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- osservatorio - mondo - politica e società - 29-11-13 - n. 477
Una nuova educazione nel Socialismo
Robert Gomes | tintaroja.es
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
23/11/2013
Ci si questiona oggi sull'importanza dell'educazione nella società, vedendo i continui e crescenti attacchi alla stessa dall'interno delle "sviluppate" società capitalistiche. Ci si potrebbe allora domandare qual è la differenza tra l'educazione in un sistema capitalista e in uno socialista.
La risposta è semplice: nella società socialista l'educazione passa dall'essere un mero strumento di dominio di classe, all'essere uno strumento che mette fine alla divisione della società in classi cioè, uno strumento di trasformazione comunista della società.
Ma cosa è l'educazione? E' "… il fenomeno sociale, consistente nel fatto che degli uomini [e donne] agiscono sugli altri per formarli secondo un fine prospettato" *. Questo fine non è altro che la società senza classi.
Allo stesso modo il ruolo del docente svolge un ruolo imprescindibile nella costruzione di questa società, già lo diceva V.I. Lenin: "L'esercito degli insegnanti deve proporsi poderosi compiti di illustrazione, deve diventare il principale esercito dell'illustrazione socialista. Si tratta di liberare la vita e la conoscenza dalla loro sottomissione al capitale e dall'essere preda della borghesia. Non può limitarsi al ristretto quadro della semplice attività magistrale. Gli insegnanti devono unirsi a tutta la massa degli operai nella stessa lotta. Il compito della nuova Pedagogia è quello di legare l'insegnamento al lavoro dell'organizzazione socialista della società".
Molti diranno e dicono che questo è molto bello nella teoria, ma per quanto riguarda la pratica? Per dare una risposta a questo vediamo alcuni esempi:
In URSS abbiamo avuto un'istruzione accessibile a tutti i cittadini, che alla fine avevano un posto di lavoro assicurato, molto diverso dalla realtà che troviamo per esempio oggi in Spagna, ma la possiamo vedere anche in altri paesi, dove, dopo aver pagato con difficoltà i costosi studi superiori, difficilmente si potrà ottenere un posto di lavoro, tanto meno qualificato.
Inoltre, l'educazione in URSS si distingueva per la sua qualità d'insegnamento. L'istruzione era pubblica e totalmente gratuita (tra cui l'asilo nido), dove anche l'alimentazione degli alunni non aveva costi, contribuendo a conciliare la vita lavorativa e domestica delle famiglie. Quindi non è sorprendente che il livello di alfabetizzazione dell'Unione Sovietica fosse così alto, 99,7 % negli anni '70 e '80.
Molto diversa è la realtà di oggi in Russia, dove oltre a perdere posizioni come qualità dell'istruzione, il sistema viene basato sul principio della selezione competitiva e si può andare all'università gratuitamente o pagando. I prezzi variano tra i 1000 e 10000 $ per semestre. Vediamo già qui una lampante differenza tra l'istruzione sotto il capitalismo e quella nel socialismo.
Questo inoltre non è stato un successo isolato visto che nella Repubblica Popolare Democratica di Corea (Corea del Nord) e a Cuba, accade la stessa cosa, avendo anch'essi una istruzione totalmente pubblica e gratuita. Inoltre di qualità, come si può vedere dal numero di professionisti e specialisti che si formano nell'isola di Cuba, fornendo capitale umano ad altri paesi come nello scambio bilaterale fra Cuba e Venezuela o l'apporto di medici dopo il terremoto di Haiti nel 2010, dimostrando ulteriormente l'importanza dell'internazionalismo proletario.
Un altro contributo in questo senso è l'apporto dei docenti al programma "Io si posso" in Angola, che ha già aiutato 300.000 persone ad alfabetizzarsi. Un altro dato molto interessante è che, dei 200 milioni di bambini indifesi nel mondo, di tutti i milioni di quelli che non vanno a scuola, che soffrono di sfruttamento lavorativo e cadono nelle reti di prostituzione, nessuno di loro è cubano.
Ecco un'altra prova di come uno Stato socialista non solo difende l'educazione, ma difende anche l'infanzia. In più va ricordata la quantità di operai/e di tutto il mondo che studiarono in URSS o che oggi lo fanno a Cuba, mostrando e difendendo l'antica consegna: l'internazionalismo operaio.
Merita di esser letta una citazione di Fidel: "E' la scuola ed è l'educazione l'unico strumento per la formazione di uomini [e donne] razionali, che garantiscono con i fatti e non con le parole, con i fatti e non con le buone intenzioni, con la realtà e non con gli slogan, ciò che è una rivoluzione, quello che può essere una vita migliore, quello che può essere una società più umana, una società più giusta". **
C'è davvero poco da aggiungere dopo queste parole, non bisogna dimenticare l'importanza dell'educazione nella formazione della società socialista -comunista. Per questo noi comunisti difendiamo e continueremo a difendere un'istruzione di qualità, gratuita e aperta a tutta la classe operaia.
fonti:
* "Manuale di pedagogia Sovietica", Laertes .
** Discorso del 15 agosto 1972.
Il sistema scolastico sovietico e quello russo a confronto
In che modo l'istruzione nel Paese è cambiata negli ultimi venti anni
Natalya Savitskaya | russiaoggi.it
03/09/2013
È ormai opinione comune che l'educazione sovietica sia stata una delle migliori al mondo. I numerosi cambiamenti sopraggiunti negli ultimi quindici-venti anni hanno però seriamente alterato il sistema dell'insegnamento scolastico. E tra masse ed élite, le disparità nel livello di istruzione continuano ad aumentare.
Il sistema scolastico sovietico era tenuto in piedi dall'ideologia, che lo permeava completamente e aiutava gli insegnanti a motivare gli alunni. Alla fine delle lezioni, gli insegnanti rimanevano a scuola, non retribuiti, per aiutare gli studenti meno brillanti. Talvolta erano gli studenti stessi che si preoccupavano di seguire i compagni il cui rendimento lasciava a desiderare. Un simile approccio si dimostrava valido soprattutto per materie come la fisica, la matematica, la chimica, etc.
Durante l'epoca sovietica si dava molta attenzione alla metodologia dell'insegnamento: la collaborazione con le più autorevoli scuole di pedagogia era intensa e la compilazione dei testi scolastici era oggetto di scrupoloso lavorio. Esistevano appositi istituti dedicati alla preparazione del personale docente e diverse società erano impegnate nella divulgazione della scienza. Si era persino sviluppata una rete di riviste scientifiche a carattere divulgativo.
Stando alle statistiche ufficiali, nell'Urss degli anni Settanta e Ottanta vivevano complessivamente un milione e mezzo di scienziati, mentre coloro che lavoravano nel campo scientifico, come la ricerca, erano quattro milioni e mezzo e rappresentavano quasi il 4 per cento dell'economia nazionale. Nell'Urss dei primi anni Settanta, su diecimila individui impegnati nell'economia nazionale, cento lavoravano nel settore scientifico. Negli Usa tale cifra ammontava, invece, a 71 e in Gran Bretagna a 49. Per ogni diecimila lavoratori impegnati nei settori manifatturiero ed edilizio vi erano 234 lavoratori scientifici; in rapporto, negli Usa ve ne erano 205 e in Gran Bretagna 116.
La professione di scienziato era una delle professioni di massa: questo spiega perché i bambini sovietici vivessero nell'era del culto della scienza.
Anche la rete di lezioni supplementari era assai sviluppata: ogni scuola contava diversi circoli di apprendimento gratuiti, diretti non solo dagli stessi insegnanti, ma anche da specialisti esterni.
La professione dell'insegnante era considerata prestigiosa. L'obbligatoria presenza di istituti pedagogici anche nei villaggi e nei paesi più piccoli favoriva l'arrivo di nuovi insegnanti in quelle zone. Durante l'era sovietica, quasi ogni città contava due scuole o istituti tecnici, a indirizzo agricolo e pedagogico. Il culto della scienza e la convinzione - instillata negli insegnanti - che il ruolo da essi rivestito fosse di "missionari della scienza" contribuirono a creare l'eccezionale sistema scolastico sovietico.
Nella Russia moderna abbiamo assistito all'emergere di diversi sistemi educativi, il cui sviluppo è stato reso possibile dalla popolazione stessa, desiderosa di offrire ai propri figli un'educazione più personalizzata. Stando ai dati del Servizio federale sulle statistiche statali della Russia, gli istituti di alta istruzione ufficialmente certificati, che nei primi anni Novanta erano 514, agli inizi del 2012 erano diventati 1.080.
Dalla fine degli anni Novanta il numero di studenti è in continua crescita, così come il numero di insegnanti degli istituti di alta istruzione. È proprio in queste scuole che sono confluiti gli insegnanti migliori, mentre tutti gli altri sono stati obbligati a una condizione di competizione costante.
Qualche anno fa le autorità decisero che per valutare con obiettività le conoscenze degli studenti fosse necessario istituire un nuovo tipo di esame, sotto forma di questionario. Nel 2009 è stato così introdotto l'Esame di Stato unificato, che ha sostituito l'esame finale del liceo e gli esami di ammissione all'università. Il problema è che adesso gli studenti possono copiare le risposte, come pare che accada su larga scala, anche se le autorità negano che succeda.
Per porre rimedio alla situazione si è tornati a reintrodurre l'ideologia nell'istruzione. La scuola ha iniziato a rinnovarsi, ma le autorità sono convinte del fatto che per imprimere un reale cambiamento occorra una figura professionale che racchiuda in sé le competenze del manager e dello scienziato, piuttosto difficile da creare.
Stando ai dati ufficiali, e osservando gli esiti dei concorsi scolastici, risulta che a emergere sono coloro che hanno studiato Economia e Giurisprudenza. Come indirettamente testimoniato dallo scarso interesse dimostrato dagli studenti verso le scienze esatte, e come confermato dai dati che emergono dall'Esame di Stato unificato. Una significativa percentuale di giovani in possesso di diploma di scuola superiore riuscirebbe a superare il test se ciò non richiedesse di ottenere un buon risultato nella sezione riservata alla matematica.
L'istruzione personalizzata è stata introdotta per rafforzare la motivazione degli alunni verso lo studio. E attualmente si prepara una proposta che preveda che nelle scuole di massa e nelle scuole di alta istruzione si amministrino esami di Stato diversi. Ciò permetterebbe di coltivare e preservare in alcuni istituti l'insegnamento della matematica ad alto livello, per il quale la scuola sovietica era tanto rinomata. Non è un caso che nelle università siano tornati a spuntare college e scuole speciali, che in epoca sovietica contribuirono a promuovere l'emergere di un'élite tecnica e creativa.
Per motivare gli insegnanti a dare il meglio di sé, dal 2008 è stato inoltre implementato un sistema di retribuzione differenziata in base a diversi livelli: "di base" e "stimolo".
Il sistema scolastico russo sta attraversando una nuova fase, e il processo di differenziazione tra scuole di élite e scuole di massa oggi è sotto gli occhi di tutti. Tutte le tendenza di moda, come l'istruzione a distanza, l'istruzione online e le sperimentazioni con diversi tipi di orario di insegnamento interesseranno esclusivamente la scuola di massa. L'istruzione tradizionale è ancora in auge e continua ad essere l'unica garanzia di qualità. L'abbiamo sempre avuta e, in alcuni luoghi, sopravvive ancora oggi.
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