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da Research Unit for Political Economy , India , Dicembre 2004
http://www.rupe-india.org/38/foundations.html

Un nuovo studio sul ruolo delle fondazioni degli Stati Uniti


Dicembre 2004

Colpisce in modo evidente l'influenza del potere e l'invisibilità della sua fonte. Fin dall’inizio del ventesimo secolo, negli Stati Uniti un gran numero di fondazioni sono state allestite da ricchi personaggi - le fondazioni Ford, Rockefeller, Carnegie, e Bill Gates sono esempi prominenti. Un nuovo studio della politologa americana Joan Roelofs (Fondazioni e Politica Pubblica: La Maschera del Pluralismo, edizioni dell'Università Statale di New York, 2003) mostra i lineamenti delle attività delle fondazioni degli Stati Uniti, con un'analisi del loro ruolo.

Il campo degli interventi delle fondazioni si espande, includendo istruzione, salute, servizi sociali, media, arti e cultura, ricerca, affari di interesse pubblico e movimenti sociali… il loro ruolo in molti casi è cruciale. Per ora politologi e sociologi hanno scritto poco sul tema. Da vent’anni, con poco successo, Roelofs tenta “di persuadere gli altri scienziati politici che un’analisi realistica del mondo politico deve tener conto delle attività delle fondazioni e dei loro donatori. Le fondazioni sono istituzioni molto influenti ma il loro potere è sottaciuto da più ricercatori e dalle stesse fondazioni, che scoraggiano le analisi critiche su di loro e sulle organizzazioni da loro patrocinate, escludendo la possibilità di studi critici.”

Roelofs sostiene che le fondazioni hanno un ruolo importante nel mantenere l'egemonia socio-politica delle classi dominanti. Le classi dominanti non governano solo con le armi e le leggi; spesso hanno bisogno di agire anche senza il continuo ricorso alla forza. Quindi, costruiscono il consenso attraverso le attività di un’ampia gamma di istituzioni e di persone (non necessariamente membri della classe dominante) che divulgano l'ideologia della classe dominante come se fosse soltanto senso comune. L’egemonia della classe dominante ottiene maggior solidità se non si mostra rigida e restrittiva ma capace di incorporare dinamicamente gli impulsi emergenti; così, mentre generalmente il dissenso dalle idee della classe dominante viene identificato come ‘estremismo’ e viene isolato, singoli dissenzienti possono venire ben accolti per essere trasformati. [1]

Questo processo è usato non solo a livello nazionale ma anche a livello internazionale. Zbigniew Brzezinski, ex Consulente e figura ancora preminente della Sicurezza Nazionale US, ha affermato: “La dominazione culturale è stata un aspetto sottostimato del potere globale americano.... l'imitazione dello stile di vita americano, che pervade il mondo diffusamente, crea uno scenario più congeniale all'esercizio indiretto e apparentemente consensuale dell’egemonia americana. Anche nel caso del sistema nazionale americano, l’egemonia comporta una struttura complessa per collegare istituzioni e procedure, progettata per generare consenso e nascondere le asimmetrie nel potere e nell’influenza”.
 
Ovviamente uno studio del significato politico delle attività delle fondazioni degli Stati Uniti è interessante per il popolo dell’India, fin dalle concessioni di finanziatori esteri ad organizzazioni non-governative (Ong) e ad accademici che sono stati ora introdotti nel paese. La recente controversia sul finanziamento del Forum Sociale Mondiale, tenutosi in Mumbai, ha messo a fuoco questo problema.
 
Le fondazioni degli Stati Uniti: gli inizi, la portata, lo scopo
Le Fondazioni vennero messe a punto negli Stati Uniti dall'inizio del XX secolo. Fra le motivazioni iniziali vi era il desiderio di mostrare, di fronte alla sfida del socialismo, che il capitalismo era in grado di promuovere un maggiore benessere generale. I capitalisti allora non godevano buona reputazione. Nel 1892, Carnegie lanciò un assalto armato ai suoi lavoratori del ferro e dell’acciaio, provocando 16 morti. A Ludlow del 1914, Rockefeller ottenne il biasimo di tutto il paese col massacro di lavoratori e delle loro famiglie (33 morti, 100 feriti) in una delle sue miniere. Carnegie varò la sua fondazione nel 1911 e Rockefeller nel 1913. La Ford Foundation fu inaugurata a livello statale nel 1936, al momento della grande ondata di organizzazioni operaie nella regione, inclusa la Società Ford Motor. Dopo la II Guerra Mondiale, con il rapido avanzamento del comunismo nel mondo (sorprendentemente anche in Cina), la Ford Foundation divenne una fondazione nazionale ed internazionale per assistere la ‘democrazia’ e per far fronte alla sfida del comunismo.
 
Le attività del ‘terzo settore’- ovvero, né statale né a profitto privato- è piuttosto rilevante nell'economia US. Nel 1998 negli Stati Uniti erano più di un milione le organizzazioni del ‘settore indipendente’ (inclusi in primo luogo ospedali e università). Nel 1997 il ‘settore indipendente’ aveva redditi per 665 miliardi di $, con circa 11 milioni di impiegati. Roelofs sostiene che questo ‘terzo settore’ serve da sponda al capitalismo in vari modi: le organizzazioni disinteressate assorbono il rallentamento economico causato dal calo industriale; offrono diversi beni e servizi che il mercato non può offrire (dai rifugi per i senzatetto alla cultura alta), aiutando così a riparare i fallimenti del capitalismo. Inoltre cooptano gli elementi fastidiosi ed alienati, che altrimenti diverrebbero minacce per il sistema, spesso fornendo loro lavori interessanti con uno scopo sociale; aiutano a frammentare i movimenti popolari in una quantità di identità  separate, creando movimenti di minoranze (anche i poveri sono considerati come una ‘minoranza’), movimenti che sono dirottati su attività e cause accademiche; ed infine servono per capeggiare e spegnere movimenti rivoluzionari e, allo stesso tempo, promuovere il cambiamento politico, sempre all’interno della classe dominante esistente.

Mentre solo circa il 20% dei redditi del ‘terzo settore’ viene da donazioni,[2] Roelofs reputa che le fondazioni siano uno strumento pianificato e coordinato. Le 50.000 fondazioni degli Stati Uniti, che avevano beni approssimativamente per 450 miliardi di $ nel 2000, spesero circa 27,6 miliardi di $ per istruzione, salute, servizi civili, arti e cultura, benessere pubblico (inclusi diritti civili e sociali, aiuto alle comunità, filantropia, volontariato e affari sociali). Fra le più munifiche, vi sono la Gates Foundation (21 miliardi $), la Lilly Endowment (16 miliardi $), e la Ford Foundation (15 miliardi $).

Ideologia  e informazione
Accademia: le Fondazioni, con la loro influenza, promuovono ideologie nelle università, istituti di ricerca, istituzioni culturali, nei media e in ambito intellettuale. La comparsa di Ford come fondazione nazionale nel 1949, annunciava una collaborazione intensa tra fondazioni e scienze sociali. Roelofs afferma che “ negli US le ricerche di moderna scienza sociale sono dovute quasi esclusivamente alle fondazioni". I settori coperti includono: istruzione superiore, concessioni di ricerca, internati, associazioni, cicli di conferenze, appoggio ad organizzazioni professionali, quotidiani, saggi, periodici, database di internet, radio e televisione pubblica, think tank ed istituti di politica. Tutto ciò ricade poi sul resto della popolazione in modi innumerevoli; ad esempio i gruppi di intellettuali sostenuti dalle fondazioni producono libri e relazioni (inclusi molti dei principali lavori dell’economia americana, di scienza politica e sociologia); provvedono commentatori per radio, televisione e media della stampa; tengono conferenze e producono politiche.

La discipline accademiche sono adattate del tutto a questo scopo. Ford contribuì a trasformare la disciplina della scienza politica in una direzione comportamentale- lo studio scientifico del comportamento politico umano osservabile, attraverso fenomeni che non sono direttamente osservabili, come le classi ed i loro interessi. Tra il 1951 ed il 1957, la Divisione Scientifica Comportamentale di Ford spese 23 milioni di $, emarginando quei politologi che avevano una concezione diversa, tradizionale o Marxista. Durante gli anni ’50 e ’60,  Ford offrì il 90 % dei soldi erogati complessivamente da istituzioni filantropiche americane, per le scienze politiche." Roelofs cita esempi specifici di come gli accademici imparavano ad essere accettati nella comunità per continuare a ricevere concessioni da ricercatori.

Nello studio degli affari internazionali, il Consiglio di Relazioni Estere (CFR) gode preminenza. Inizialmente finanziato da Rockefeller e Carnegie ed ora anche da Ford, unisce accademici della politica stranieri, funzionari governativi, dirigenti d'azienda, imprenditori e giornalisti. È collegato anche all'Agenzia Centrale di Intelligence (CIA). La RAND Corporation (Ricerca e Sviluppo), creata dopo la II Guerra Mondiale con una concessione della Ford Foundation, ha ampliato il proprio ambito dalla ricerca sulle armi per la forza aerea degli US a tutte le questioni di affari strategici.

Il CIA tiene anche stretto contatto con quelli che studiano relazioni internazionali negli istituti centrali promossi dai consigli delle fondazioni da Harvard, Columbia, MIT, e le altre principali università. Quelli che non cooperano col governo US sono tagliati fuori dai finanziamenti delle fondazioni, come l'indipendente e molto rispettato Istituto di Studi Ispano-americano e Luso-brasiliano di Stanford, che fu distrutto per ottenere finanziamenti di Ford.

La portata delle fondazioni è globale. Non solo i futuri leader del terzo mondo ricevono il loro addestramento nelle università americane con il sostegno di fondazioni amiche, ma le fondazioni sostengono dipartimenti di scienza sociale nelle università di tutto il mondo. Nel 1961 Ford istituì una Scuola Nazionale di Legge ed Amministrazione in Congo; dal 1968, i 400 laureati usciti della scuola costituirono un corpo di élite di funzionari civili che andò ad occupare i posti chiave, giudiziari e amministrativi, in tutto il Congo.

Tra il 1919 ed il 1940, Rockefeller elargì quasi 5 milioni di $ per l'appoggio alla scienza sociale in Britannia, per la Scuola di Economia Londinese e gli altri istituti satelliti a Londra, Ginevra, Parigi, Berlino, Copenaghen, Stoccolma, Oslo, Paesi Bassi, ecc. “Dagli anni cinquanta, ‘l’americanizzazione’ delle scienze politiche era in atto nella maggior parte del mondo.”

'‘Identità politiche’: vengono promosse le ideologie che contrastano il concetto di unità fra gli sfruttati e gli oppressi. Nei tardi anni ’60, le classi dominanti US furono contrariate da segnali di unione tra organizzazioni anti-sistema delle varie sezioni oppresse (ad esempio, i Baschi Neri, un gruppo militante nel Nuovo Messico, cominciarono ad incontrarsi con le Pantere Nere; i Bambini di Dio ed il Movimento indiano americano ad esprimere solidarietà con Cuba). Così cominciò ad essere sostenuta dalle fondazioni la comparsa di ‘identità politiche’ distinte per ogni sezione socialmente oppressa. All’inizio degli anni ‘70 Ford cominciò a finanziare anche studi delle donne, un'area ancora oggi significativa per la Fondazione.
 
Le ‘identità politiche’ di singoli gruppi individuali, staccate dal quadro di una più ampia liberazione di tutti gli oppressi, può servire bene alle classi dominanti. Per esempio, l’esercito degli US sta offrendo opportunità crescenti a donne e minoranze, nella gestione dell’imperialismo US, che include l'uccisione di donne e di popoli oppressi nei vari paesi. Oltre l'effetto di dividere, le iniziative sostenute dalle fondazioni trasformano i movimenti integrali in organizzazioni indottrinate o burocratiche.

Think tank e media: finanziando da ambo i lati il dibattito, le fondazioni possono assicurare che il dibattito rimanga nell’ambito della classe dominante. La Brookings  Institution è considerata il massimo del think tank ‘liberal’ e l'American Enterprise Institute quella principale dell’ala di destra. Entrambe ricevono finanziamenti da Ford. L’Economic Policy Institute, promosso da fondazioni (inclusa Ford) dal 1986, ha fornito appoggio, con contributi di ricerca, ai sindacati, aiutandoli, per esempio contro il Libero Accordo Commerciale nordamericano. Ma Ford finanziava anche l’Istituto di Economia Internazionale pro-NAFTA, così come i forum pro-NAFTA (inclusa un'alleanza di 100 organizzazioni  latinoamericane ed ufficiali eletti).

I media sono un ulteriore anello della catena. Una serie di periodici di destra e sinistra ( inclusi, tra i secondi, The Nation, Mother Jones, The Progressive e  In These Times) ha ricevuto finanziamenti dalla fondazione. Così  come l'Istituto per il Giornalismo Alternativo, la radiodiffusione pubblica, database ed  servizi alternativi di notizie on-line, come OneWorld Network.

Le fondazioni non solo plasmano il modo di percepire il sistema ma tentano anche di rappezzare alcune lacerazioni imbarazzanti nella sua trama. Donazioni per affermare governi locali hanno aiutato a produrre riforme in molti campi. "Non è davvero un'esagerazione dire che le fondazioni sono state la fonte di quasi tutte le innovazioni nell’istruzione, privata come pubblica", dice Roelofs. Il mecenatismo nelle arti e nelle attività culturali ha assicurato una ricchezza che il solo mercato non avrebbe potuto offrire ad artisti, scrittori e musicisti, tenendoli lontani da una politica pericolosa. (Un particolareggiato studio a questo riguardo, dell'uso delle fondazioni da parte della CIA, è presentato in Frances Stonor Saunders, ‘Chi Pagò il Pifferaio? La CIA e la Guerra Fredda Culturale’ 1999.)

Alcuni dei fondi culturali fluiscono anche all'estero, con risultati prevedibili. L'Associazione Teatrale filippina PETA, costituitasi negli anni sessanta, inscenava drammi che indagavano lo sfruttamento delle Filippine da parte degli Stati Uniti. Con i finanziamenti Ford, PETA è passata dal teatro definito di ‘confronto’ al teatro ‘dell'autorizzazione’. Il programma del teatro di PETA  ora si è ‘evoluto’ in teatro delle donne, e porta attraverso il paese drammi sulla violenza familiare e sulla salute riproduttiva, temi che da soli non preoccupano le classi dominanti delle Filippine o degli Stati Uniti.
 
L'intervento delle fondazioni nei movimenti sociali.
Le fondazioni sostengono la contestazione in luogo dei movimenti di massa; ciò non comporta mobilitazione di massa ed è un sicuro sbocco conservativo per gli attivisti. Roelofs dichiara che “La legge del pubblico interesse, che è quasi del tutto una creazione delle fondazioni, ha aiutato a plasmare l'agenda della Corte Suprema.” Il suo obiettivo, secondo la Ford Foundation, è “ far avanzare costruttivamente il cambiamento sociale necessario. Cercare di dimostrare che, nelle azioni legali che toccano interessi pubblici generali o di classe, la difesa del sottorappresentato è possibile e socialmente utile... e che la pubblica fiducia nel processo di legge sarà fortificata aprendo procedure tradizionali per trattare nuove, legittime lagnanze ".

Fra i movimenti di massa più significativi negli Stati Uniti c'era quello contro l’oppressione razziale. Tra gli anni ’20 e ’40, il Partito Comunista degli Stati Uniti (CPUSA) aveva sollevato, di fronte alla repressione e contro le profonde disuguaglianze, il problema della discriminazione razziale. Di conseguenza aveva avuto un significativo fedele consenso tra i neri, allarmando i poteri in atto. Come risposta diretta negli anni ’50, l'Associazione Nazionale per l'Avanzamento di Popoli di Colore (NAACP)- che aveva avuto un importante ruolo nel frenare la militanza nera-  ricevette finanziamenti Ford, e fu allestito anche un Fondo di Difesa Legale per l’associazione.

Più tardi, negli anni ‘60, quando cominciò una sollevazione fra i neri e le altre minoranze, le fondazioni moltiplicarono le organizzazioni di interesse pubblico: Roelofs ne elenca 23, create o molto sostenute, dalla Ford Foundation tra il 1967 ed il 1975. Nel 1970 le fondazioni erogarono da sole 15,6 milioni di $ alle organizzazioni nere conservatrici. La leadership della Conferenza Cristiana del Sud ricevette fondi per prima, ma quando Martin Luther King Jr prese un percorso più militante, enfatizzando gli interessi comuni di tutti i poveri, neri e bianchi, e si oppose alla guerra in Vietnam, quel finanziamento terminò. Dopo il suo assassinio, la sua memoria fu prontamente equilibrata dal Centro Martin Luther King per il Cambiamento Sociale  Non Violento, costituito ad Atlanta con fondazione e fondi sociali.

La classe dominante US fu allarmata dallo slogan ‘potere nero’, usato all’inizio dal Coordinamento del Comitato Studentesco negli anni sessanta. Le fondazioni Ford e Rockefeller risposero creando la Coalizione Urbana Nazionale (NUC) per trasformare il ‘potere nero’ in ‘capitalismo nero’. Roy Innis, del Congresso dell'Uguaglianza Razziale (CORE), fu associato alla Ford Foundation e  divenne membro del NUC. NUC e CORE sostennero associazioni di sviluppo di comunità (CDC) per impiantare piccole attività e piccole industrie nelle aree depresse. A New York, Bedford-Stuyvesant era stato testimone della Mobilitazione della Gioventù, movimento di azione comunitaria radicale in una sollevazione contro le atrocità della polizia nel 1964. La risposta di Ford fu il Bedford Stuyvesant Restoration, Società per azioni (BSRC) che promosse le piccole società nell'area. Il direttore della BSRC, Franklin Thomas, è divenuto più tardi il primo presidente nero di Ford Foundation. Società per azioni e fondazioni investirono milioni nei CDC contribuendo alla pacificazione del ghetto e allo sviluppo di una gestione moderata. Comunque non sono riusciti a fare molto, nemmeno durate la rapida espansione, contro la povertà persistente.

Nel 1952 Ford stabilì il Fondo per la Repubblica, in causa per le libertà civili durante i giorni bui di McCarthy. Ma le vittorie di tale causa vennero dopo il 1954, quando, comprensibilmente,  il CPUSA e il Partito Progressista erano stati schiacciati. Anche mentre finanziava il funzionamento delle libertà civili, Ford Foundation proponeva alla CIA di collaborare con la Città di New York e altri reparti di polizia nelle operazioni di intelligence.
 
Roelofs sottolinea che l’attuale beneficio sociale della causa di pubblico interesse è quantomeno dubbio, e che gli Stati Uniti soffrono di alte percentuali di carcerazione, povere condizioni nelle prigioni ed ampio uso della pena di morte. Ma l’obiettivo della fondazione di dirottare il malcontento in acque innocue, sembra essere stato produttivo. Le energie di contestatori e leader radicali si sono esaurite in campagne di interesse per le destre. Un eminente studioso legale, Artur S. Miller, afferma che questa è precisamente la funzione dell'attivismo giudiziale: “aiutare a deviare il malcontento ed indirizzarlo in forme innocue, la Corte consente alla classe dominante di rimanere ai vertici, concedendo solo il minimo necessario per evitare disordini sociali e disastri.”

Quando le organizzazioni di massa indipendenti investirono varie problematiche- gruppi di solidarietà Centro-Americani, gruppi pacifisti, ambientalisti, minoranze- le fondazioni patrocinarono organizzazioni parallele- Americas Watch; gruppi pacifisti (dal 1984 le fondazioni contribuivano a  1/3 del reddito del movimento di pace); l'organizzazione ‘sviluppo sostenibile’; e il finanziamento della difesa legale fornita a varie minoranze. Nel 1969, ad un uditorio congressuale sulle fondazioni, a George McBundy (poi presidente di Ford Foundation) fu domandato perché Ford sostenesse le organizzazioni ‘radicali’. Lui rispose:

“C'è un progetto molto importante per istituzioni ed organizzazioni che sono giovani e che non sono pienamente formati nella loro direzione, che può fare molta differenza sul grado e il modo nel quale si svilupperanno, se e quando loro hanno una proposta responsabile e costruttiva loro possono trovare sostegno per questa. Se non riescono a trovare tale appoggio, quelli che, all'interno dell'organizzazione, possono essere tentati di muoversi su percorsi di disgregazione, discordia e violenza, possono essere confermati nella loro visione che la società americana non si preoccupa delle loro necessità. D'altra parte se loro espongono costruttivamente un buon progetto e lo perseguono responsabilmente, trovano aiuto per farlo funzionare, quindi quelli che sentono di fare quel genere di attività, è giusto che siano incoraggiati.”

Attività internazionali
Nel 1998 le fondazioni US spesero solo 1,6 miliardi di $ in attività internazionali, molti dei quali per l'appoggio amichevole alle Ong. Questo ammontare sembra esiguo. Comunque, funziona in concerto con i fondi statali US, della Dotazione Nazionale per la Democrazia, l'Agenzia per lo Sviluppo Internazionale e fonti occulte, come le concessioni da altri paesi imperialisti. Ciò che stupisce è la serie di interventi possibili con questa somma esigua: nei paesi più poveri, l'influenza può essere gestita a prezzi modici.

Alcune delle principali organizzazioni internazionali, come Human Rights Watch (con i suoi affiliati Americas Watch, Asia Watch, e gruppi simili) ricevono finanziamenti dalle fondazioni. E così pure vari vertici alternativi- come il ‘Forum Globale’ aggiunto alla Conferenza ONU sull’Ambiente e lo Sviluppo a Rio e il Vertice Economico degli Altri al G-7 (l'assemblea annuale delle nazioni più ricche). E l'ultima aggiunta all'elenco è il World Social Forum.

La CIA usa fondazioni ed organizzazioni come tramite per le sue operazioni internazionali. Un caso notorio era il Congresso per Libertà Culturale la cui missione era tentare di screditare il Marxismo, specialmente fra gli intellettuali europei. Nel 1967, vi fu un breve periodo di indignazione dopo che queste operazioni divennero pubbliche.

Rapporti stampa indicarono che la CIA probabilmente aveva usato almeno 46 fondazioni, coinvolte in un metodo di versamenti ‘ad imbuto’ di fondi a determinate organizzazioni. Con il metodo di trasferimenti conosciuto come triangolazione, la procedura usuale per la CIA era di convogliare fondi a ‘false’ fondazioni stabilite dal CIA come facciata per le sue attività. Le false fondazioni facevano poi concessioni alle legittime fondazioni. Le quali fondazioni legittime- utilizzando anche altri fondi- facevano concessioni alle altre organizzazioni designate dalla CIA- usando i fondi delle false fondazioni.

Le fondazioni, chiaramente non operano solo negli Stati Uniti. In Germania, le fondazioni sono collegate ai principali partiti politici- la fondazione di Konrad Adenauer (Democratici cristiani), la fondazione dei Socialdemocratici di Friedrich Ebert e la fondazione di Heinrich Boll (Verdi). Altre fondazioni prominenti includono Diritto e Democrazia ( Canada), la Fondazione Westminster per la Democrazia (UK) e il Forum europeo per Democrazia e Solidarietà. Inoltre le fondazioni sono lontane dall'essere l'unica fonte di finanziamento per le organizzazioni non-governative (Ong) in tutto il mondo; sono significative sia le donazioni sociali dirette, sia i fondi governativi. La Dotazione Nazionale per la Democrazia, promossa dal Congresso US, fu modellata sulle fondazioni private; finanzia la promozione dell’impresa privata, opere di solidarietà, e così via. Il Regno Unito ha il suo braccio ufficiale nel Dipartimento di Sviluppo Internazionale (DFID).

I confini tra il governo degli Stati Uniti e fondazioni private sono stati sempre vaghi. John J. McCloy, per molti anni presidente di amministrazione della Fondazione Ford, pensa alla Fondazione quasi come ad un prolungamento del governo US. Per esempio, era sua abitudine ogni due mesi, domandare casualmente al Consiglio di Sicurezza Nazionale (NSC) a Washington se vi fossero alcuni progetti esteri che al NSC sarebbe piaciuto vedere consolidati."

In Indonesia il lavoro di Ford è stato un esempio notevole della collaborazione della fondazione con i piani del governo US, poi replicata altrove. Ford Foundation lavorò attraverso MIT, Cornell, Berkeley e anche Harvard per formare ufficiali indonesiani come moderni amministratori per lavorare sotto tutela degli Stati Uniti. Stabilì all’università indonesiana un programma economico di tipo statunitense e istituì facoltà nelle università degli US per svolgere il programma indonesiano. Ufficiali indonesiani ad alto livello sono stati addestrati negli Stati Uniti, imparando la dottrina contro-insurrezionale dai militari US, e affari e amministrazione pubblica ad Harvard e all’università di Siracusa. Gli studenti in tutte le università di élite dell'Indonesia avevano ricevuto un addestramento paramilitare dall'Esercito in un programma messo a punto per tempo da un colonnello ROTC, su permesso da Berkeley. Tutto questo sostegno trovò fondamento nel colpo di stato del 1965, nel quale fu cacciato il governo legittimo e furono macellati 500.000 comunisti ed i loro simpatizzanti.
 
L’America Latina è stata testimone di un gran numero di insurrezioni-  Nicaragua, Colombia, Perù e molte altre. Roelofs dice: “Le Ong sono spuntate a migliaia nelle ultime tre decadi del ventesimo secolo. Alcune promuovevano sviluppo economico su piccola scala, come il microcredito o aiuti ‘all'economia informale’, altre gestivano cliniche mediche o finanziavano la proprietà delle abitazioni nelle baraccopoli. Le Ong dai diritti umani si estesero, mandando il messaggio che  né l'uguaglianza delle donne né il processo politico dovuto richiedeva una trasformazione integrale. Va notato  che queste Ong umanitarie si guardavano bene dal denunciare il ruolo della complicità degli US e dell’Europa con i responsabili locali nelle violazioni dei diritti umani. L'organizzazione Americas Watch (divenuta fondazione, ora Human Rights Watch/Americas), non si riferisce al militarismo sostenuto dagli US e agli abusi in America Latina (inclusi gli squadroni della morte). Individuò il problema principale nella mancanza di rispetto per i diritti umani.”

Le Ong latinoamericane servirono ad un ulteriore importante scopo. Molti intellettuali persero il loro lavoro nelle università o in altri impieghi statali quando le dittature militari e i governi neoliberali ebbero fine, come Pinochet in Cile.... le Ong e i centri di ricerca sostenuti da Ford, Rockefeller e dalle altre fondazioni assunsero queste persone, anche quelle radicali. Gradualmente, il loro radicalismo declinò.

Il Congresso nordamericano sull'America Latina, una volta critico delle Ong, si è trasformato ed ora è lautamente finanziato da Ford Foundation. Similmente, gli istituti di ricerca latinoamericana, non sono più critici dell’imperialismo ne discutono più la teoria della dipendenza. Il nuovo corso sono le politiche dell’identità, occuparsi del patriarcato nella famiglia e della violenza domestica invece della violenza dello Stato.

In Sud Africa, l’African National Congress, che professava principi socialisti includendo nelle sue pieghe il Partito Comunista sudafricano, intraprese un percorso di lotta armata. L’obiettivo determinato dell'ANC era riportare al popolo la terra e le risorse. Il Sud Africa non solo era ricco d’oro e diamanti ma ancor più di cromo e ferrocromo, manganese e ferromanganese, platino e vanadio. Inoltre, gli sviluppi di qui avrebbero avuto un impatto più largo sull'Africa.

Nel 1978 la Fondazione di Rockefeller convenne una Commissione Studi sulla  politica degli Stati Uniti verso il Sud Africa, guidata dal presidente di Ford Foundation. La Commissione tracciò un percorso per la transizione graduale alla regola della maggioranza. Organizzazioni private US in Sudafrica furono spinte a sostenere le organizzazioni dei lavoratori per il cambiamento, assistendo allo sviluppo della leaderschip nera, e promuovendo il welfare nero. Ford aiutò anche piccole imprese di interesse pubblico, sindacati neri, il Consiglio della Chiesa del Sud Africa, lanciò borse di studio per neri per divenire avvocati, ecc. Quando la segregazione razziale finalmente fu portata ad una fine negoziata, una nuova leaderschip stava aspettando dietro le quinte, dentro e fuori dall’ANC.

Nell’Europa Orientale, ben prima del crollo dei regimi dichiaratamente comunisti, le fondazioni Ford, Rockefeller, Carnegie, MacArthur, Bradley, McKnight, Mott, Mellon e Soros sostennero studiosi, università ed istituti dell’Est Europa. Sforzi sistematici furono fatti nel corso di decadi per sviluppare relazioni con l'élite intellettuale di questi paesi. Donatori privati ed il governo degli Stati Uniti, puntarono ad rovesciare i regimi, finanziando gruppi come il Forum Civico in Cecoslovacchia e Solidarnosc in Polonia.

Questo modello di cooperazione informale e formale continuò durante la fase successiva, creando una nuova ideologia egemonica di élite. Inclusa l’assistenza per le università (fu improvvisata una nuova Università dell’Europa Centrale), la creazione di nuovi partiti politici, programmi di indottrinamento per nuovi parlamentari, istituzioni di nuovi media (centri stampa indipendenti, addestramento di giornalisti, provvedimenti e attrezzature per stazioni radio e TV, biblioteche e database elettronici). Tra il 1989 ed il 1994, le fondazioni private spesero nell’Europa Orientale 450 milioni di $. Fra i destinatari nei vari paesi vi erano importanti ufficiali e consulenti. Fino al 1995, vi erano 29.000 Ong nella Repubblica ceca; 20.000 in Polonia e quantità simili negli altri paesi. “Furono sostenuti quasi completamente da società per azioni straniere fondazioni, governi, partiti politici ed istituzioni internazionali come l'Unione Europea e la Banca Mondiale.”

George Soros è probabilmente il finanziatore privato individuale più significativo nella regione. Le fondazioni Soros possono essere trovate in 34 paesi nel globo, 26 delle quali nei paesi dell’Europa Orientale e nell’ex URSS. La recente controrivoluzione in Georgia è stata appoggiata fra l’altro da Soros (si veda Jacob Levich," Ong all’attacco: Implicazioni del Colpo di stato in Georgia", http://www.counterpunch.com /, 6/12/03).

 Soros, NED e altre agenzie finanziarie occidentali hanno un ruolo nell’attuale crisi in Ucraina (si veda “La campagna US  dietro al tumulto a Kiev”, Ian Traynor, 26/11/04, The Guardian; “Aggressione Occidentale: come US e UK stanno intervenendo nelle elezioni dell'Ucraina”, John Laughland, The Spectator, 5/11/04 globalresearch.ca/articles/LAU411A.html; "L’ Fmi ha patrocinato la ‘Democrazia’ in Ucraina", M. Chossudovsky, globalresearch.ca/articles/CHO411D.html 28/11/04)

I partiti politici sono finanziati direttamente, spesso in contrasto con le leggi locali. La Dotazione Nazionale per la Democrazia degli Stati Uniti finanziò l'organizzazione che ha portato al rovesciamento del governo comunista cecoslovacco. Significative le parole dell’Ambasciatore degli US in Ungheria Mark Palmiere: “Sono aperto a sostenere il partito di opposizione, anche ottenendo soldi per loro dalla Dotazione Nazionale per la Democrazia. Io penso che noi dovremmo essere orgogliosi di questo”.
 
Tutta questa attività ‘etica’ di finanziamento ha accompagnato e facilitato gli enormi cambiamenti economici che sono avvenuti nella regione: privatizzazione massiccia ed impoverimento di massa.
 
Un studio significativo
Roelofs illumina sull'importanza delle fondazioni ma non dovremmo perdere di vista o sottovalutare il ruolo di altri strumenti delle classi dominanti, in particolare quello del loro strumento principale, lo Stato. Molte delle attività compiute dalle fondazioni sono gestite dallo Stato stesso anche direttamente. Lo Stato degli US coopta attivamente elementi tra gli oppressi e sfruttati- lo testimonia il tentativo nell’amministrazione di Kennedy/Johnson di addomesticare il movimento dei diritti civili sia attraverso contatti diretti con la leadership sia con misure legislative e significativo welfare. E’ lo Stato stesso che provvede Ong in tutto il mondo, attraverso organismi ufficiali come USAID e la Dotazione Nazionale per la Democrazia (anche se senza dubbio la credibilità di indipendenza delle fondazioni è più grande di questi corpi ufficiali). Lo Stato distorce abilmente ai propri fini anche le parole d’ordine dei movimenti popolari, usando le bandiere di ‘diritti umani’, ‘liberazione delle donne’, ‘difesa delle minoranze’ come giustificazioni per le invasioni imperialiste in Jugoslavia, Iraq, Afganistan (e probabilmente nel futuro anche in Sudan).

Inoltre, lo sviluppo per l'operazione delle fondazioni e delle Ong patrocinate dalle fondazioni, non è generato dalle stesse fondazioni ma è creato da un’azione impositiva dello Stato, sia all’interno sia all'estero. In patria, nonostante le pretese democratiche degli Stati Uniti, le sue classi dominanti non hanno esitato a condurre una repressione dura e mirata su quelli che potrebbero anche lontanamente rappresentare una minaccia per il sistema. Infiltrazioni, agenti provocatori, vessazioni, arresti, e persino assassinii sono usati contro una serie di organizzazioni. Il CPUSA nel periodo di McCarthy e le sedi di molte organizzazioni e movimenti tra la fine degli anni ’60 e l’inizio dei ’70, furono schiacciati principalmente con tali metodi. Infatti la repressione su tali organizzazioni aiuta a rendere più attraenti le attività di sicurezza sponsorizzate dalla fondazione.

All'estero, sono stati eseguiti colpi di stato, annientate insurrezioni, sostenuti regimi repressivi, invase nazioni resistenti dall’esercito e dalle agenzie di intelligence imperialisti e dai loro subalterni. Con il colpo di stato militare che rovesciò Allende nel 1973 si creò l’humus per la fondazione che finanziava di intellettuali cileni; similmente, il lavoro di Ford in Indonesia era un accompagnamento all'evento principale, il colpo di stato militare che rovesciò Sukarno. La relazione tra gli stati imperialisti e i regimi clientelari si afferma principalmente non sull’egemonia ideologica, ma sulla dominazione politica (dominazione a sua volta basata sul loro status economico e militare come paesi imperialisti). Così l'ambiente per intervento delle fondazioni nell’Europa Orientale e nel terzo mondo dipende grandemente dal carattere dei regimi di quei paesi.

Infine, l'efficacia dell'attività- sponsorizzata dalla fondazione, per cooptazione o altrimenti- di deviare o pacificare settori restii, dipende in larga misura dalla natura dell'economia politica. In una società imperialista durante i periodi di prosperità, è più facile per le classi dominanti disseminare la loro ideologia, isolando gli elementi che dissentono per vincere sugli altri. Mentre durante i periodi di depressione, emergono crepe anche nella società imperialista; durante gli anni trenta negli Stati Uniti fiorirono movimenti radicali, i quali poi soffrirono durante la rapida grande espansione del dopoguerra.

In una società come l'India, dove la schiacciante maggioranza deve lottare per le minime necessità, l’egemonia della classe dominante è ancora più fragile. Ciò non implica che, in società come la nostra, strutture patrocinate dalle fondazioni come le Ong possano essere trattate con leggerezza ma è prioritario superare gli ostacoli che loro mettono sulla via della coscienza del popolo e dei movimenti.
 
Per gli osservatori della scena politica indiana, la rilevanza del lavoro di Roelofs è ovvia. Molto di quello che lei scrive si potrebbe applicare qui con piccoli cambiamenti all’enorme proliferazione di Ong, molte delle quali finanziate da fondazioni statunitensi. La causa del pubblico interesse, le organizzazioni dei diritti umani, gli studi delle donne, studi dalit e organizzazioni adivasi, hanno ricevuto un sostanziale finanziamento, con risultati sulla stessa linea degli Stati Uniti.

1). La struttura del pensiero di Roelofs, come lei afferma, è basata sull’opera del comunista italiano Antonio Gramsci.
2). I rimanenti vengono principalmente da tasse e concessioni del Governo.

traduzione dall'inglese di BF



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