentre Cina e Russia sono i membri principali dell'Organizzazione di cooperazione di Shanghai (Sco), esse hanno anche sviluppato importanti relazioni bilaterali in campo militare. Per Mosca, l'alleanza militare sino-russa è centrale nella capacità di giocare un ruolo chiave di stabilizzazione della politica globale.

"La posizione consolidata dei nostri due paesi sta avendo un effetto stabilizzante sulla situazione internazionale", secondo le dichiarazioni del ministro della Difesa russo Sergei Shogu, in visita ufficiale a Pechino a settembre.

Il capo della Difesa russo ha aggiunto che "la cooperazione militare rimane la base principale dell'alleanza strategica tra Russia e Cina", seguendo lo svolgimento della più imponente esercitazione navale congiunta nell'estremo oriente della Russia. "Allargando la loro cooperazione militare, Russia e Cina proteggeranno la sicurezza della loro sovranità territoriale", ha ribadito il ministro russo. (RT, 02/09/2015)

La domanda è: come risponderà la Cina ad un atto di aggressione militare posto in essere da uno stato membro della Nato contro la Federazione russa?

Siamo ad un pericoloso crocevia. Con riferimento alla Turchia, qualsiasi atto di ritorsione militare da parte della Russia può potenzialmente portare ad un intervento militare della Nato contro la Federazione russa , invocando la clausola di "sicurezza collettiva" (art. 5 del Trattato di Washington). Più oltre, l'aggressione turca può essere seguita da atti consecutivi di aggressione e/o provocazione contro la Russia con l'intento di innescare (o giustificare) un processo di escalation militare.

Che posizione prenderà la Cina quando la questione dell'abbattimento dell'aereo russo sulla Siria sarà portata davanti al Consiglio di Sicurezza? Tale posizione potrebbe essere decisiva nella prevenzione di una escalation militare.

L'escalation consisterebbe in un conflitto allargato guidato da Usa, Nato e Israele nella più vasta regione del Medio oriente e dell'Asia centrale, con estensione al Nord Africa e al Mediterraneo orientale, fino alla frontiera occidentale cinese dello Xinjiang-Uyghur con l'Afghanistan e il Pakistan. (si veda la mappa qui sotto)

Il ministero degli Affari esteri cinese ha rilasciato una blanda dichiarazione in merito all'abbattimento del jet russo Su-24 da parte della Turchia. Non viene espressa una condanna dell'atto aggressivo della Turchia, né la dichiarazione esprime supporto alla Russia, l'alleato militare più vicino della Cina.

"Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Hong Lei ha riferito che la Cina stava prestando molta attenzione all'incidente e che molte circostanze " necessitano di ulteriori chiarimenti". "La Cina sostiene la lotta internazionale contro il terrorismo e il nostro auspicio è che tutte le parti rafforzino le loro comunicazioni e coordinamento", ha affermato Hong nel corso di una regolare conferenza stampa. (AsiaNewsChannel, 25/11/2015)



NdT
1) Code for Unplanned Encounters at Sea (CUES) è un accordo raggiunto al Simposio Navale del Pacifico Occidentale per prevenire scontri in mare tra le nazioni firmatarie dell'accordo e per prevenire l'escalation militare in caso di incontri non pianificati mediante regole di ingaggio proporzionale e di comunicazione chiara. Il codice di condotta CUES definisce tutta una serie di misure volte ad agevolare le comunicazione tra le unità degli Stati aderenti. Lo scopo è quello di ridurre i rischi dovuti a situazioni di incertezza nel corso di incontri casuali, o non previsti, nelle acque del Mar Cinese Meridionale ed Orientale. In particolare, prevede come linguaggio standard per le comunicazioni l'inglese, stabilisce le frequenze radio utilizzate tra navi ed aerei, così come un insieme di termini (secondo l'alfabeto fonetico) facilmente utilizzabile da quanti non abbiano particolare dimestichezza con l'inglese. Inoltre, sono previsti vari tipi di segnali che possono essere inviati con il lancio di razzi o altri mezzi visivi, così come azioni concernenti il comportamento degli equipaggi in mare, la simulazione di attacchi con missili o altre armi da fuoco puntate contro altre navi.


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